Il Decreto Salva Casa di Matteo Salvini ha l’obiettivo di semplificare le procedure per le lievi difformità e prevede la possibilità di sanatorie gratuite per gli abusi edilizi di lieve entità. Scopriamo chi sono i soggetti beneficiari e quando avviene il rilascio della sanatoria non subordinato al pagamento di una sanzione.
Le novità introdotte dal Decreto Salva Casa hanno cambiato le carte in tavola in materia di edilizia e urbanistica e hanno lo scopo di entrare nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva, così come dichiarato da Matteo Salvini. Come risaputo, i provvedimenti contenuti nel decreto sono numerosi e interessano più opere incluse nell’edilizia libera, oltre alle tolleranze costruttive, tolleranze esecutive e parziali difformità.
È doveroso precisare che nelle norme finali e di coordinamento presenti nel Decreto Salva Casa, è prevista la possibilità per alcuni soggetti di sanare in maniera gratuita alcune difformità parziali. Non ci resta che scoprire quando il rilascio della sanatoria avviene gratuitamente e chi sono i beneficiari.
Sanatoria gratuita nel Decreto Salva Casa
Il decreto Salva Casa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 maggio e prevede delle sanatorie esenti dalle sanzioni, alcune delle quali riguardano la pubblica amministrazione.
Le disposizioni di cui all’articolo 34?bis, commi 1?bis, 2?bis e 3?bis, e all’articolo 36?bis, ad eccezione del comma 5, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 si applicano, in quanto compatibili, anche all’attività edilizia delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
è quanto si legge all’articolo 3, comma 2 del decreto che fa riferimento alla sanatoria delle piccole difformità che si applica all’attività edilizia delle amministrazioni pubbliche. In altre parole, è compresa una serie di immobili come le scuole e le case popolari.
Le predette amministrazioni possono dichiarare le tolleranze di cui all’articolo 34-bis, commi 1-bis e 2-bis, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 mediante il proprio personale deputato allo svolgimento delle ordinarie mansioni tecniche nel settore dell’edilizia. Per le finalità di cui al primo periodo, le amministrazioni pubbliche possono in ogni caso avvalersi del supporto e della collaborazione di altre amministrazioni pubbliche ovvero di soggetti terzi. Le amministrazioni pubbliche interessate dalle disposizioni di cui al presente comma provvedono agli adempimenti ivi previsti nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
, si continua a leggere nel testo dell’articolo 3. Dunque, non applicandosi il citato comma 5, art. 36-bis, del TUE, il rilascio della sanatoria avviene in maniera gratuita.
Salva Casa, cosa si può sanare?
Come anticipato, il Decreto Salva Casa interviene sulle casistiche di minore gravità. Vediamole nel dettaglio:
- su quelle formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile
- sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione
- sulle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della cd. “doppia conformità”.
Decreto Salva Casa e sanatoria: immagini e foto
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