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  • La liberazione anticipata è un beneficio che viene riconosciuto al detenuto per buona condotta, cioè se il soggetto partecipa al programma rieducativo.
  • Oltre alla liberazione anticipata, il legislatore ha previsto altre misure volte a incentivare la buona condotta e a favorire l’uscita dal carcere.
  • Per molti anni non era prevista per l’ergastolo, ma a seguito di una serie di interventi della giurisprudenza, è stata ammessa anche per l’ergastolano.

L’ordinamento conosce tanti istituti che hanno come obiettivo quello di consentire al detenuto in buona condotta di uscire dal carcere o di scontare la pena fuori dalle mura carcerarie. Tra questi vi è la liberazione anticipata, che prevede una riduzione della pena detentiva, l’arresto o la reclusione, se il soggetto sconta la pena in buona condotta.

La buona condotta consente anche di accedere ad altri benefici, come i permessi premio, la semilibertà e la liberazione condizionale. Nel seguente articolo, tratteremo proprio della liberazione anticipata. Ti diremo di cosa si tratta e come funziona, e, soprattutto, a quali condizioni. Ti indicheremo anche la procedura per ottenerla e se essa sia revocabile.

Che cos’è la liberazione anticipata?

La liberazione anticipata è un beneficio concesso al detenuto che presuppone la riduzione della detenzione di 45 giorni per ogni 6 mesi di buona condotta scontati. Essa è concessa a chi abbia dato prova di partecipare in modo proficuo al programma di rieducazione, senza incorrere in sanzioni disciplinari.

La liberazione anticipata si applica sia a fronte della pena della reclusione, sia a quella dell’arresto. Per coloro che scontano l’ergastolo, è comunque prevista la possibilità della pena anticipata, nonostante un tempo si ritenesse che la pena fosse perpetua. È possibile, però, concedere alcuni benefici penitenziari a coloro che scontano la pena con buona condotta.

I benefici che possono essere concessi sono:

  • permessi premio;
  • semilibertà;
  • liberazione condizionale.

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Liberazione anticipata: come funziona

Come si calcolano i giorni di liberazione anticipata? Nel calcolo dei 6 mesi si tiene conto anche del periodo trascorso in stato di custodia cautelare, o detenzione domiciliare e affidamento in prova ai servizi sociali. Il semestre deve essere interamente compiuto per essere calcolato. Il beneficio non è frazionabile per periodi inferiori.

La liberazione anticipata viene riconosciuta:

  • con provvedimento del Magistrato di sorveglianza;
  • dopo aver scontato i sei mesi;
  • avendo ricevuto relazioni positive da parte dell’amministrazione penitenziaria e i servizi sociali;
  • previo parere del Pubblico Ministero.

Quanto è lo sconto per buona condotta? La liberazione anticipata comporta una riduzione di 45 giorni di pena da espiare per ogni semestre di pena già scontata. Dalla pena prevista con sentenza definitiva verranno detratti circa 90 giorni all’anno, che corrispondono a 3 mesi in totale.

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Quali sono i presupposti della liberazione anticipata?

È possibile ottenere il beneficio della liberazione anticipata quando:

  1. il condannato abbia partecipato al programma rieducativo;
  2. non siano stati mossi rilievi disciplinari;
  3. siano trascorsi sei mesi.

La buona condotta si desume da alcuni indici sintomatici:

  • il rispetto di tutte le prescrizioni carcerarie imposte;
  • non essere stato soggetto a segnalazioni da parte della polizia penitenziaria;
  • non commettere reati in carcere, come nel caso dell’aggressione agli agenti di polizia o alle risse;
  • la partecipazione attiva alle attività svolte in carcere, e talvolta fuori, ai fini rieducativi, organizzate dall’Istituto penitenziario.

Se, invece, il soggetto è sottoposto ai domiciliari si valuta se non abbia:

  • commesso altri reati;
  • ricevuto denunce, querele o segnalazioni;
  • rispettato gli orari di entrata e di uscita comminati dall’Autorità giudiziaria.

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Libertà anticipata speciale: cos’è?

