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I nuovi disegni di legge appena depositati a Palazzo Madama riaccendono il dibattito sul famoso decreto piano salva case presentato, ancora in forma di bozza, dal Ministro Salvini.

Secondo quanto anticipato dal Quotidiano del Sole 24 Ore il progetto è di più ampia portata perché si propone una delega al Governo per semplificare le disposizioni legislative in materia urbanistica.


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I due disegni di legge presentati al Senato

Fratelli d’Italia (FdI) scende in campo con due disegni di legge al Senato, proponendo un’ampia delega al governo per semplificare le normative in materia urbanistica. Il partito della premier Giorgia Meloni entra nel vivo del dibattito sulla rigenerazione urbana, un tema che potrebbe includere le norme sul “salva casa” volute dal vicepremier Matteo Salvini.

Finora, FdI era rimasto fuori dal confronto tra i due vicepremier: da una parte Salvini, favorevole a un decreto per introdurre mini-sanatorie, e dall’altra Tajani, che puntava sul ddl Gasparri sulla rigenerazione urbana, in discussione in Senato.

Nelle settimane passate, Meloni aveva fissato dei limiti all’iniziativa di Salvini, dichiarando che “non può essere un condono“. Tuttavia, con i due nuovi ddl appena depositati a Palazzo Madama, FdI sembra voler prendere parte attiva al dibattito, proponendo un’ampia delega al governo per semplificare le disposizioni legislative in materia urbanistica.

Le proposte di legge sulla rigenerazione urbana 

Il numero delle proposte di legge in Parlamento sulla rigenerazione urbana continua a crescere, arrivando a un totale di otto. In dettaglio, due proposte vengono dal Partito Democratico, una dal Movimento 5 Stelle, una dalla Lega, e due da Forza Italia, tra cui quella presentata in estate da Maurizio Gasparri. Quest’ultima è vista dagli azzurri come un’alternativa al piano di Salvini.

A queste si aggiungono i due ddl del 30 aprile presentati da Andrea De Priamo, senatore di FdI e membro della Commissione Affari Costituzionali. 

Il primo ddl è già stato incardinato nella Commissione Ambiente, dove sono in esame anche le altre proposte. Nel testo composto da 12 articoli, si prevede una delega al Governo per adottare, entro 180 giorni, “uno o più decreti legislativi recanti disposizioni per la revisione organica della normativa vigente in materia urbanistica“, oltre a provvedimenti per semplificare le procedure amministrative.


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Parlamento e Governo uniscono le forze

Da alcune anticipazioni lanciate dalla stampa pare che si stia lavorando ad un piano “B” per la sanatoria degli immobili. L’obiettivo è portare avanti semplificazioni amministrative in ambito edilizio, attraverso un progetto di legge delega al Governo, che consentirebbe all’esecutivo di adottare un decreto legislativo per snellire il Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001). Questa mossa è parte del dibattito lanciato dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sul piano “Salva casa”, che mira a regolarizzare le piccole irregolarità presenti in molti immobili in Italia.

Roberto Rosso, relatore in Senato per i disegni di legge, spiega: “ci sono sette proposte di legge, una delle quali di FdI. Qui potrebbe trovare spazio la possibilità di regolarizzare le piccole difformità, come l’apertura di finestre. Tuttavia, sarebbe opportuno farlo nell’ambito di un complessivo disegno di rigenerazione urbana del paese. Pensiamo sia essenziale per migliorare la qualità dei nostri edifici”. 

Un passaggio chiave è previsto per la prossima settimana, quando la commissione Ambiente del Senato si riunirà per decidere se sintetizzare i vari testi presentati o utilizzare uno di questi come base per i lavori futuri. Rosso aggiunge: “cercheremo di muoverci rapidamente per spingere su questo fronte della rigenerazione, che per noi è fondamentale“.

Il disegno di legge presentato la scorsa estate da Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato, parla anch’esso la lingua della rigenerazione urbana. Il ddl 761, che sarà esaminato dalla commissione Ambiente, è stato ripresentato dopo essere nato nella scorsa legislatura. 

Al centro vi è il Programma Nazionale di Rigenerazione Urbana, articolato nei progetti inseriti nel PNRR e in un Piano Nazionale. “La rigenerazione interviene sulle case esistenti, sugli immobili che puoi abbattere e ricostruire anche con diversa cubatura e sugli spazi abbandonati“, sottolinea Gasparri.

Gli obiettivi della Delega 

La delega proposta da FdI ha diversi obiettivi chiave

  1. incentivi per la rigenerazione urbana: promuovere la compatibilità ambientale, l’efficienza energetica e la sicurezza sismica del patrimonio edilizio;
  2. procedure semplificate: individuare procedure semplificate e incentivi urbanistici per interventi sul patrimonio edilizio esistente;
  3. fondo nazionale per la rigenerazione urbana: creare un fondo nazionale pluriennale per facilitare gli interventi di rigenerazione urbana e assegnare le risorse necessarie;
  4. digitalizzazione dei processi amministrativi: razionalizzare i processi amministrativi e promuovere la loro digitalizzazione;
  5. riordino delle procedure di demolizione e ricostruzione: Razionalizzare i titoli abilitativi e riorganizzare le procedure per demolizione, ricostruzione e sostituzione edilizia tramite Scia, permesso di costruire e permesso di costruire convenzionato.

In attesa del prossimo Consiglio dei Ministri

La Commissione Ambiente farà un primo punto della situazione mercoledì, esaminando i sei ddl già incardinati e considerando un possibile parziale accorpamento.

Intanto, Salvini resta determinato a perseguire il suo piano: ha ribadito l’intenzione di portare il Decreto salva casa in Consiglio dei Ministri entro il mese di maggio. Insomma, se sul piano “Salva casa” di Salvini c’è ancora una grande attesa, Gasparri ci tiene a precisare che le due proposte non sono in concorrenza, ma piuttosto complementari.



 

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