Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Il governo Meloni ha approvato il decreto Salva casa voluto da Matteo Salvini. Ecco cosa cambia con le novità inserite nel testo, che entrerà in vigore una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale: nuove regole su doppia conformità, tolleranze ed edilizia libera.

Approvato il decreto “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, che nelle ultime settimane è diventato noto come “piano Salva casa“, preparato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e fortemente promosso dal ministro Matteo Salvini. Il Consiglio dei ministri che si è riunito stamattina ha dato il via libera al provvedimento dopo settimane di annunci da parte del leader leghista. Il decreto ora passa al Parlamento, che avrà due mesi di tempo per modificarlo e poi convertirlo in legge, ma le nuove regole saranno tecnicamente in vigore già dal momento in cui verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale, nei prossimi giorni.

Come anticipato in una bozza fatta circolare ieri, i provvedimenti nel decreto sono numerosi: si va dalle tolleranze alla doppia conformità, fino a più opere incluse nell’edilizia libera, cioè senza bisogno di permessi. Lo scopo, indicato nella relazione illustrativa, è quello di “rimuovere quegli ostacoli – ricorrenti nella prassi – che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali”.

Come cambiano le regole sulle tolleranze

La bozza di decreto indica che cambieranno le norme sulle tolleranze, cioè quelle opere che si possono considerare a norma anche se non rispettano esattamente il progetto originale. Ad esempio, fino a oggi veniva tollerata una differenza del 2% in qualunque dimensione (altezza, profondità, volume, ampiezza…), mentre questa percentuale diventerà più alta per gli immobili più piccoli per gli interventi effettuati prima del 24 maggio 2024: il 3% tra i 500 e i 300 metri quadri, poi il 4% tra 300 e 100 metri quadri, e infine del 5% sotto i 100 metri quadri.

Rientreranno tra le tolleranze cosiddette “esecutive” anche una serie di altre opere. Tra queste la mancata realizzazione di elementi architettonici non strutturali, come possono essere delle pareti divisorie, dei controsoffitti, delle vetrate, in generale tutto ciò che non è portante. Sono considerate intolleranze le “irregolarità geometriche e modifiche alle finiture degli edifici di minima entità”, così come le “irregolarità esecutive di muri esterni ed interni”, o un diverso posizionamento delle porte interne. Lo stesso vale per le opere di manutenzione ordinaria che vengono eseguite in maniera “difforme”, e per quelle modifiche che sono state obbligate durante i lavori per correggere degli errori progettuali.

Le novità sull’edilizia libera: quali opere si potranno realizzare senza permessi

Ci sono novità anche l’edilizia libera, ovvero gli interventi che possono essere eseguiti senza bisogno di permessi, comunicazioni né altri titoli abilitativi. L’elenco si allunga, includendo le vetrate panoramiche amovibili e completamente trasparenti (dette Vepa) anche per i porticati. In tutti i casi, i lavori realizzati non  devono andare a creare un nuovo spazio chiuso in modo permanente nella casa: altrimenti ci sarebbe un allargamento stabile della superficie dell’immobile. In più, bisogna garantire una circolazione dell’aria e ridurre al minimo l’impatto visivo delle installazioni, dal punto di vista dell’ingombro e da quello estetico. Sono realizzabili in edilizia libera anche gli interventi di manutenzione ordinaria, si possono installare pompe di calore che abbiano una potenza sotto i 12 kilowatt, si possono rimuovere barriere architettoniche.

Come cambia la regola della doppia conformità

Il decreto supera la doppia conformità. Fino a oggi, per mettere in regola un’opera questa doveva rispettare sia le norme urbanistiche ed edilizie in vigore al momento della domanda, sia al momento della costruzione. Ora invece – sempre per gli interventi realizzati prima del decreto – basta che ci sia la conformità con le normative urbanistiche attuali e con le regole edilizie dell’epoca in cui l’opera fu costruita. In ogni caso, sarà diritto del Comune chiedere che per avere la sanatoria il proprietario faccia dei lavori per adeguare l’opera alle normative in materia di sicurezza, di efficienza energetica o anche di igiene.

C’è poi una novità per la verifica dello stato legittimo, che può mettere in difficoltà i proprietari perché richiede di recuperare tutti i vecchi titoli abilitativi per gli interventi effettuati su un immobile. Per i lavori che riguardano l’intero immobile (o l’intera unità immobiliare), sarà sufficiente mostrare il titolo edilizio relativo a quei lavori, più eventualmente quelli successivi. Infine, sarà possibile cambiare più facilmente la destinazione d’uso di un appartamento: basterà la Scia per trasformare, ad esempio, un’unità immobiliare residenziale in una turistica-ricettiva.

Via libera ai dehors costruiti durante il Covid

Un articolo a parte è dedicato alle “strutture amovibili realizzate durante l’emergenza sanitaria da Covid-19”, una definizione che dovrebbe includere anche i dehors allargati dei locali (su cui il governo aveva già annunciato di volersi muovere) anche se il decreto parla di strutture  che le strutture “realizzate per finalità sanitarie, assistenziali, educative”. Queste strutture possono restare installate se ci sono “comprovate e obiettive esigenze idonee a dimostrarne la perdurante necessità”. In ogni caso, il Comune avrà sempre la possibilità di richiederne la rimozione in qualsiasi momento con un provvedimento motivato, se non seguono le normative.



 

***** l'articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell'articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui