Come cambia il Decreto Salva Casa 2024? Ecco le novità in arrivo #finsubitoagevolazioni

Non c’è pace per il Decreto Salva Casa che in sede di conversione potrebbe cambiare ancora: sul testo del Dl n. 69/2024 sono arrivate 522 proposte di modifica. Tra le più gettonate, l’abitabilità ante ’75, il Salva Milano, i cambi di destinazione d’uso e le certificazioni dei tecnici. Diamo un’occhiata alle ultime novità.

Novità in arrivo per il Decreto Salva Casa: sono stati presentati ben 522 emendamenti alla commissione Ambiente della Camera, e oltre la metà delle di proposte di modifica arriva dalla maggioranza (105 la Lega, 103 Forza Italia, 66 Fratelli d’Italia). Per l’approvazione bisognerà attendere il 28 luglio, dopo che il testo emendato passerà al vaglio della Camera e del Senato.

Tra gli emendamenti più importanti, spicca il Salva Milano annunciato da Matteo Salvini e che consentirebbe di trovare una soluzione alla complicata situazione dell’urbanistica in città. Nel mirino, infatti, ci sono circa 150 immobili oggetto ristrutturazioni considerate abusive.  Le altre proposte riguardano il perimetro dell’abitabilità soprattutto negli edifici antecedenti al 1975 e precisazioni per i cambi di destinazione d’uso con opere e senza.

Sul pregresso non entro nel merito delle inchieste giudiziarie, però una città come Milano non può fermare le autorizzazioni edilizie. Andiamo a fare un intervento per aiutare le centinaia di famiglie che che vivono oggi in palazzi che non possono essere abbattuti e per tutelare chi ha comprato un appartamenti negli edifici ora bloccati

, aveva dichiarato Matteo Salvini.

Salva Casa, 522 proposte di modifica: gli emendamenti più interessanti

Come anticipato, sono tantissime le proposte di emendamento sul Salva Casa e tra le possibili modifiche ci sono le integrazioni sull’abitabilità, sulla quale sarà previsto un aggiornamento delle regole attualmente risalenti al 1975. Inoltre, si parla di legittimazione automatica relativa alle norme di settore, tra cui quelle paesaggistiche e igienico-sanitarie. Tra le nuove proposte non manca la revisione della definizione di Stato Legittimo secondo il DL 69/2024.

Altra novità riguarda la proposta di estensione del rischio di nullità degli atti di trasferimento e la compravendita per mancata attestazione dello Stato legittimo e delle tolleranze edilizie. Infine, si propone una versione alternativa del punto precedente con procedura di SCIA in sanatoria assieme al pagamento di una sanzione pecuniaria da 1.032 a 30.984 euro.

Proposte dai consigli nazionali e associazioni

In questo quadro generale, non sono mancate le proposte dalle associazioni e dai consigli nazionali. Gli architetti del CNAPPC e gli Ingegneri del CNI hanno dichiarato che “Con il Decreto Salva Casa il Legislatore continua ad ampliare l’ambito di incertezza interpretativa della norma introducendo modifiche parziali finalizzate a snellire aspetti procedurali che di fatto costituiranno misure a regime”. La richiesta riguarda la revisione delle sanzioni penali, ovvero l’eccessivo e improprio carico di compiti e responsabilità per i Professionisti.

L’Anci, invece, ritiene che vada fatta chiarezza su alcune norme in modo da garantire maggiore coerenza e facilità di applicazione. La Rete Nazionale delle Professioni Tecniche e Scientifiche reclama la riduzione delle altezze interne minime, facilitazione del cambio d’uso senza opere, legittimazione interventi pre-1967, revisione sanzioni e introduzione di un’anagrafe digitale edilizia per maggiore trasparenza.

Decreto Salva Casa: immagini e foto