Dal 19 giugno 2024, anche in Abruzzo è possibile ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazione breve, aderendo alla fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR).
Dopo Puglia e Veneto, l’Abruzzo si unisce al progetto, con ulteriori Regioni e Province Autonome che seguiranno nelle prossime settimane.
L’Abruzzo è una meta ideale per una vacanza a contatto della natura. La regione vanta diversi paesaggi: dal Gran Sasso agli Altopiani Maggiori, dalla Maiella alle foreste della Laga. Inoltre, ben 25 borghi hanno ottenuto il riconoscimento di borghi più belli d’Italia.
Con l’introduzione della fase sperimentale, anche in questa regione sarà possibile ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazione breve
Richiesta del Codice Identificativo Nazionale (CIN)
Tramite la piattaforma online del Ministero, i titolari possono richiedere il CIN, necessario per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili, ai sensi dell’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023.
Effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari possono visualizzare i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrare le informazioni mancanti, segnalare eventuali modifiche e ottenere il CIN.
Periodo di adeguamento e applicazione delle sanzioni
Durante la fase sperimentale non sono previste sanzioni, inoltre, i cittadini che lo desiderano possono adeguarsi con un ampio margine di anticipo agli obblighi correlati al codice identificativo.
Le sanzioni, gli obblighi e le altre disposizioni contenute all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023 si applicheranno soltanto a partire dal sessantesimo giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Avviso che comprova l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale. Quest’ultima è prevista non oltre il 1° settembre 2024.
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