Intorno alle 10 di questa mattina i residenti della palazzina all’incrocio tra corso Regio Parco 24 e via Pisa hanno finalmente visto la luce. È partita la rimozione del cantiere che teneva prigionieri alcuni degli inquilini dello stabile. Sulla porta di ingresso c’è un cartello che parla di “manutenzione straordinaria della copertura” e dell’inizio dei lavori fissato per il 24 giugno.
Le operazioni, però, sono partite lunedì mattina all’insaputa dei residenti.
Un gruppetto si riunito proprio sotto il cantiere: «Lo stanno rimuovendo, finalmente, ma nessuno ci ha detto nulla – raccontano – per carità è una buona notizia ma qui sotto ci sono le auto parcheggiate, forse serviva una comunicazione in più».
La contesa legale con la ditta
Tutto parte alla fine dell’estate del 2021 quando la New Energy inizia i lavori. Dopo qualche mese, però, gli operai spariscono e tutto si ferma. All’incrocio tra via Pisa e via Messina ci sono i residui del cantiere, qualche calcinaccio e un cartello: «Inizio lavori 1/9/2021. Durata 120 giorni». Qualcosa, però, non ha funzionato e a gennaio 2022 la ditta sparisce e i lavori si bloccano.
Da lì parte una lunga contesa legale, ancora in corso: i residenti hanno denunciato la ditta appaltatrice e l’ex amministratore. Quest’ultimo ha fatto lo stesso nei confronti della New Energy.
Al centro della vicenda ci sono alcuni punti da chiarire: l’assemblea di condominio aveva deliberato 385mila euro di lavori nel luglio 2021, il 90% sarebbe stato coperto dal Bonus Facciate (come si legge nel cartello appeso ancora sul ponteggio). Nel 2022, però, i residenti hanno scoperto che l’amministratore di condominio aveva firmato un contratto con New Energy per oltre 2 milioni in ambito Bonus 110%.
«I numeri raccontati dai condomini non sono corretti – precisa però Massimiliano Oberto, amministratore del condominio fino all’estate del 2022 – i residenti hanno pagato circa 40 mila euro e la cifra contrattualizzata, che spettava a loro versare, non è mai cambiata».
«Colpa dei condomini»
Dal canto suo la ditta appaltatrice, contatta da Corriere Torino due mesi fa, aveva respinto tutte le accuse addossando le colpe ai residenti.
«Il condominio – si legge in una nota dell’aprile 2024 di New Energy – non ha potuto godere degli incentivi fiscali che gli consentivano di ridurre la spesa di ristrutturazione delle facciate. Pertanto la società ha bloccato i lavori per inadempienza da parte del Condominio/amministratore».
L’ordinanza
Non è ancora chiaro come finirà la storia ma la rimozione del cantiere arriva proprio grazie ad una ordinanza della giudice del Tribunale di Torino, Luisa Vigone, che tre mesi fa, dopo un ricorso dei condomini, aveva disposto la «rimozione immediata» proprio a tutela dei residenti. Da oggi, dunque, gli inquilini delle case possono di nuovo vedere la luce e aprire le finestre.
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