La conoscenza approfondita delle normative regionali permette ai contribuenti di sfruttare al massimo le opportunità disponibili.
Le recenti modifiche normative introdotte dal Decreto Salva Casa 2024, insieme alle nuove leggi regionali, offrono diverse opportunità per sanare gli abusi edilizi. Le normative nazionali prevedono la possibilità di regolarizzare difformità interne minori senza il requisito della doppia conformità, mantenendo tuttavia l’obbligo di pagare sanzioni. Tuttavia, le singole regioni hanno la facoltà di adattare e migliorare queste disposizioni, creando così ulteriori vantaggi per i contribuenti.
Per sfruttare al meglio queste opportunità, è cruciale essere informati sulle specifiche normative regionali. Ogni regione può introdurre regole proprie che possono facilitare la sanatoria di abusi edilizi in modo più vantaggioso rispetto alle disposizioni nazionali. Comprendere le differenze e le peculiarità di ciascuna normativa regionale permette di approfittare pienamente dei benefici disponibili.
Tutte le opportunità di sanatoria delle singole regioni
Una delle regioni in cui le normative in materia sono più interessanti è l’Emilia Romagna. Qui, le leggi regionali permettono la sanatoria delle irregolarità edilizie qualora l’immobile abbia già ottenuto l’agibilità comunale. Le nuove disposizioni consentono di considerare sanate tutte le piccole irregolarità emerse, compresa la presenza di cubature difformi oltre i limiti indicati dal Decreto Salva Casa.
Questo significa che se il Comune ha già rilasciato l’agibilità, anche le cubature non conformi ai limiti di tolleranza possono essere regolarizzate senza ulteriori complicazioni. La normativa regionale, quindi, offre un percorso semplificato e vantaggioso per la sanatoria.
Nel Lazio, inclusa Roma, le nuove normative regionali introducono una maggiore flessibilità per la sanatoria degli abusi edilizi. Le nuove regole consentono di ottenere la conformità urbanistica per lavori di ampliamento che comportano un aumento della superficie utile fino al 10%, purché situati fuori dal centro storico.
Le verande o le stanze più grandi, realizzate in precedenza e non conformi alle nuove tolleranze, possono essere sanate previa verifica dei parametri urbanistici al momento della presentazione della domanda. Inoltre, la Regione Lazio potrebbe richiedere adeguamenti come l’efficientamento energetico per concedere la sanatoria, offrendo così un ulteriore incentivo per migliorare la sostenibilità degli edifici.
In Lombardia, le norme del Piano Casa potrebbero subire lievi modifiche per facilitare la regolarizzazione degli errori materiali di rappresentazione progettuale. In particolare, le nuove normative permetterebbero la sanatoria automatica di balconi e altre strutture non indicati sui titoli comunali, a condizione che la loro realizzazione risalga all’epoca di costruzione dell’edificio e sia dimostrabile con prove adeguate. Questo approccio semplificato consente di regolarizzare facilmente le difformità storiche, evitando complesse procedure burocratiche.
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