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Una nuova Quota all’orizzonte? Sembrerebbe di s, stando a quanto trapelato in merito a questa “novit” previdenziale, che addirittura dovrebbe prendere il posto della Pensione Fornero.

Ovvero la Pensione di Vecchiaia, l’uscita principale per tutti i lavoratori con almeno 67 anni d’et e 20 anni di contributi.

Con Quota 92 si parla di invece di un’uscita che dovrebbe imporre due nuovi requisiti, ovvero 67 anni di et ma 25 anni di contributi.

Ma la domanda sorge spontanea: davvero una Quota? Vediamo bene cosa sappiamo di questa ipotetica uscita previdenziale, e come funzionerebbe.

Per saperne di pi in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Bonus Pensioni Aggiornamenti.

Pensioni: cos’ Quota 92

Intanto partiamo da questo semplice assunto.

Quota 92 non un’uscita previdenziale in corso di valutazione presso alcun tavolo ministeriale o governativo.

Si tratta solamente di una semplice proposta espressa in fondo all’ultima analisi condotta dal Centro Studi di Itinerari Previdenziali, in cui gli autori hanno voluto esaminare la platea dei nuovi pensionati al 2023, tra percettori di Pensione di Vecchiaia e Anticipata.

Dopo una lunga analisi corredata di dati e percentuali, solo alla fine gli autori hanno espresso una loro idea (in forma di proposta libera).

Ovvero di aumentare il requisito contributivo delle pensioni di Vecchiaia di altri 5 anni rispetto a oggi.

Pertanto, parlare di una nuova Quota in arrivo o roba simile alquanto imprudente, visto che si tratta solo di una proposta.

Tra l’altro nemmeno troppo assurda, vista la situazione del Sistema Paese, sempre pi in difficolt nel garantire la piena sostenibilit della spesa previdenziale.

Pensioni: come funzionerebbe Quota 92

Come tutte le Quote formate dalla somma del requisito anagrafico e di quello contributivo, Quota 92 corrisponderebbe ai gi citati 67 anni di et della Fornero pi gli inediti 25 anni di contributi.

E nient’altro.

Proprio perch si tratta di una semplice proposta, per di pi espressa in poche righe, non si fa nemmeno accenno se questi anni contributivi comprenderanno quelli figurativi, o se saranno tutti effettivi.

Per la cronaca, il contributo figurativo un tipo di contributo riconosciuto ai lavoratori ” gratuitamente”, cio senza oneri a carico n del lavoratore n del suo datore di lavoro nei casi di sospensione del rapporto di lavoro previsti dalla legge.

Di contro, il contributo effettivo quanto versato dal proprio datore di lavoro, e che viene rilevato nell’estratto conto contributivo.

Si tratta di una differenza importante, visto che ad oggi non sono nemmeno poche le uscite previdenziali che hanno disposto questo distinguo nella parte contributiva.

Si pensi ad esempio a Quota 84, o altresi nota come “pensione anticipata contributiva”: 20 anni di contributi solo effettivi, ma almeno si pu uscire a 64 anni (con per l’importo soglia di 2,8 volte la minima).

Gi il fatto che non si accenni a questa distinzione nella proposta fa cadere ogni pretestuosit in merito a una imminente Quota 92.

Pensioni: davvero Quota 92 sostituir la Fornero?

Difficilmente Quota 92 andr a rimpiazzare la Fornero, anche perch solo una proposta.

Al massimo la proposta 67+25 potrebbe risultare un’alternativa all’aumento dell’et pensionabile, probabile dopo il 2026 quando le disposizioni del Decreto MEF del 18 luglio 2023 andranno in scadenza.

Fino al 2026 i due requisiti rimarranno fissi, sia per la Vecchiaia (67+20) sia per l’Anticipata (41-42 anni e 10 mesi di contributi per lavoratori e lavoratrici).

Dopo il 2026, sar cura dell’Esecutivo in carica decidere se aumentare uno dei due requisiti, e non detto che per forza di cose sar quello contributivo.

L’ultimo aumento della quota contributiva risalirebbe alla riforma Amato del 1992, quando con l’articolo 2, comma 3 del Dlgs 503/1992, avvenne lo scatto di 5 anni per tutti i lavoratori in uscita dopo il 1993.

Da qui le famose “deroghe Amato” per i lavoratori che fino al 1992 avevano gi 15 anni di contributi.

Nonostante le riforme e le leggi previdenziali accorse nel tempo, per la pensione di Vecchiaia i 20 anni di contributi sono sempre rimasti quelli.

Se in futuro l’Esecutivo vorr accogliere questa proposta, al momento non possiamo saperlo. Non sarebbe comunque un’assurdit, vista anche la situazione del nostro Sistema Paese.

 

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