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Fino all’80% di risparmio grazie al bonus colonnine, per l’installazione di wallbox, punti di ricarica in Modo 3 delle auto elettriche e plug-in. Il bonus è tornato nel 2024, come ogni anno, dal 2022, con un fondo di 40 milioni di euro all’anno, per un totale di 120 milioni in 3 anni (2024-2022). La domanda si può presentare dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024, per gli acquisti e le installazioni effettuate dal 1° gennaio 2024 da persone fisiche residenti in Italia e da condomìni rappresentati dall’amministratore pro tempore o da un condomino delegato. Si tratta di un contributo in conto capitale concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI), secondo le modalità previste dal Decreto del Direttore Generale atteso in questi mesi.

Quando installare una wallbox per avere l’incentivo?

Questo è proprio il momento ideale per installare una wallbox! Si consiglia di approfittare del periodo compreso tra il 1° gennaio e ottobre 2024 per procedere con l’installazione di una colonnina. Così avrai tutto il tempo necessario per completare le fasi lavorative, partendo dai preventivi, passando per l’installazione, il collaudo e le relative certificazioni. Arrivato alla seconda metà dell’anno, sarai pronto per presentare la domanda a INVITALIA e beneficiare del contributo in conto capitale.

Bonus colonnine come funziona, privati e condomini

Il bonus colonnine elettriche prevede un incentivo a fondo perduto pari all’80% del prezzo di acquisto e l’installazione di una wallbox privata (ricarica MODO 3) o un sistema di ricarica condominiale con potenza massima di 22 kW trifase.

Esempio pratico: se installiamo una colonnina nel box, possiamo usufruire di un bonus dell’80%, fino alla spesa di 1.500 euro. Ma se la spesa supera questo importo, ad esempio se il costo della wallbox è di 2.400 euro +IVA si riceve un bonus solo per l’80% sull’imponibile di 2.400, pari a 1.500 euro, ovvero 1.200 euro. Pertanto per arrivare al costo finale della colonnina, da quello realmente speso di 2.400 euro bisogna togliere 1.200 euro del contributo per un costo reale sostenuto di 1.200 euro.

Il bonus concesso è al massimo di 1.500 euro a persona e 8.000 euro a condominio.

  • 1.500 euro, nel caso di contributo richiesto da una persona fisica;
  • 8.000 euro, nel caso di contributo richiesto da un condominio.

I contributi verranno concessi all’esito di due distinti bandi, a seconda dell’annualità di realizzazione dell’investimento.

Nel caso di condominio stiamo mettendo a punto una guida sulle modalità operative di richiesta all’amministratore di condominio (compresi quelli soggetti a CPI, certificato protezioni incendi dei Vigili del Fuoco) per l’installazione di una wallbox all’interno del proprio box.

Il bonus colonnine è un incentivo corrisposto sotto forma di rimborso, tramite bonifico sul conto corrente del contribuente o del condominio.

Requisiti, spese ammissibili per ricevere il contributo wallbox

Per l’installazione di una wallbox sono ammissibili al contributo le seguenti spese (devono essere saldate con pagamento tracciabile):

  1. Acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese – ove necessario – le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio;
  2. Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;
  3. Costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo POD (point of delivery).

Non sono ammesse al contributo:

  • le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere (quindi l’IVA non gode del contributo);
  • le spese per consulenze ad eccezione di quelle previste alla lettera b) del decreto;
  • le spese relative a terreni e immobili;
  • le spese relative all’acquisto di servizi diversi da quelli previsti dal precedente decreto anche se funzionali all’installazione;
  • le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.

Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono essere:

  1. nuove di fabbrica;
  2. di potenza standard;
  3. collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
  4. realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008.

Oltre ai predetti requisiti le infrastrutture di ricarica devono:

  • essere ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, nel caso in cui il contributo sia richiesto da una persona fisica;
  • essere destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condomini e non accessibili al pubblico nel caso in cui il contributo sia richiesto da un condominio.

Quando richiedere il bonus colonnine, le date 2024

Per le installazioni effettuate dal 1° gennaio 2024 le domande possono essere presentate dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024. La domanda può essere inoltrata esclusivamente tramite la piattaforma online.

Una wallbox, colonnina per ricarica di auto elettriche che gode di un incentivo fino all’80% (Easy wallbox ENGIE marchiata Jeep)

Attenzione però, dato che si tratta di una misura fino ad esaurimento dei fondi, potrebbe esserci il rischio del click day appena verrà aperta la piattaforma online. Le domande presentate sono ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione. Non disperate perché ogni anno, dei 40 milioni di euro stanziati ne restano inutilizzati oltre l’80%.

Dove fare la domanda per richiedere il bonus colonnine

La domanda deve essere effettuata online sulla piattaforma informatica di INVITALIA utilizzando SPID, CIE o CNS. Dopo aver effettuato l’accesso, si può compilare il modulo elettronico seguendo le istruzioni fornite. Ogni beneficiario, sia individuale che condominiale, può presentare una sola domanda.

GUIDA COMPILAZIONE RICHIESTA BONUS COLONNINE

Una volta completata la domanda correttamente, il sistema rilascia una ricevuta di registrazione. Le domande vengono processate nell’ordine cronologico di presentazione.

Entro 90 giorni dalla chiusura dello sportello, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy rilascia un decreto che conferma l’assegnazione e l’erogazione dei contributi, seguendo l’ordine cronologico delle domande ricevute. Successivamente, il contributo verrà depositato tramite bonifico sul conto corrente dei beneficiari.

Documenti per la domanda

Gli utenti privati devono fornire i seguenti documenti:

  • Codice fiscale e documento d’identità del richiedente.
  • Copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica.
  • Estratti del conto corrente che dimostrino i pagamenti effettuati per le fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura.
  • Relazione finale sull’investimento e sulle spese sostenute.
  • Certificazione di conformità rilasciata da un installatore che confermi l’installazione dell’infrastruttura.
  • Dati del conto corrente su cui richiedere l’accredito del contributo.

Per i condomini invece occorre presentare:

  • Codice fiscale del condominio e dati d’identità dell’amministratore pro tempore, con dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti di legge.
  • Delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni, con dichiarazione che attesti l’assenza di impugnazioni entro il termine previsto.
  • Copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica. Sono comprese le “Spese di acquisto e messa in opera“, “Spese di progettazione” e “Costi per la connessione alla rete elettrica“.
  • Estratti del conto corrente che dimostrino i pagamenti effettuati per le fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura.
  • Relazione finale sull’investimento e sulle spese sostenute (va inserito l’imponibile totale dell’investimento e separatamente l’IVA).
  • Certificazione di conformità rilasciata da un installatore che confermi l’installazione dell’infrastruttura.
  • Dati del conto corrente su cui richiedere l’accredito del contributo.

In conclusione gli automobilisti, proprietari di auto elettriche ed ibride plug-in, possono pianificare l’installazione di un sistema di ricarica domestico. Inoltre, il suddetto bonus potrebbe spronare gli indecisi a rinnovare il proprio parco auto con il passaggio a una mobilità più sostenibile.

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