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Boom di richieste per gli incentivi per le auto elettriche. Terminati in sole nove ore gli oltre 200 milioni di euro destinati all’Ecobonus 2024. Italiani improvvisamente pronti a convertirsi all’elettrico? Cosa c’è dietro questa apparente grande richiesta? “Pare che sia intervenuta qualche grossa società di autonoleggio che ha comprato e occupato tutti i bonus disponibili”, spiega il manager e consulente aziendale Andrea Taschini. “Sono comunque soldi buttati via, si rischia di rimpinguare le casse di Pechino. E non penso affatto che l’auto elettrica sia un avanzamento tecnologico né ecologico”.

Le grandi dell’autonoleggio dietro l’Ecobonus

Che stia cambiando qualcosa nel panorama italiano assolutamente direi di no”, afferma Taschini. Il manager è convinto che dietro questa grande richiesta dei fondi per gli incentivi alle auto elettriche ci siano operazioni poco chiare. E a riportarlo è anche Il Sole 24 Ore.

Pare che sia intervenuta qualche grande società di autonoleggio che ha comprato e occupato tutti i bonus disponibili”. Evidente quindi che ci sia un’anomalia del sistema. “Probabilmente si è sbagliato qualcosa nella formulazione degli incentivi. Probabilmente avrebbero dovuto escludere gli autonoleggi e i leasing a lungo termine. Cosa che non hanno fatto e questo è risultato”, ha aggiunto.

Taschini: “Le auto elettriche non sono un avanzamento tecnologico ed ecologico”

Taschini ha le idee chiare quando si tratta di auto elettriche. “Io non penso affatto che l’auto elettrica sia un avanzamento tecnologico né ecologico”, ha dichiarato. E cita dei dati ben precisi. “Tutti i dati che sono usciti da anni e che sono disponibili dicono semplicemente che l’auto elettrica non va in quella direzione né in senso tecnologico né in un miglioramento delle performance di emissioni di Co2”. E neanche del particolato “perché sostanzialmente il 95% del particolato è dovuto a freni, pneumatici e abrasione stradale”.

Il manager si mostra anche contrario ai bonus “perché credo che gli incentivi droghino”. E questa situazione “si è vista anche nel 2010/2011 quando si sono buttati parecchie centinaia di milioni sugli incentivi e poi il mercato si è sgonfiato”. Ma al tempo c’era anche di mezzo un motivo occupazionale. “Oggi finanziare le auto elettriche non porta gli stessi risultati”, aggiunge. E i motivi sono evidenti. “Se l’auto è costruita in Europa, il 50% del valore è prodotto in Cina, includendo batterie, motori elettrici e software”. Nel caso in cui addirittura l’auto fosse completamente prodotta in Cina “a quel punto non si fa altro che rimpinguare le casse di Pechino”. Il beneficio che ne trarrebbe l’Italia sarebbe nullo. “Dal mio punto di vista sono soldi buttati via”, aggiunge Taschini.

I motivi dietro le scelte del Governo sull’Ecobonus

E quindi quali sono i motivi che hanno portato il Governo a dedicare un fondo cosi sostanzioso alle auto elettriche? “Le pressioni industriali delle varie case auto”, afferma il manager. Stellantis in primis che sta “ricattando il Governo italiano che se non si danno gli incentivi non produrranno in Italia”. “Stellantis”, aggiunge Taschini, “ha appena concluso un accordo con Leapmotor per portare le auto cinesi elettriche in Italia”.

Non solo le pressioni industriali però. “Ci sono anche le istanze ecologiste e ambientaliste che pretendono questi incentivi perché si dice che l’auto elettrica porterà a vantaggi ambientali, cosa assolutamente non vera”. Il Governo quindi si è trovato a dover gestire queste due pressioni. “Quindi che il Governo l’abbia fatto volentieri credo proprio di no”, ha dichiarato. Piuttosto “l’ha fatto per accontentare un po’ a destra e un po’ a manca tutti gli operatori ed ecologisti”.

Taschini: “Incentivi solo sul settore della ricerca e dello sviluppo”

Di principio sono contrario a tutti gli incentivi”, afferma il manager. Gli incentivi, secondo Taschini, si dovrebbero dare sul settore della ricerca e dello sviluppo. “Io darei i soldi all’industria solo per avanzamenti tecnologici”. E non solo nel settore delle auto. “Io sull’acquisto di singoli prodotti, soprattutto se fabbricati fuori dall’Europa e fuori dall’Italia, francamente non credo ad un vantaggio economico per il paese”.

Bisogna quindi stare attenti sul come usare i soldi dei cittadini. “Quando si questi soldi, devono essere finalizzati a qualcosa che torna ai cittadini”. Cosa che non succede nel caso di questo incentivo. “Tanto più se è vera l’ipotesi che sono andati addirittura a vantaggio di noleggiatori di auto che probabilmente non sono neanche italiani”, ha aggiunto.

Ecobonus come il Superbonus? Pure peggio….

Ci sono quindi delle similitudini tra questo Ecobonus e il Superbonus? “Sì, però con una grande differenza”, afferma Taschini. Il Superbonus ha infatti dato due vantaggi all’Italia. “Il primo è che ha fatto lavorare gli italiani perché è evidente che non abbiamo esternalizzato le operazioni alla Cina”. L’altro motivo riguarda invece il fatto che il Superbonus ha portato al rinnovamento della città italiane. “Sono due cose completamente diverse. Seppure con tutti gli eccessi del bonus case che sono stati un disastro a livello economico però almeno qualche obbiettivo l’abbiamo raggiunto”, ha dichiarato. Sull’Ecobonus è invece meno ottimista. “Sulle auto elettriche francamente non vedo neanche mezzo obbiettivo”, conclude.

 

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