Sanzioni amministrative: dalla notifica del verbale alla cartella esattoriale. Il rischio di un fermo amministrativo o del pignoramento.
Se non paghi una multa stradale dovrai aspettare un bel po’ di tempo prima di vedere le conseguenze. E questo perché l’amministrazione ha tempi assai lunghi nel recupero dei propri crediti. Ma, durante questo frangente, saliranno gli interessi. E di molto. Il che non rende affatto conveniente far finta di niente e aspettare. Ecco allora cosa rischia chi non paga una multa.
La notifica della multa: termini e interessi
Il Comune è tenuto a
notificarti la multa entro 90 giorni dalla violazione. Se non paghi e non fai ricorso la multa diventa definitiva e non più contestabile.
Il Comune non ti invierà altri solleciti prima di passare al recupero forzato delle somme.
Da questo momento in poi scattano gli interessi pari al 10% dell’importo dovuto e calcolati ogni sei mesi.
La notifica della cartella di pagamento
Il Comune che non ha ricevuto il pagamento della multa nei termini (60 giorni), incarica l’Agente per la riscossione esattoriale di procedere al recupero delle somme. L’esattore ti spedisce la cartella di pagamento che ti deve essere notificata entro 5 anni, altrimenti il debito si prescrive e puoi fare ricorso al giudice di pace contro la cartella stessa.
In alcuni casi è lo stesso Comune a inviarti un’ingiunzione di pagamento. La funzione dell’ingiunzione è identica a quella della cartella: serve cioè a preavvisarti dell’imminente avvio dell’esecuzione forzata.
Contro la cartella puoi fare opposizione entro 30 giorni al giudice di pace
, deducendo di non aver mai ricevuto la multa stradale. Così ad esempio, se hai cambiato indirizzo e lo hai comunicato al Comune ma quest’ultimo ti ha notificato la multa alla vecchia residenza, la multa è illegittima e, con essa, anche la cartella.
Il fermo auto
Se non paghi la cartella, l’Esattore procede a recuperare coattivamente il credito. Anche per piccoli importi, puoi rischiare il fermo auto. Il fermo può essere disposto anche su un’auto diversa da quella con cui hai commesso l’infrazione. Il fermo può riguardare anche un’auto cointestata, ma in tal caso il divieto di guidare vale solo per chi ha violato il codice della strada e non per il comproprietario.
Con il fermo non puoi circolare, né rottamare l’auto (a meno che non dimostri che il suo valore è pari a zero). La violazione di tale divieto implica una sanzione amministrativa da euro 770,00 ad euro 3.086,00. Benché la norma stabilisca anche la confisca del veicolo, questa non viene mani disposta.
Trenta giorni prima del fermo devi ricevere un
preavviso che ti dà la possibilità di pagare o di rateizzare il debito. Il fermo non viene disposto sulle auto aziendali e quelle che servono all’imprenditore o al professionista per l’esercizio della propria attività.
Il pignoramento dei beni
Oltre o in alternativa al fermo, l’Esattore potrebbe avviare il pignoramento dei tuoi beni: il quinto dello stipendio o il conto corrente in banca. È da escludere il pignoramento della casa che scatta solo per debiti superiori a 120mila euro.
Se invece sei nullatenente, non rischi nulla.
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