Meno nota è la libertà anticipata speciale. Il beneficio è stato previsto solo in via temporanea, per far fronte alle condizioni di sovraffollamento delle carceri.

La misura è stata introdotta nel 2013: consisteva in un aumento di trenta giorni per i periodi di liberazione anticipata concessi o da concedersi per i periodi semestrali tra il 1º gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2015.

Sono stati esclusi i semestri o le frazioni di semestri trascorsi in detenzione domiciliare. Allo stato attuale, la libertà anticipata speciale non si applica più.

In merito, Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, ha precisato che:

L’emergenza sovraffollamento è sotto gli occhi di tutti, non sorprende che il Parlamento voglia assumersi la responsabilità tutta politica di aumentare in via ordinaria la durata della riduzione di pena prevista nel caso di partecipazione attiva del detenuto all’opera di rieducazione.

Se il presupposto del provvedimento è la grave condizione di sovraffollamento del sistema carcerario occorre che le valutazioni del Parlamento siano considerati obblighi di coerenza sistematica. L’aumento del beneficio da 45 a 60 giorni non ha alcuna ragione di riguardare i detenuti per criminalità organizzata e terrorismo. Nel regime di alta sicurezza non c’è alcun problema di sovraffollamento né alcuna compressione della dignità della condizione del detenuto.

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Istanza di liberazione anticipata

Chi è competente a decidere sulla liberazione anticipata? A differenza di quanto si potrebbe pensare, la detrazione della pena per la libertà anticipata non è automatica, ma deve essere fatta istanza al Tribunale di Sorveglianza.

L’istanza deve essere presentata al Tribunale di Sorveglianza competente per territorio, anche poco prima della scadenza del semestre. Il Tribunale valuterà la sussistenza delle condizioni. La richiesta può essere presentata personalmente dal soggetto interessato, ma, in genere, viene presentata dal difensore.

Nella richiesta deve essere indicato:

  • le generalità e i recapiti di chi chiede la liberazione anticipata;
  • se si sta espiando la pena in regime carcerario o in regime di misura alternativa (specificando quale);
  • la sentenza in esecuzione;
  • i semestri per i quali si richiede il beneficio, con le date di inizio e fine di ciascun semestre;
  • il luogo dove si è scontata la pena (carcere o luogo di effettuazione della misura alternativa).

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Liberazione anticipata: procedura

Dopo che è stata presentata la domanda, parte l’inter che poi porta all’adozione del provvedimento da parte del magistrato del tribunale di sorveglianza. Il rito è affidato al magistrato, che decide sulla questione prendendosi come termine almeno 15 giorni dalla richiesta del parere al pubblico ministero.

È possibile decidere anche in assenza di parere, ma il PM può presentare reclamo al tribunale di sorveglianza e sulla decisione è ammesso ricorso per Cassazione. La concessione del beneficio è comunicata all’ufficio del pubblico ministero che ha emesso il provvedimento di esecuzione.

Come dicevamo nei paragrafi precedenti, il magistrato di sorveglianza tiene conto anche del periodo trascorso in custodia cautelare e di detenzione domiciliare.

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Revoca liberazione anticipata per buona condotta

Il tribunale di sorveglianza può decidere di revocare il beneficio. La revoca è disposta quando il condannato abbia commesso un delitto non colposo nel corso dell’esecuzione del beneficio.

Il reato commesso deve essere un reato punito a titolo di dolo, che compiuto dopo aver ottenuto la liberazione anticipata comporta la revoca della misura premiale. Anche l’eventuale giudizio per un fatto accertato successivamente può essere motivo di revoca.

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Liberazione anticipata – Domande frequenti

Che cos’è la liberazione anticipata?

La liberazione anticipata è un beneficio penitenziario che consente di ridurre la pena da scontare in carcere in caso di buona condotta.

Come si calcolano i semestri per la liberazione anticipata?

Si accede alla liberazione anticipata nel caso in cui il soggetto abbia scontato almeno sei mesi di buona condotta. Per ogni sei mesi, vi è la riduzione di 45 giorni di pena da scontare.

È possibile revocare la liberazione anticipata?

La liberazione anticipata può essere revocata, se è stata compiuto un reato doloso dopo aver ottenuto la misura.

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