Quando partì la sperimentazione a Porto Torres la prima reazione dei cittadini fu l’incredulità: il comune “regalava” un impianto fotovoltaico, le famiglie non avrebbero speso un euro e in cambio avrebbero consumato gratis l’energia elettrica autoprodotta. Quella in eccesso sarebbe stata “ceduta” al comune che, immettendola in rete e ricavandone un corrispetivo dal Gse, avrebbe potuto incrementare il fondo.
Cinque anni dopo quella sperimentazione è diventata un fondo nazionale che potrà dare energia gratis alle famiglie meno abbienti.
Il ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato il regolamento per l’acesso al reddito energetico: in due anni potranno nascere almeno 31mila impianti fotovoltaici di piccola taglia realizzati dallo Stato e affidati a famiglie meno abbienti. Da una parte si contrasta la povertà energetica, dall’altra si riqualificano le case e si incentiva la produzione di energia rinnovabile.
Un fondo ad hoc
Innanzitutto i fondi: sono circa 200 milioni, in base a un’iniziativa partita dal Cipe, e ora in capo al Mase. Tecnicamente è un fondo rotativo: serviranno in partenza per installare gli impianti, poi si alimenterà con la vendita dell’energia prodotta e non utilizzata e continuerà ad ampliare l’offerta negli anni successivi.
Prima il Sud
Sono privilegiate le regioni del Sud: l’80% dei fondi va alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Sarà il Gse a gestirlo e potrà essere anche incrementato da iniziative specifiche di enti locali.
Ma per la partenza effettiva bisognerà attendere ancora qualche settimana: infatti il Gse adesso dovrà attivare una piattaforma informatica digitale e, secondo le parole del ministro Pichetto Fratin, alla fine di giugno saranno pubblicati i bandi sul sito istituzionale del Gse
Potranno beneficiarne del fondo le persone con meno di 15mila euro di ISEE o di 30 mila in caso di famiglie con quattro figli a carico e l’importo servirà a coprire i costi di realizzazione, che comprendono installazione con la formula “chiavi in mano”, quindi comprensiva dei servizi e la polizza oer almeno 10 anni. I soldi non vanno direttamente alle famiglie ma agli operatori, abilitati all’installazione e alla manitenzione. La domanda deve essere inviata al Gse da parte dell’impresa.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui