L’agricoltura rappresenta uno dei pilastri fondamentali per l’economia italiana, anche se negli ultimi anni ha dovuto affrontare sfide significative come il ricambio generazionale e l’innovazione sostenibile.
La recente Legge n. 36 del 15 marzo 2024, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 72, introduce nuove agevolazioni per incentivare l’ingresso dei giovani nel settore agricolo. In questo articolo esploreremo in dettaglio queste misure, evidenziando le opportunità offerte e come possono trasformare il panorama agricolo italiano.
Chi è il “Giovane imprenditore agricolo”?
Il Legislatore definisce chiaramente chi può essere considerato “Giovane imprenditore agricolo” e cosa si intende per “Impresa giovanile agricola”. Secondo l’articolo 2, infatti, un imprenditore agricolo deve avere un’età compresa tra i 18 e i 41 anni. Questo criterio si applica anche alle società di persone e cooperative, dove almeno metà dei soci devono rispettare questo requisito anagrafico. Per le società di capitali, invece, almeno metà del capitale sociale e degli organi di amministrazione deve essere costituito da soggetti rientranti tra i parametri appena menzionati. Tutto questo per garantire che le agevolazioni in questione raggiungano realmente i giovani agricoltori che hanno bisogno di supporto per avviare o sviluppare le loro attività.
Il Fondo per il primo insediamento giovani agricoltori
Una delle misure più significative introdotte dalla Legge n. 36 del 15 marzo 2024 è l’istituzione di un Fondo di 15 milioni di euro annui a partire dal 2024, destinato a favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura, cioè quei giovani che per la prima volta avviano un’impresa nel settore agricolo.
Le risorse del Fondo possono essere utilizzate per finanziare l’acquisto di terreni e strutture necessarie per l’avvio di un’attività imprenditoriale agricola. Esempi tipici sono tutti quei beni strumentali che migliorano l’efficienza aziendale e introducono innovazioni nei processi produttivi, l’ampliamento dell’unità produttiva e l’acquisto di aziende agricole già operative.
Le modalità di ripartizione delle risorse saranno stabilite con un decreto del Ministro dell’Agricoltura, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, assicurando che i fondi siano distribuiti in modo equo ed efficace.
Imposta sostitutiva per i giovani agricoltori
L’articolo 4 della Legge in questione prevede un regime fiscale agevolato per i giovani agricoltori, che possono optare per un’imposta sostitutiva del 12,5% sul reddito d’impresa prodotto.
Tale regime agevolato sarà valido per il periodo d’imposta in cui l’attività inizia e per i quattro periodi successivi.
È importante notare che, per accedere a questa agevolazione, i beneficiari non devono aver esercitato altre attività d’impresa agricola nei tre anni precedenti e devono essere in regola con gli obblighi previdenziali e assicurativi. Questo tipo di incentivo fiscale è pensato per alleggerire il carico fiscale sui giovani agricoltori, permettendo loro di reinvestire maggiormente nei propri progetti e migliorare le probabilità di avviare un’attività agricola di successo.
Bonus fiscali e contributi a fondo perduto
Il Legislatore, inoltre, offre diversi incentivi fiscali e contributi a fondo perduto per i giovani che avviano un’attività agricola. Tra questi, spicca la riduzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale del 40%, unita ad uno sconto del 50% sugli onorari notarili per gli atti di compravendita di terreni agricoli, il tutto rientrante in un tetto di spesa massimo di 200mila euro.
Inoltre, sono previsti contributi a fondo perduto per l’acquisto di terreni, strutture e beni strumentali per aumentare la produttività agricola, nonché per l’acquisto di aziende agricole già operative.
Si tratta di contributi che mirano a sostenere finanziariamente i giovani imprenditori agricoli nella fase iniziale delle loro attività, riducendo le barriere all’ingresso e facilitando l’avvio di nuove imprese agricole.
Credito d’Imposta per la Formazione
Per favorire l’acquisizione di competenze specifiche, viene introdotto un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute per la partecipazione a corsi di formazione. Questo incentivo è destinato sia ai nuovi imprenditori che ai giovani già attivi nel settore dal 1° gennaio 2021.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della spesa, fino a un massimo di 2.500 euro.
Questa misura è particolarmente importante per assicurare che i giovani agricoltori possano acquisire le conoscenze necessarie per gestire in modo efficace e innovativo le loro aziende. La formazione, infatti, permette di conoscere le più moderne tecniche di produzione agricola, garantendo il successo dell’attività stessa.
Ulteriori Agevolazioni
La Legge n. 36 del 15 marzo 2024 introduce, infine, ulteriori agevolazioni per l’acquisto di terreni confinanti e per l’esercizio del diritto di prelazione e riscatto. In particolare, viene data priorità ai giovani agricoltori con competenze specifiche, favorendo così un accesso più equo e mirato alle risorse agricole disponibili, che in alcune regioni sono particolarmente scarse.
Infine, per migliorare la commercializzazione dei prodotti delle imprese giovanili agricole, l’articolo 11 prevede che i Comuni possano riservare fino al 50% degli spazi nei mercati per la vendita diretta di prodotti agricoli alle aziende gestite da giovani. Questa disposizione mira a facilitare l’accesso ai mercati per i giovani agricoltori, permettendo loro di vendere direttamente i propri prodotti e aumentare così la loro visibilità e competitività.
Conclusioni
Le nuove agevolazioni introdotte dalla Legge n. 36/2024 rappresentano un passo significativo verso la promozione e il sostegno dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Grazie a misure mirate come il Fondo per il Primo Insediamento, il regime fiscale agevolato e i contributi a fondo perduto, i giovani agricoltori hanno ora maggiori opportunità di avviare e sviluppare attività agricole innovative e sostenibili.
Queste iniziative non solo favoriscono il ricambio generazionale, ma contribuiscono anche a rendere il settore agricolo italiano più competitivo e attento all’ambiente.
Le agevolazioni presentate nella Legge in questione sono, quindi, fondamentali per costruire un sistema agricolo più forte, resiliente e dinamico, in grado di rispondere alle attuali esigenze del mercato e della società.
Foto di Markus Spiske su Unsplash
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