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È in arrivo un’importante opportunità per le famiglie italiane: il Reddito Energetico. Questo incentivo permetterà di ottenere un impianto fotovoltaico gratis, favorendo la diffusione delle energie rinnovabili e aiutando le famiglie in difficoltà economica.

Il Reddito Energetico è una misura innovativa che punta a diffondere l’uso di energie rinnovabili in Italia. Con un contributo statale, le famiglie a basso reddito potranno installare impianti fotovoltaici senza alcun costo. L’obiettivo è duplice: ridurre i costi energetici per le famiglie in difficoltà e promuovere la sostenibilità. A disposizione ci sono ben 200 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025. Scopri come funziona e come potrai beneficiarne!

Un’opportunità per le famiglie a basso reddito

L’iniziativa del Reddito Energetico è progettata per aiutare le famiglie in condizioni di disagio economico. Le famiglie con un reddito annuo fino a 15.000 euro, o fino a 30.000 euro se ci sono almeno quattro figli a carico, potranno richiedere questo incentivo.

Ecco cosa devi sapere:

  • Installazione gratuita: Le famiglie non dovranno sostenere alcun costo per l’installazione degli impianti fotovoltaici.
  • Impianti per autoconsumo: Gli impianti devono avere una potenza compresa tra 2 e 6 kWp, installati su coperture di immobili ad uso abitativo di proprietà o in usufrutto.
  • Contributo in conto capitale: Le spese per l’impianto saranno coperte da un contributo in conto capitale destinato alle imprese che realizzeranno gli impianti.
  • Manutenzione garantita: Le imprese dovranno fornire una polizza multi-rischi e garantire la manutenzione e il monitoraggio degli impianti per dieci anni.

Questo progetto non solo allevia il peso delle bollette energetiche, ma promuove anche l’adozione di soluzioni energetiche sostenibili.

Il ruolo delle imprese

Le imprese giocheranno un ruolo fondamentale nell’attuazione del Reddito Energetico. Dovranno essere abilitate e iscritte in un registro curato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Queste aziende si occuperanno dell’installazione, forniranno la polizza multi-rischi e garantiranno la manutenzione per un periodo di dieci anni.

Il contributo in conto capitale coprirà tutte le spese dell’impianto, assicurando che le famiglie non abbiano alcun costo aggiuntivo. Questo modello di finanziamento non solo rende possibile l’accesso all’energia rinnovabile per le famiglie a basso reddito, ma incentiva anche le imprese a partecipare attivamente nella transizione energetica del Paese.

Fondo rotativo e risorse

Le risorse per il Reddito Energetico provengono da un fondo rotativo, destinato per l’80% ai residenti del Sud Italia. Le regioni interessate includono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo fondo può essere incrementato mediante versamenti volontari di enti pubblici e organizzazioni non profit, nonché dai proventi della vendita dell’energia non autoconsumata al mercato.

Il meccanismo prevede che l’energia non autoconsumata venga obbligatoriamente ceduta al GSE, che la venderà sul mercato, incrementando così annualmente le risorse disponibili. Questo approccio garantisce la sostenibilità economica del progetto e la possibilità di espandere l’iniziativa negli anni a venire.

Come fare domanda

Per fare domanda per il Reddito Energetico 2024, è necessario seguire alcune procedure specifiche. Le domande saranno accettate a partire dalla seconda metà di giugno 2024. Per accedere alle agevolazioni, le famiglie dovranno presentare la richiesta attraverso la piattaforma informatica del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che gestirà l’intero processo. Le richieste saranno valutate in ordine cronologico secondo il meccanismo della “procedura a sportello”​​.

Il regolamento dettagliato, che includerà le modalità di presentazione della domanda e la documentazione necessaria, sarà pubblicato entro marzo 2024. Sarà fondamentale che le famiglie interessate rispettino i requisiti ISEE: un reddito inferiore a 15.000 euro o fino a 30.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico​​.

Assicurati di monitorare il sito del GSE per ulteriori aggiornamenti e per l’accesso alla piattaforma di presentazione delle domande.

foto © pixabay.com

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