Si preannuncia un luglio particolarmente caldo a Roma dove la
Camera dei Deputati è al lavoro sul disegno di legge di conversione
del D.L. n.
69/2024 (Decreto Salva Casa) da cui, con molta probabilità, ne
uscirà un testo profondamente rinnovato che andrà ad incidere sui
contenuti del d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia).
Sanatoria ordinaria e semplificata
Sono già tantissime le proposte di emendamento (517) di cui ben
453 riguardano l’art. 1 del D.L. n. 69/2024 che modificano molte
delle disposizioni contenute nel Testo Unico Edilizia.
Tra queste non può sfuggire l’emendamento 1.387 presentato da un
esponente di Fratelli d’Italia (Fabrizio Rossi) che prova a trovare
una soluzione ad un problema molto delicato oltre che estremamente
conosciuto ai tecnici che si occupano di sanatoria edilizia.
Preliminarmente, occorre ricordare che l’attuale versione del
testo unico edilizia prevede due tipologie di sanatoria:
- una riservata agli interventi realizzati in assenza di titolo,
totale difformità o con variazioni essenziali (art. 36, rimasto
immutato nei contenuti rispetto alla versione pre-Salva Casa); - un’altra semplificata che riguarda gli interventi realizzati in
parziale difformità (il nuovo art. 36-bis introdotto dal Salva
Casa).
Come recentemente rilevato in audizione da
Assoutenti, in entrambe i casi resta un problema più volte
affrontato dalla giurisprudenza senza un orientamento che è
possibile definire “pacifico”: la sanatoria sismica/strutturale
post intervento. Per completare la sanatoria dell’intervento è,
infatti, necessario attendere che si concluda il procedimento
penale a seguito del quale (art. 98, comma 3, TUE) “Con il
decreto o con la sentenza di condanna il giudice ordina la
demolizione delle opere o delle parti di esse costruite in
difformità alle norme del presente capo o dei decreti
interministeriali di cui agli articoli 52 e 83, ovvero impartisce
le prescrizioni necessarie per rendere le opere conformi alle norme
stesse, fissando il relativo termine”.
“Nella prassi – ha affermato l’avv. Di Leo (Assoutenti)
nel corso dell’audizione alla Camera – accade così che la
chiusura di una sanatoria edilizia che coinvolga anche una
sanatoria sismica/strutturale viene lasciata in stand-by sino alla
definizione (con sentenza o archiviazione per intervenuta
prescrizione, come spesso accade) del procedimento
penale”.
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