Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Arrivano le cartelle di pagamento Inps a chi ha assunto in nero una donna delle pulizie, una colf, una badante o una collaboratrice domestica senza pagarle i contributi.

A chi non ha regolarizzato la propria collaboratrice domestica o la colf, l’Inps invierà a breve le cartelle di pagamento con gli addebiti per i contributi non pagati. È questo uno dei tanti rischi di chi non dichiara la donna delle pulizie (ma lo stesso discorso vale anche per le badanti). A confermarlo è, in un recente messaggio [1], lo stesso Istituto di Previdenza che ha appena terminato l’iscrizione a ruolo delle violazioni accertate entro il 31 dicembre 2015.

Le famiglie, dunque, al cui interno presta

lavoro in nero una collaboratrice domestica o una colf riceveranno un avviso di addebito da parte dell’Inps. Contro di esso si potrà fare ricorso 40 giorni; se però non si paga entro 60 giorni si potrà subire l’esecuzione forzata (ad esempio il pignoramento dello stipendio o del conto corrente).

La violazione contestata dall’Istituto è il mancato versamento dei contributi previdenziali; pertanto, oltre a pretendere quelli degli anni passati, la cartella conterrà anche l’addebito delle relative sanzioni.

Ma il recupero dei crediti contributivi non è l’unico rischio che sopporta chi non ha “denunciato” la collaboratrice domestica. Quest’ultima, specie se pagata in contanti, potrebbe un domani agire contro la famiglia che l’ha impiegata e chiedere il versamento di differenze retributive o, se in malafede, dello stesso stipendio in realtà già ottenuto. In questo caso, il datore di lavoro, non potendo provare i pagamenti passati (non avvenuti con modalità tracciabili come, ad esempio, tramite bonifico o assegno), non avrà modo di obiettare alla relativa contestazione. Con la conseguenza che dovrà versare nuovamente gli stipendi maturati negli ultimi cinque anni. Né si potrebbe tutelare diversamente: un pagamento tracciabile sarebbe infatti prova dell’evasione contributiva ed è per questo, di norma, poco utilizzato.

L’avviso di addebito dell’Inps verrà notificato con i messi comunali o agenti della polizia municipale o mediante l’invio di raccomandata con avviso di ricevimento. Ricevuto l’avviso di addebito si può scegliere se pagare (eventualmente a rate) oppure presentare opposizione entro 40 giorni al tribunale ordinario, sezione lavoro. In caso di mancato pagamento entro 60 giorni, scatta l’esecuzione forzata, senza che il contribuente debba aspettarsi l’arrivo di una cartella di pagamento da parte di Equitalia. Peraltro, in caso di mancato o ritardato pagamento, sono dovute anche sanzioni e somme aggiuntive fino alla data del pagamento.

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.
Diventa sostenitore clicca qui

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui