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L’ISEE 2024 è un documento fondamentale grazie al quale è possibile accedere a diversi bonus, agevolazioni e altri vantaggi: scopriamo tutte le informazioni in merito, partendo dalla sua utilità fino ai metodi di richiesta e modalità di calcolo.

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A cosa serve l’ISEE 2024

L’Isee 2023 è un documento importante il quale permette di accedere a diversi bandi come:

  • concorsi per borse di studio;
  • agevolazioni fiscali come quelle relative alle tasse universitarie;
  • bonus come quello bebè, luce e gas;
  • prestazioni come quelle sociosanitarie a domicilio;
  • richiesta del reddito o pensione di cittadinanza.

Questi sono solo alcuni degli esempi in merito agli utilizzi dell’ISEE 2023: il documento può essere richiesto in ogni momento dell’anno, anche se è sempre consigliato il mese di gennaio, e considera i due anni precedenti: perciò quello del 2023 farà riferimento agli anni 2021/2022.

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I famigliari considerati per il reddito ISEE 2024

Il reddito ISEE considera i vari redditi dei componenti famigliari, per poi procedere con una divisione che avviene con un coefficiente che varia a seconda della composizione del nucleo famigliare.
Questo è composto da:

  • genitori conviventi;
  • figli che hanno raggiunto la maggiore età fino ai 26 anni d’età;
  • figli minorenni;
  • altri parenti, indipendentemente dal grado, che vivono sotto lo stesso tetto dei componenti principali del nucleo famigliare.

Qualora i coniugi siano separati e uno dei due ha una residenza differente rispetto quella del nucleo famigliare, questo soggetto non verrà considerato come appartenente a quel nucleo. Se invece, i coniugi sono separati o hanno divorziato ma vivono nella stessa casa, entrambi faranno parte del medesimo nucleo famigliare in quanto vivono sotto lo stesso tetto.

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Come richiedere l’ISEE

Per ottenere l’ISEE 2023 si possono percorrere due strade differenti, di cui la prima è sicuramente quella più gettonata in quanto meno complessa.

Il CAF offre il servizio di calcolo dell’ISEE: questo, dietro un compenso economico variabile, viene svolto dagli addetti che si occuperanno di compilare la dichiarazione sostitutiva unica utilizzando i vari documenti richiesti per poi inoltrare la documentazione all’INPS, che si occuperà di creare il documento in questione rendendo la procedura meno complessa e lunghe.

Il secondo metodo che può essere adottato per ottenere l’ISEE è invece quello che consiste nel procedere autonomamente. In tale circostanza è necessario recarsi alla pagina dell’INPS e accedere al portale tramite lo SPID.

Il modulo ISEE sarà precompilato mediante i dati in possesso dell’INPS: questa procedura tende a essere meno consigliata in quanto alcune informazioni potrebbero non essere aggiornate, quindi non si possono effettuare le sostituzioni ritenute necessarie, perciò il valore ottenuto potrebbe non corrispondere alla realtà.

Per evitare perdite di tempo, inoltre, è possibile fare affidamento sul servizio di simulazione della compilazione dell’ISEE. Questo servizio, disponibile sul sito INPS, consente di avere una panoramica generale sull’ISEE, quindi di capire se il valore che si andrà a ottenere è superiore o inferiore alla soglia massima indicata da un bando.

Nel caso in cui tale valore sia superiore, si eviteranno le procedure di richiesta e calcolo dell’ISEE perché il bonus messo a disposizione non potrà essere ottenuto, ovvero si verrà esclusi dalla graduatoria.

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Quali sono i documenti necessari per il calcolo dell’ISEE

I documenti richiesti per la compilazione dell’ISEE sono molteplici e i primi fondamentali sono la carta d’identità, il codice fiscale e la dichiarazione dei redditi di ogni singolo componente del nucleo famigliare.

A questi si aggiungono le targhe dei veicoli con cilindrata superiore ai 500 cc e i dati relativi a eventuali imbarcazioni, l’assicurazione sulla vita se stipulata, i mutui e finanziamenti in corso di validità nonché le giacenze presenti nei conti correnti, in quelli deposito e in quelli postali qualora questi fossero presenti.

Gli altri documenti necessari per il calcolo riguardano gli investimenti in borsa e il possedimento di titoli di Stato o obbligazioni, il reddito prodotto dalle attività agricole e i vari aiuti economici qualora nel nucleo famigliare dovessero essere presenti persone che soffrono di patologie invalidanti.

Tutti questi dati vanno a comporre il reddito mobiliare.

