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Nell’articolo di oggi faremo chiarezza sul presunto Bonus 200 euro a luglio 2023 per i lavoratori e sull’aumento di stipendio in arrivo (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Tutta la verità sul presunto Bonus 200 euro a luglio 2023

Negli anni scorsi sono state erogate delle Indennità una tantum a lavoratori e disoccupati, meglio conosciute con il nome di Bonus 200 euro e Bonus 150 euro. Tuttavia è bene chiarire che quest’anno l’Indennità una tantum non è stata rinnovata perciò non esiste un vero e proprio Bonus 200 euro 2023.

Piuttosto, al fine di ridurre il cuneo fiscale e far salire lo stipendio netto dei lavoratori dipendenti, l’esecutivo in carica ha optato per uno sgravio contributivo. In pratica nel 2023 sono ridotti i contributi da pagare e quindi lo stipendio netto dei lavoratori dipendenti sale per via di questa agevolazione.

Nel 2023 non ci saranno dunque 200 euro in busta paga come l’anno scorso, ma i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) da luglio a dicembre avranno uno stipendio più alto dovuto al taglio parziale dei contributi.

Altra cosa da chiarire è che il Bonus 200 euro (come il Bonus 150 euro) spettava a lavoratori dipendenti, disoccupati, Partite iva, co.co.co e persino dottorandi di ricerca. L’agevolazione sui contributi spetta invece solo ai lavoratori dipendenti, siano essi del settore pubblico o privato.

Non c’è nessuna riduzione di contributi per le Partite Iva o per i datori di lavoro, che sono comunque tenuti a versare per intero l’aliquota contributiva per loro e per i loro dipendenti.

Infine, l’esonero contributivo non va richiesto e viene applicato in automatico in busta paga da luglio a dicembre 2023.

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A chi spetta un aumento di stipendio a luglio 2023?

L’agevolazione in busta paga spetta solo ed esclusivamente ai lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato.

La legge di bilancio 2023 ha stabilito infatti che per quest’anno rimanesse in vigore l’agevolazione per i lavoratori dipendenti che riduce la percentuale di contributi da pagare. Nello specifico dal 1° gennaio 2023 fino al 30 giugno 2023 è stato applicato un taglio in questa misura percentuale:

  • 3%, per gli stipendi fino a 1.923 euro (25.000 euro all’anno);
  • 2%, per gli stipendi fino a 2.692 euro (35.000 euro all’anno).

Successivamente il Decreto Lavoro (n. 48/2023, art. 39) ha aumentato le percentuali dello sgravio contributivo di 4 punti. Di conseguenza dal 1° luglio 2023 fino al 31 dicembre 2023 sarà applicata una riduzione dell’aliquota contributiva pari al:

  • 7%, per gli stipendi fino a 1.923 euro (25.000 euro all’anno);
  • 6%, per gli stipendi fino a 2.692 euro (35.000 euro all’anno).
Bonus-200-euro-a-luglio-2023-decreto
L’articolo 39 del Decreto Lavoro.

Tabella degli aumenti di stipendio nel 2023

Ecco la tabella, con i dati elaborati dallo studio De Fusco Labour & Legal, che mostra l’importo dell’aumento di stipendio nel 2023 per i lavoratori dipendenti, in base alla retribuzione annua lorda percepita.

Retribuzione annua lorda aumento netto mensile dal 1° luglio al 31 dicembre 2023 importo dell’aumento annuo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023
10.000 euro 25,67 euro 269 euro
12.500 euro 32 euro 336 euro
15.000 euro 38 euro  404 euro
17.500 euro 43 euro 430 euro
20.000 euro 49 euro 460 euro 
25.000 euro 55 euro 548 euro
30.000 euro 56 euro  576 euro
35.000 euro 65 euro 591 euro

Come aumenta la tredicesima nel 2023?

Il Decreto Lavoro ha stabilito che l’ampliamento dell’esonero contributivo non si applichi alla tredicesima. A questa mensilità infatti si applica solo l’agevolazione contributiva prevista dalla legge di bilancio 2023, che è in misura ridotta.

In dettaglio per la sola tredicesima del 2023 ci sarà un esonero contributivo in queste percentuali:

  • 2%, a condizione che la tredicesima mensilità non ecceda l’importo di 2.692 euro;
  • 3%, a condizione che la tredicesima mensilità non ecceda l’importo di 1.923 euro.

Ricordiamo che la tredicesima spetta anche ai pensionati INPS, tuttavia questi non sono coinvolti nell’agevolazione. L’esonero contributivo infatti è per i soli lavoratori dipendenti e non spetta in nessun caso ai pensionati, né sul regolare importo dell’assegno pensionistico né sulla tredicesima.

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Anche la quattordicesima dei lavoratori aumenta nel 2023?

La quattordicesima è una mensilità extra a cui hanno diritto alcuni dipendenti del settore privato e viene versata tra giugno e luglio di ogni anno.

Alla quattordicesima dei lavoratori non si applica nessuno sgravio contributivo, anzi questa può influire negativamente e annullare l’aumento di luglio.

In parole povere la quattordicesima viene versata insieme alla busta paga di giugno o luglio e si somma all’importo dello stipendio mensile.

Poiché lo sgravio contributivo spetta al lavoratore solo se lo stipendio mensile lordo non supera i 2.692 euro, se con la quattordicesima la mensilità dovesse superare questo importo a tutto lo stipendio non potrebbe applicarsi, in quel mese, l’agevolazione contributiva.

L’aumento di stipendio di luglio 2023 va richiesto?

A partire da luglio 2023 e fino a dicembre dello stesso anno, tutti i dipendenti che ne hanno diritto vedranno l’agevolazione sui contributi da pagare direttamente applicata in busta paga.

Lo sgravio contributivo non è infatti un’agevolazione da richiedere, ma è semplicemente un ricalcolo dei contributi che avviene automaticamente sullo stipendio. In pratica il lavoratore non deve fare nient’altro che godersi lo stipendio più alto.

FAQ Bonus 200 euro a luglio

Che cosa è il “Bonus 200 euro a luglio 2023”?

Il “Bonus 200 euro” era un’indennità una tantum erogata negli anni scorsi a lavoratori, disoccupati, detentori di Partite Iva, co.co.co e dottorandi di ricerca. Tuttavia, per il 2023, questa indennità non è stata rinnovata. Al suo posto, l’esecutivo ha optato per un taglio parziale dei contributi. Quindi, invece di ricevere 200 euro extra in busta paga, i lavoratori dipendenti vedranno un aumento dello stipendio netto grazie a questo taglio dei contributi.

Chi riceverà un aumento di stipendio a luglio 2023?

L’aumento di stipendio a luglio 2023 spetta solo ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato. Questo aumento è il risultato di un taglio parziale dei contributi, che riduce l’importo che i lavoratori devono pagare.

Come funziona l’aumento di stipendio nel 2023?

A partire dal 1° luglio 2023, i lavoratori dipendenti che rientrano in certi intervalli di retribuzione annua lorda beneficeranno di una riduzione dell’aliquota contributiva. Questo significa che vedranno un aumento dello stipendio netto.

Ci saranno cambiamenti alla tredicesima nel 2023?

Sì, ma solo in termini di sgravio contributivo. Per la tredicesima mensilità del 2023, l’esonero contributivo sarà ridotto rispetto all’aumento generale di stipendio.

Bisogna fare richiesta per l’aumento di stipendio di luglio 2023?

No, non è necessario fare alcuna richiesta. L’aumento di stipendio avverrà automaticamente a partire da luglio 2023 e sarà visibile direttamente in busta paga.

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