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Nella seduta di giovedì 23 maggio l’Assemblea ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria (approvato dal Senato).

Il nuovo provvedimento è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale 28 maggio 2024, n. 123 la Legge 23 maggio 2024, n. 67 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119 -ter del decretolegge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”.

La presente legge entra in vigore domani.

Ecco le novità del nuovo provvedimento.

La dilazione delle detrazioni fiscali

Una delle modifiche più rilevanti riguarda la dilazione delle detrazioni fiscali. È stato previsto che le detrazioni relative a spese sostenute nel 2024 relative al Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus (compreso il Sismabonus acquisti) sono ripartite in 10 quote annuali, anziché in 4/5 come oggi previsto. Le spese sostenute a partire dal primo gennaio 2024 potranno essere detratte in dieci anni anziché in quattro. l nuovo sistema di detrazione in dieci anni è stato introdotto per evitare che i contribuenti con una capienza fiscale limitata perdano parte delle spese in eccesso.

Bonus ristrutturazioni: ulteriore riduzione

E’ prevista una ulteriore riduzione della detrazione per le ristrutturazioni edilizie (art. 16-bis del DPR 917/1986) che, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, opererà nella misura del 30% e non nella misura del 36%. Quindi l’aliquota sarà mantenuta al 50% per il 2024, con un tetto di spesa detraibile di 96.000 euro, l’aliquota scenderà al 36% nel 2025 e ulteriormente al 30% dal 2028 al 2033.

Ulteriore blocco alla cessione dei crediti (Superbonus e bonus ordinari)

A decorrere dall’entrata in vigore della Legge di conversione del DL.39/2024 (29 maggio 2024), viene eliminata la possibilità di cedere le quote residue di detrazione non ancora fruire in dichiarazione dei redditi.

Dalla data di entrata in vigore del provvedimento (29 maggio 2024), non sarà più possibile cominciare ad utilizzare i bonus in dichiarazione e cedere negli anni successivi le rate che non si intendono più portare in detrazione.

Disposizioni per Banche, Intermediari finanziari e Imprese di assicurazioni cessionarie dei bonus

Dal 1° gennaio 2025 banche, intermediari finanziari ed imprese di assicurazione non potranno più compensare i crediti d’imposta da bonus fiscali con i contributi previdenziali e i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Per i soggetti di cui sopra che hanno acquistato i crediti d’imposta ad un corrispettivo inferiore al 75% dell’importo delle corrispondenti detrazioni, viene previsto l’obbligo di ripartizione in 6 anni delle quote utilizzabili dal 2025 relative ai crediti d’imposta da Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus, compreso il Sismabonus acquisti.

Controlli su interventi da Superbonus: il ruolo degli uffici comunali

Viene previsto l’obbligo ai competenti uffici comunali di segnalare alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate la totale o parziale inesistenza di interventi di riqualificazione energetica ed antisismica oggetto dei bonus.

Ai comuni che effettuano tali segnalazioni viene riconosciuta una quota pari al 50% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo relative a tributi statali ed alle connesse sanzioni.

Zone terremotate e terzo settore: le novità

Il decreto prevede un fondo di 400 milioni di euro per la cessione e lo sconto in fattura nelle aree colpite dai sismi del 2009 e del 2016. Questo plafond sarà utilizzabile solo per nuove pratiche relative all’ecobonus e al sismabonus, ma non per il Superbonus rafforzato.

Per il 2025, sono stati stanziati 35 milioni di euro per interventi di riqualificazione energetica e strutturale su immobili danneggiati da eventi sismici verificatesi dal 1° aprile 2009, diversi da quelli localizzati in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e 100 milioni di euro per gli interventi degli enti del terzo settore, tra cui onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.

 

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