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In alcuni casi è ancora possibile la detrazione del Superbonus nel 730. E l’opzione dovrebbe continuare a essere valida anche per il 2025.

Nel modello 730 di quest’anno, le spese relative al Superbonus e alle altre detrazioni edilizie possono essere indicate nel Quadro E – Oneri e spese, sezione III A, nei righi da E41 a E42 o nei righi E61-E62 (a seconda della tipologia di intervento edilizio). Ciò non è comunque sempre possibile. Per portare a detrazione la spesa c’è bisogno di aver accesso alla misura secondo le regole vigenti, ovvero poter ancora partecipare allo sconto sull’imposta lorda IRPEF, che il contribuente stesso riceve in fase di dichiarazione dei redditi.

Superbonus anche nel 2025 con detrazione nel 730 – galleriaborghese.it

Per le spese sostenute nel 2022, alcuni contribuenti possono ancora portare in detrazione nel 730 l’agevolazione corrispondente al Superbonus. Ciò vale soltanto per chi non ha già utilizzato l’agevolazione nella dichiarazione precedente. Ovvero nella dichiarazione dei redditi 2023 relativa al periodo d’imposta 2022. Quindi, i contribuenti che possono inserire la detrazione del Suberbonus nel modello 730 o Redditi PF 2024, sono quelli che hanno optato per spalmarle il recupero del credito su dieci anni.

Ma come si fa a esercitare l’opzione decennale? Dal punto di vista burocratico bisogna inserire nella colonna 1 l’anno 2022 e nella colonna 8 il numero 1, cioè quello corrispondente alla prima rata. Le altre colonne vanno invece compilate seguendo le normali istruzioni relative all’utilizzo del Superbonus. L’opzione è irrevocabile: chi sceglie di esercitarla nella dichiarazione dei redditi dal 2024 deve farlo anche per gli anni seguenti.

Tutto ciò, come abbiamo anticipato, a condizione che la rata relativa al periodo d’imposta 2022 non sia stata indicata in dichiarazione nel 2023. La detrazione per lavori a partire dal 2024 va quindi per forza ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Dopodiché, la possibilità di beneficiare del Superbonus tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito non è più percorribile.

Detrazione del Superbonus nel 730 nel 2025 con un 5% in meno

Per ora, comunque, per i lavori relativi al Superbonus, in alcuni casi, è ancora possibile scegliere l’opzione di cessione del credito o dello sconto in fattura. Per esempio, i condomini possono continuare i lavori avviati senza perdere il beneficio fiscale. L’unico vincolo è che le spese siano ben documentate e che rispettino le condizioni previste dalla normativa vigente.

Ristrutturazioni con Superbonus nel 2025 – galleriaborghese.it

Non si parla più però di 110%: i lavori relativi al Superbonus possono essere agevolati solo al 70% in condominio (oppure in edifici da due a quattro unità immobiliari). Ma solo con lavori avviati nel 2024. Ciò non significa che debbano necessariamente terminare entro dicembre: si può anche sforare senza perdere la detraibilità.

Secondo la normativa vigente, le detrazioni IRPEF al 70% si applicano alle spese sostenute durante tutto l’anno 2024. Invece, se i lavori si protraggono nel 2025, le spese sostenute il prossimo anno saranno detraibili solo al 65%. Nel 2025 si riduce quindi di un 5% la possibilità di detrazione nel 730 del Superbonus.

L’Agenzia delle Entrate ha poi spiegato che sarà ancora disponibile fino a ottobre 2024 un contributo per i cittadini a basso ISEE che hanno avuto difficoltà a completare i lavori di Superbonus. Un aiuto fino a 15.000 euro dedicato a coloro che avevano realizzato nel 2023 il 60% dei lavori e non hanno completato i cantieri.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate fa presente che sono esclusi dal taglio del Superbonus gli edifici connessi a ONLUS e gli interventi di demolizione e ricostruzione in zone sismiche (zone 1, 2 e 3, comprese in piani di recupero). Sono poi ammesse le fattispecie di cessioni e sconto per gli interventi realizzati su immobili danneggiati dai terremoti del 2009 e del 2016 (ma solo fino a esaurimento dei fondi disponibili nel 2024).

 

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