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Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.9 del 29 gennaio 2024 è pubblicata la Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2023, n. 1891 recante Sistema di valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici in attuazione della Legge Regionale 10 giugno 2008, n. 13 “Norme per l’abitare sostenibile” (art. 10). Approvazione del “Protocollo ITACA Puglia 2023 – Edifici Residenziali” e del “Protocollo ITACA Puglia 2023 – Edifici non Residenziali”.

In vigore il 29 marzo 2024

Il “Protocollo ITACA Puglia 2023 per Edifici Residenziali” e il “Protocollo ITACA Puglia 2023 per Edifici non Residenziali”, di cui agli Allegati A e B della DGR, entrano in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione su BURP. Entro tale data continua ad applicarsi la relativa versione precedentemente approvata.

Il Protocollo ITACA Puglia 2023 è aggiornato al decreto CAM 2022 (DM n. 256 del 23 giugno 2022 recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi”, che sostituisce il DM dell’11 ottobre 2017) e alla UNI/ PdR 13:2023 sulla sostenibilità ambientale delle costruzioni.

Il foglio elettronico in formato Excel pubblicato sul sito http://beta.regione.puglia.it/web/orca/abitaresostenibile, compilato dal certificatore secondo le istruzioni contenute nel software di calcolo e sottoscritto con firma digitale, costituisce documento valido a certificare il livello di sostenibilità ambientale dell’edificio residenziale e non residenziale secondo il metodo di valutazione definito nei rispettivi allegati “A” e “B”.

L’aggiornamento della UNI/PdR 13

Ricordiamo che la prassi di riferimento UNI/PdR 13:2023 è nata dalla collaborazione tra UNI e ITACA, Istituto per l’Innovazione e la Trasparenza degli Appalti e Compatibilità Ambientale, ed è suddivisa in tre sezioni distinte: UNI/PdR 13.0:2023 “Inquadramento generale e principi metodologici”; UNI/PdR 13.1:2023 “Edifici residenziali”; UNI/PdR 13.2:2023 “Edifici non residenziali”.

L’aggiornamento della prassi di riferimento nel suo complesso si è resa necessaria principalmente per adeguare lo strumento alle ultime novità normative (a livello nazionale ed europeo) e in particolare all’aggiornamento dei Criteri ambientali minimi (i cosiddetti CAM) per l’affidamento dei servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, emanati con una serie di decreti di cui il più recente è il DM 23 giugno 2023.

In tali decreti il Protocollo ITACA (di cui la prassi di riferimento è sostanziale emanazione) viene richiamato quale strumento per la dimostrazione della conformità del progetto e dei requisiti del progettista ai Criteri ambientali. Inoltre all’articolo 57 (comma 2) del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs 36/2023) si prevede l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nella documentazione progettuale e di gara le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM.

La parziale rivisitazione della prassi di riferimento risponde quindi in termini più generali alla volontà di razionalizzare uno strumento di così rilevante portata operativa e di allinearlo alla continua evoluzione che si riscontra nello sviluppo di temi ambientali – quali ad esempio i cambiamenti climatici e le necessarie misure per il loro contrasto – che sempre più sono in cima alle agende di istituzioni e organizzazioni, sia in ambito pubblico che privato.

L’opera di aggiornamento delle tre parti della UNI/PdR 13 ha quindi riguardato la modifica di alcuni criteri e l’eliminazione di altri precedentemente previsti.

 

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