Anche i tassi della Banca Centrale Europea (BCE), dopo i tagli dei tassi in Svizzera, Svezia e Canada, iniziano a scendere e potrebbero scendere ulteriormente nei prossimi mesi del 2024. Ricordiamo che abbiamo avuto (tra luglio 2022 e settembre 2023) 10 aumenti consecutivi del tasso di riferimento della BCE e il tasso sui rifinanziamenti principali era arrivato a quota 4,5% e oggi è stato portato al 4,25%. La Bce (la banca centrale europea) ha avviato questo programma di politica monetaria restrittiva nel luglio 2022 per contrastare l’inflazione in Europa e adesso che l’obiettivo è vicino si aprono nuovi scenari.
Devi aprire un nuovo mutuo? Ecco cosa conviene
Se avete bisogno di un mutuo per l’acquisto di un immobile, dovete riflettere sul tipo di tasso (fisso o variabile) e sulla durata da scegliere. Il tasso annuo nominale di un mutuo (TAN) dipende dall’Euribor per i mutui a tasso variabile o dall’IRS per i mutui a tasso fisso (leggi nella nostra news le offerte più interessanti di mutuo a tasso fisso sul mercato), più lo Spread. Sommando al TAN tutte le altre spese che caratterizzano questo finanziamento (come istruttoria e perizia) si arriva al TAEG (tasso annuo effettivo globale). Il mutuo migliore è quello che ha il TAEG più basso.
Meglio fisso o variabile?
Storicamente il tasso variabile è più basso del tasso fisso, quindi più conveniente, ma anche più rischioso perché può comportare aumenti repentini della rata. Oggi però l’Euribor (tasso variabile) è più alto del tasso fisso: meglio optare per un mutuo a tasso fisso per risparmiare più dell’1%. Potete valutare le migliori soluzioni con il nostro servizio online. Ricordiamo che è sempre possibile estinguere un mutuo (rimborsando il debito per intero o parzialmente) in anticipo e senza nessuna penale di rimborso anticipato.
Quanto si risparmia oggi con il tasso fisso?
Nel grafico è evidenziato il risparmio che si può ottenere (linea gialla) optando per un mutuo a tasso fisso a 30 anni (linea grigia) rispetto ad un mutuo a tasso variabile (linea blu). Negli ultimi mesi è sceso l’Euribor (a 3 mesi) che si è avvicinato al 3,75%; mentre l’IRS a 30 anni, dopo i minimi al 2,35% di dicembre 2023, è leggermente risalito fino a quota 2,5%. Per chi opta per un mutuo a tasso fisso a 20 anni l’IRS di riferimento è superiore al 2,70%.
Il calo dell’Euribor si rifletterà già nei prossimi mesi sui mutui a tasso variabile con una riduzione della rata; tuttavia, il risparmio che si può rintracciare decidendo di cambiare mutuo (gratuitamente in circa 90 giorni) è decisamente superiore.
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