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Autocertificazione prestiti imprese, finanziamenti con Garanzia SACE e Fondo PMI senza istruttoria delle banche. A stabilirlo è il Decreto Liquidità, convertito in legge il 4 giugno 2020. Cosa deve essere indicato nella dichiarazione sostitutiva.

La legge di conversione del Decreto Liquidità, prevede un accesso al credito, garantito da SACE o dal Fondo centrale di garanzia PMI, più veloce.

Insieme alla richiesta di nuovi finanziamenti, è necessario inviare una autodichiarazione, che sostituirà l’istruttoria delle banche.

Quindi, per poter richiedere un prestito in banca basterà un’autocertificazione che conterrà solo 6 informazioni.

Autocertificazione prestiti imprese

La novità è contenuta in un emendamento al Decreto Liquidità riformulato dai relatori e approvato giovedì dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.

L’utilizzo dell’autocertificazione verrà utilizzato, per i prestiti alle aziende garantiti da SACE, ma anche per le richieste di finanziamento con garanzia del Fondo centrale Pmi e per le domande presentate da soggetti che svolgono attività professionale in forma associata o autonoma.

Autocertificazione prestiti imprese

L’art.1-bis della legge di conversione del Decreto Liquidità, prevede che:

“Le richieste di nuovi finanziamenti effettuati ai sensi dell’articolo 1 devono essere integrate da una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445“.

L’autocertificazione di una serie di requisiti richiesti per l’accesso ai prestiti destinati alle imprese ha la finalità di accorciare i tempi di erogazione dei fondi e sollevare le banche dal peso dell’istruttoria.

L’autocertificazione, deve essere utilizzata, sia per i finanziamenti previsti dall’articolo 1 del Decreto Liquidità e garantiti da SACE, sia per quelli rientranti nel Fondo di Garanzia PMI, ed anche i soggetti che svolgono un’attività professionale autonoma, in maniera individuale o in forma associata.

Il Decreto Rilancio, ha ampliato fino al 31 dicembre 2020 la possibilità per cittadini ed imprese di utilizzare le dichiarazioni sostitutive per comprovare tutti i requisiti oggettivi e soggettivi richiesti, anche in deroga alla legislazione in vigore.

Il risvolto della medaglia è un incremento dei controlli sui dati autodichiarati e un inasprimento delle sanzioni in caso di dichiarazioni non fedeli alla realtà.

Autocertificazione prestiti imprese: cosa occorre dichiarare

Nella autocertificazione per l’accesso ai prestiti previsti dal Decreto Liquidità da parte delle imprese, il titolare o legale rappresentante, deve dichiarare:

  • Che l’attività d’impresa è stata limitata o interrotta dall’emergenza COVID-19 o dagli effetti che derivano dalle misure di prevenzione e contenimento connesse alla stessa emergenza e che prima della crisi epidemiologica sussisteva una situazione di continuità aziendale;
  • La veridicità e completezza dei dati aziendali;
  • Il finanziamento è richiesto per sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali che sono localizzati in Italia;
  • La conoscenza che i finanziamenti saranno accreditati esclusivamente sul conto corrente dedicato di cui bisogna indicare i dati;
  • Che il titolare o il legale rappresentante istante nonché i soggetti indicati all’articolo 85, commi 1 e 2, del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, non si trovano nelle condizioni ostative previste dall’art. 67 del decreto legislativo n. 159 del 2011;
  • Che nei confronti del titolare o del legale rappresentante non è intervenuta condanna definitiva, negli ultimi cinque anni, per reati commessi in violazione delle norme per la repressione dell’evasione fiscale in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto nei casi in cui sia stata applicata la pena accessoria.

Una volta predisposta la dichiarazione sostitutiva, il soggetto al quale è chiesto il finanziamento è tenuto a trasmettere tempestivamente alla SACE S.p.A., e al Fondo di Garanzia PMI per i prestiti, l’autocertificazione delle imprese.

Il quale, non ha nessun obbligo di svolgere accertamenti più approfonditi rispetto alla “verifica formale di quanto dichiarato dalle imprese”.

 

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