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Appena ieri, 2 febbraio 2023, la Banca Centrale Europea ha deciso un nuovo rialzo di mezzo punto percentuale dei tassi d’interesse. In particolare il tasso sui rifinanziamenti principali sale al 3%, quello sui depositi al 2,50% e quello sui prestiti marginali al 3,25%. E un nuovo aumento della stessa entità dovrebbe arrivare a marzo. Pur in questo quadro di costi creditizi crescenti, l’attività di un’azienda agricola spinge l’imprenditore a rivolgersi alle banche, tanto per gli investimenti quanto per la copertura dei costi di conduzione.

 

Ma quali sono oggi le reali opportunità offerte dalle politiche agricole per mettersi ai riparo dalla lievitazione dei costi del credito? In una fase come questa le garanzie a prima richiesta rilasciate da Ismea sono la risposta a questo interrogativo. Almeno stando alle parole pronunciate dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida che è intervenuto il 1° febbraio 2023 al Question Time alla Camera dei Deputati, rispondendo ad una interrogazione a risposta immediata sulle iniziative del Governo in ordine alla moratoria dei mutui agrari, in considerazione della grave crisi economica che ha colpito il comparto agricolo. L’interrogazione è stata proposta dai deputati Deborah Bergamini (Forza Italia) e Riccardo Molinari, presidente del Gruppo parlamentare della Lega Nord.

 

Il ministro Lollobrigida, nel rispondere agli interroganti, ha ricordato come “il Decreto Legge numero 21 del 2021 prevede all’articolo 19 la possibilità per le imprese agricole di richiedere la rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui concessi dalle banche o da altri enti creditizi per finanziare le loro attività. In particolare, è prevista la possibilità dell’estensione del periodo di rimborso fino a venticinque anni e con garanzia Ismea“.

 

Ma tale strumento non ha granché funzionato, motivo questo dell’interrogazione parlamentare. “Per due possibili ragioni la misura non è stata utilizzata secondo le attese – ha affermato il ministro -. La prima riteniamo possa essere la circostanza per cui gli istituti di credito sono tenuti a segnalare alla Centrale Rischi della Banca d’Italia tutte le operazioni di ristrutturazione concesse“.

 

Una segnalazione che di per sé è neutra, ma che porta a realizzare oggettivamente uno stato di difficoltà dell’imprenditore, anche se sono state pagate fino al momento della ristrutturazione tutte le rate del prestito o dei prestiti che si intendono ristrutturare o consolidare, potendo arrivare a pregiudicarne il merito creditizio futuro.

 

“In secondo luogo – ha continuato il ministro Lollobrigida – pesa l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea che rende attualmente poco conveniente la ristrutturazione dei mutui contratti in periodo di bassi tassi di interesse”. Una considerazione questa che vale per qualsiasi tipo di imprenditore, e che vale soprattutto per chi è titolare di un contratto di mutuo acceso da molto tempo e magari a tasso fisso.

 

Che fare dunque? Il ministro Lollobrigida ha così ricordato le misure di politica agricola creditizia attualmente in corso: “È attiva fino al 31 dicembre 2023 la misura straordinaria di cui all’articolo 20 del Decreto Legge 17 maggio 2022, numero 50, che consente a Ismea di rilasciare garanzie a titolo gratuito, con percentuale di copertura al 100%, a fronte di finanziamenti della durata massima di 10 anni, con 24 mesi di preammortamento, e di importo fino a 62mila euro“. Su tanto è possibile consultare l’articolo di AgroNotizie®. Si tratta della garanzia posta sui prestiti per far fronte alla crisi energetica e all’aumento delle materie prime.

 

Ma non è la sola misura disponibile: “La misura della garanzia a prima richiesta Ismea – ha aggiunto il ministro – è, inoltre, operativa con diverse novità. Infatti, Ismea potrà garantire alle Pmi agricole e della pesca fino all’80% del valore del finanziamento e fino a 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, a prescindere dai requisiti soggettivi e dimensionali della Pmi richiedente”.

 

Ma c’è dell’altro, la possibilità di prorogare la durata dei piani di ammortamento: “Informo infine, che anche per i finanziamenti garantiti da Ismea, ai sensi del Quadro Temporaneo covid-19, sarà possibile richiedere la proroga della durata dei piani di ammortamento, con automatica estensione della garanzia nei limiti della normativa comunitaria di riferimento”.

 

Il ministro ha concluso ricordando: “Come segnale, vorrei sottolineare che oggi è ripartito il progetto Generazione Terra, che era fermo da tempo e permetterà ai nostri giovani imprenditori – rappresentano loro il nostro futuro – la possibilità di veder finanziate le buone idee e la loro passione per l’agricoltura con finanziamenti da parte di Ismea fino al 100% del sostegno utile all’acquisto di terre”. Per un compendio su questa misura più ampio leggere questo articolo di AgroNotizie®.

 

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