Assonime, l’Associazione fra le società italiane per azioni, ha pubblicato una guida che spiega in maniera sintetica le novità introdotte dal nuovo Codice Appalti, entrato in vigore lo scorso 1 luglio.
Focus particolare sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e sul riordino dei requisiti di partecipazione degli operatori economici
La Guida, curata da Assonime, fornisce una panoramica sintetica dei principali istituti riformati dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Questo codice, emanato attraverso il decreto legislativo del 31 marzo 2023 n. 361, è entrato in vigore il 1° luglio 2023, portando con sé una serie di cambiamenti destinati a impattare significativamente le imprese, le stazioni appaltanti e il tessuto socioeconomico nel suo complesso.
La riforma si inserisce in un contesto di profonda trasformazione, in cui la semplificazione delle regole, la promozione dell’innovazione e il corretto funzionamento della pubblica amministrazione sono gli obiettivi chiave. Questa revisione del Codice dei Contratti Pubblici non è solo un adattamento normativo, ma rappresenta anche una delle riforme abilitanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), realizzata in un periodo di grande complessità economica e sociale, segnato dalle conseguenze della recente crisi pandemica mondiale.
Il nuovo Codice mantiene gli istituti del precedente codice che hanno dimostrato la propria validità in pratica, ma introduce un cambiamento culturale e operativo significativo nell’approccio a una materia di estrema rilevanza per la crescita economica del Paese.
La Guida pubblicata da Assonime offre un commento sintetico e organico delle novità introdotte dal Codice, partendo dall’analisi dei principi generali e degli strumenti digitali necessari per una gestione efficiente del contratto pubblico. Un focus particolare è posto sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e sul riordino dei requisiti di partecipazione degli operatori economici, compresa la valutazione dell’efficacia delle misure di self-cleaning e la rilevanza della reputazione delle imprese.
La Guida si sofferma anche sulle diverse fasi del ciclo di vita del contratto pubblico, con particolare attenzione al nuovo ruolo del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), e sugli aspetti innovativi del partenariato pubblico-privato. Un intero paragrafo è dedicato alle regole applicabili nei settori speciali.
L’analisi della normativa è arricchita da focus specifici che approfondiscono temi di grande impatto innovativo nella disciplina dei contratti pubblici, spaziando anche nelle connessioni con altre discipline dell’ordinamento. La Guida evidenzia inoltre alcuni nodi interpretativi che richiedono un chiarimento, focalizzandosi su aspetti critici che generano dubbi e incertezze applicative.
IN ALLEGATO LA GUIDA INTEGRALE.
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