Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28.05.2024 la Legge di conversione del 23.05.2024 n. 67 del Decreto-Legge 29 marzo 2024, n. 39, cosiddetto “Decreto spalma-crediti”. Il decreto contiene misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria .
Il nuovo volto delle agevolazioni fiscali edilizie con l’emendamento spalmacrediti Superbonus
Il decreto, fortemente voluto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, mira a salvaguardare i conti pubblici, è stata approvata nonostante le resistenze di Forza Italia, contraria alla retroattività della norma.
Emendamento spalmacrediti Superbonus: introduzione della norma
Secondo la nuova norma:
- le detrazioni Irpef per il Superbonus maturate dal 1° gennaio 2024 dovranno essere recuperate in 10 anni anziché in 4;
- le detrazioni Irpef per Sismabonus e bonus barriere architettoniche maturate dal 1° gennaio 2024 verranno recuperate in 10 anni anziché in 5;
- rimane invariata la norma per chi nel 2024 ha usufruito dei bonus edilizi tramite cessione del credito e sconto in fattura: i crediti derivanti dal Superbonus continueranno a essere compensati in 4 anni, mentre quelli relativi a Sismabonus e bonus barriere architettoniche in 5 anni.
L’emendamento spalmacrediti del Governo solleva numerose criticità, relative a Superbonus e non solo, e che richiedono un’attenta riflessione. Siamo di fronte alla trentaduesima variazione normativa, generando diverse preoccupazioni tra i professionisti del settore che hanno rilevato le seguenti criticità:
Dai dati ENEA emerge una drastica riduzione dei lavori ad aprile
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Enea, il mese di aprile ha visto una drastica riduzione dei lavori incentivati dal Superbonus, registrando investimenti per circa 350 milioni di euro, un crollo significativo rispetto ai quasi 6 miliardi del mese precedente. Dopo un periodo di crescita frenetica, lo sconto fiscale torna a livelli più ordinari e sostenibili per le finanze dello Stato, segnando un’inversione di tendenza importante.
La nuova normativa ha portato a una diminuzione drastica dei nuovi cantieri, con appena 1.063 progetti registrati per un totale di 344 milioni di euro in nuovi investimenti. Gli investimenti conclusi valgono poco più di 380 milioni di euro, con detrazioni maturate pari a circa 400 milioni. Questi numeri sono una frazione rispetto ai 5,7 miliardi di euro in nuovi investimenti e ai 7,8 miliardi in detrazioni maturate registrati a marzo, con oltre 13mila nuovi cantieri avviati.
Questo crollo è significativo perché i dati di aprile sono i primi a non essere influenzati dall’ondata di fine 2023. Dal mese di aprile, infatti, i numeri riflettono l’applicazione dello sconto ridotto al 70%, riportando il Superbonus a livelli più gestibili.
I cambiamenti in arrivo per le ristrutturazioni edilizie con l’emendamento spalmacrediti Superbonus
L’emendamento governativo delinea anche un nuovo futuro del bonus casa Irpef per interventi di ristrutturazione edilizia. Attualmente, la detrazione è permanente e offre un’aliquota agevolativa ordinaria del 36% su un tetto massimo di spesa detraibile di 48.000 euro per unità immobiliare.
In seguito agli interventi legislativi, legge di Bilancio 2022, per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2024, la detrazione è stata incrementata al 50%, su un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, dal 1° gennaio 2025, salvo proroghe che appaiono improbabili alla luce dell’emendamento, la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%.
L’emendamento presentato dal Governo prevede ulteriori cambiamenti:
- per le spese agevolate sostenute dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, l’aliquota di detrazione sarà ridotta al 30%.
- Non ci saranno modifiche al tetto massimo di spesa ammissibile, che rimarrà fissato a 48.000 euro anche per questo periodo.
Le ulteriori novità introdotte
Articolo pubblicato il 15 maggio, aggiornato il 29 maggio 2024
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