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È tempo di presentare la dichiarazione dei redditi. È opportuno, quindi, conoscere quali sono tutte le detrazioni fiscali fruibili nel modello dichiarativo.

I contributi di colf e badanti possono far accedere alla detrazione nel modello 730/2023, entro determinati limiti e nel rispetto di alcuni specifici requisiti.
La detrazione fiscale è diversa dai contributi: cosa cambia? Ciò che cambia sono gli importi massimi deducibili e detraibili.

Nel testo spiegheremo chi può accedere alla detrazione, l’importo detraibile e come inserirla correttamente nel modello 730/2023.

Contributi colf e badanti, deduzioni e detrazioni nel 730

Nel Modello 730 è possibile fruire di agevolazioni fiscali dei contributi previdenziali di colf e badanti nel rispetto di determinati requisiti. Naturalmente, le spese devono riguardare l’assistenza a persone non autosufficienti.

Mancano, ormai, solo una manciata di giorni alla possibilità di trasmettere la dichiarazione dei redditi precompilata. È importante, per questa ragione, conoscere le detrazioni e le deduzioni fiscali a cui si potrebbe avere diritto. Una di queste è la deduzione e la detrazione fiscale dei contributi di colf e badanti.

È possibile fruire di deduzioni e di detrazioni fiscali, ma di diverso importo. Per quanto riguarda le deduzioni, ovvero la riduzione dal reddito imponibile, l’importo massimo deducibile è pari a 1.549,37 euro. Per quanto riguarda le detrazioni, spetta uno sconto del 19% sull’imposta da pagare, nel limite di 2100 euro, a patto che il reddito complessivo non sia superiore a 40.000 euro.

È bene sottolineare che il limite della detrazione spettante deve essere considerato complessivamente per il singolo contribuente. Quindi, non conta il numero di persone che prestano assistenza. Inoltre, ricordiamo che il limite massimo è sempre di 2100 euro anche se il contribuente ha sostenuto spese sia per se stesso che per un altro familiare. Per poter beneficiare della detrazione dei contributi previdenziali dei collaboratori domestici, è necessario che siano rispettati alcuni requisiti.

Innanzitutto, l’assistenza deve essere verso persone che hanno bisogno di assistenza continuativa, in quando non autosufficienti e che non siano autonomi:

  • Nell’assunzione di alimenti;

  • Nello svolgere le funzioni psicologiche;

  • Nel provvedere all’igiene personale;

Ovviamente, le condizioni si salute del soggetto non autosufficiente devono essere appurate da un medico, tramite il rilascio di un certificato.

Come indicare i contributi colf e bandati nel 730/2023

Quel che bisogna spiegare in questa parte è la documentazione utile da conservare e come compilare correttamente la dichiarazione dei redditi.
È sufficiente anche conservare una ricevuta per poter fruire della detrazione; l’importante è che vi sia sopra apposta la firma del collaboratore che presta assistenza.

Quali dati deve contenere il documento? Devono essere presenti:

  • I dati anagrafici e il codice fiscale di chi effettua il pagamento;

  • Il codice fiscale del collaboratore che effettua l’assistenza.

Se la spesa viene affrontata in favore di un familiare, allora deve contenere anche i suoi dati anagrafici e il codice fiscale. Nel Modello 730/2023 devono essere indicate le spese sostenute durante lo scorso anno, in quanto la dichiarazione dei redditi del 2023 è relativa all’anno di imposta 2022.

Così come viene sottolineato nelle istruzioni ministeriali di compilazione del modello dichiarativo, non si devono indicare le spese sostenute e già rimborsate dal datore di lavoro. Sono, quindi, da escludere le spese che rientrano nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 Tuir”.

Per poter fruire della detrazione per i contributi di colf e badanti, vi è l’obbligo della tracciabilità dei pagamenti. Pertanto, sono ammesse solo le spese effettuate pagando con mezzi di pagamento tracciabili. Spostiamoci, infine, sulla compilazione del modello.

Nel Quadro E, al rigo E23 della sezione II si devono indicare i contributi previdenziali e assistenziali per i quali spetta la deduzione fiscale fino ad un massimo di 1.549,37 euro. Per quanto riguarda la detrazione fiscale, si deve indicare nel Quadro E, dal rigo E8 a E10 con codice 15, come si legge sulle istruzioni del Modello 730/2023:

“[…] per le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana”.

È possibile fruire della detrazione fino ad un importo massimo di 2100 euro, solo se il reddito complessivo non è superiore a 40.000 euro. Ricordiamo nuovamente che la detrazione fiscale spetta per le persone che necessitano di assistenza continuativa e per tutti i motivi elencanti precedentemente. Non spetta, al contrario, quando la non autosufficienza della persona non si ricollega all’esistenza di patologie come, per esempio, nel caso dell’assistenza ai bambini.

Leggi anche: Spese mediche e sanitarie detraibili nel modello 730 2023. Ecco nel dettaglio quali sono

 

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