Per quanto riguarda quello immobiliare, che permette di comporre il reddito patrimoniale, si calcolano gli immobili posseduti e venduti prima della data di scadenza dell’anno di valenza dell’ISEE. Esso considera i due anni precedenti alla richiesta, quindi l’ISEE 2023 comprende gli immobili del biennio 2021/2022: se questo viene acquistato o venduto a febbraio 2023, il suddetto non deve essere considerato nell’ISEE 2023.

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Il reddito utile ISEE

Un altro dato fondamentale per il calcolo dell’ISEE 2023 è quello del reddito utile prodotto dalla famiglia. In questo caso vengono considerati tutti i redditi prodotti nel 2021 e nel 2022 ai quali si sottraggono le spese sostenute e certificate nel corso dei due anni.

In particolar modo vengono sottratti massimo 7 mila euro se la famiglia vive in una casa in affitto e il 20% del reddito annuo se si svolge un’attività lavorativa in qualità di dipendente per un massimo di 3 mila euro per percettore.

Qualora una persona del nucleo famigliare sia pensionata, la detrazione è pari a mille euro.

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Il valore della scala di equivalenza

Infine viene effettuato il calcolo prendendo in considerazione la scala di equivalenza. Questo è un valore che cambia a seconda del numero delle persone presenti nel nucleo famigliare: esso sarà pari a 1 se la famiglia è composta da una sola persona, da 1,57 per un nucleo composto da 2 persone, pari a 2,04 se la famiglia è composta da tre persone, 2,64 in caso di nuclei famiglia caratterizzati da 4 persone e pari a 2,85 se la famiglia è composta da 5 persone.

Il valore viene incrementato qualora nel nucleo famigliare fossero presenti figli minorenni o persone che soffrono di invalidità: ciò permette di ottenere un valore ISEE inferiore, dato che il coefficiente viene incrementato.

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La formula del calcolo del reddito ISEE

Sul fronte del calcolo, la formula del reddito è la seguente, ovvero: (( ISR+(20%xISP))/N.

L’ISR è rappresentata dal reddito utile della famiglia, ovvero la differenza tra il reddito prodotto e le spese sostenute da parte di quel nucleo famigliare.

ISP è invece la sigla del reddito patrimoniale, ovvero quello composto dai beni mobili e immobili: come già detto, un veicolo, una casa ed eventuali investimenti in borsa vanno a contraddistinguere il reddito patrimoniale di quel nucleo famigliare.

Ottenuta la prima somma dei due redditi, questi devono essere divisi per il coefficiente N, ovvero il numero che indica gli appartenenti a quella famiglia maggiorato dai casi di invalidità e figli minorenni.

Il coefficiente ripartisce quindi il reddito complessivo della famiglia tra i vari componenti, permettendo di ottenere il valore ISEE. Questo, a seconda del risultato, permette di accedere ad agevolazioni di diversa natura, come bonus economici, borse di studio e agevolazioni varie.

Queste potranno essere ottenute nel momento in cui si entra nella graduatoria e si occupano le prime posizioni.

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Le tante tipologie di reddito ISEE e i loro scopi

Quando si parla di reddito ISEE occorre ovviamente prestare la massima attenzione anche alla tipologia che viene richiesta. Non esiste un solo reddito ISEE: a seconda dell’utilizzo che deve essere svolto, infatti, si possono richiedere diverse varianti che permettono di accedere a diversi bonus, come quelli universitari.

Il reddito ISEE ordinario è quello tradizionale che viene richiesto per conseguire agevolazioni fiscali: questo documento ha una valenza di un anno e viene calcolato nel modo prima indicato.

Il reddito ISEE corrente deve essere richiesto nel momento in cui vengono registrate variazioni di reddito superiori al 25% rispetto quelle registrate nell’ISEE ordinario oppure del 20% per quanto concerne quelle patrimoniali oppure se un componente della famiglia perde il lavoro.

Per richiedere questo ISEE occorre essere in possesso di quello ordinario, che verrà poi sostituito da quello corrente.

L’ISEE minorenni deve essere richiesto qualora una coppia non sposata e che non convive ha un figlio minorenne e le variazioni di reddito di uno dei due genitori incide sull’ISEE ordinario.

L’ISEE universitario permette agli studenti che non vivono con i genitori di accedere a borse di studio e altre agevolazioni relative al percorso formativo.

Infine l’ISEE sociosanitario è utile per ottenere delle prestazioni sanitarie a domicilio, come l’assistenza per una persona che soffre di invalidità che limita l’autonomia di quel soggetto, mentre quello sociosanitario residenze viene utilizzato qualora una persona che soffre di invalidità debba essere assistita presso una RSA dotata di strumentazioni utili che permettono un costante controllo del paziente in questione.

A seconda dell’uso che si deve effettuare sarà necessario capire quale ISEE deve essere richiesto.

 

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