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Stop al fumo di sigaretta, anche all’aperto. In arrivo la nuova stretta che riguarderà anche le le e-cig e i prodotti da tabacco riscaldato. La bozza con i nuovi divieti, già annunciati dal ministro della Salute Orazio Schillaci, sarebbe pronta.

Le nuove norme dovrebbero prevedere lo stop al fumo, incluse le sigarette elettroniche, nei dehors, alle fermate dei mezzi pubblici e anche nei parchi se sono presenti bambini e donne incinte. 

L’intenzione di estendere il divieto di fumo “in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza” era stata annunciata dal ministro Schillaci già lo scorso gennaio. 

I nuovi divieti

Nella bozza, il divieto di fumo per tutti i tipi di sigarette riguarderebbe non solo l’interno dei locali ma anche i tavoli all’esterno (possibile fumare solo se il locale dispone di un’area riservata ai fumatori).

Stop anche alle fermate all’aperto di metro, bus, treni e traghetti, mentre dovrebbero essere eliminate le sale fumatori negli aeroporti.

Stretta in arrivo anche per la pubblicità delle sigarette elettroniche di vario tipo. Varranno infatti i rigidi paletti già imposti ai prodotti da fumo tradizionali, per i quali è vietata qualsiasi forma pubblicitaria diretta e indiretta. 

I nuovi divieti, non ancora definitivi e suscettibili di modifiche, potrebbero essere previsti in un disegno di legge di iniziativa governativa, ma il testo potrebbe essere inserito anche in un altro provvedimento in sede di approvazione.

La multa per chi trasgredisce dovrebbe essere di 275 euro, ridotta del 50% se si paga entro 60 giorni. Stessa sanzione del resto prevista per chi infrange il divieto di fumo tradizionale al chiuso.

I numeri del fumo

I dati del “Rapporto sul fumo in Italia” dell’Istituto Superiore di Sanità, presentato in occasione della Giornata mondiale contro il tabacco 2022 (World No Tobacco Day, 31 maggio), ci mostrano che a fumare è un italiano su quattro (24,2 per cento della popolazione totale) e bisogna tornare al 2006 per trovare una percentuale analoga.

Oggi sono 12,4 milioni i fumatori nel nostro Paese e rappresentano il 24,2% della popolazione. L’aumento riguarda sia gli uomini sia le donne. Fumano più gli uomini giovani (ben il 43 per cento fra i 25 e i 44 anni) e le donne mature (il 24,5 per cento fra i 45 e i 64 anni). Gli ex fumatori sono invece il 15 per cento della popolazione. 

Quanto si fuma

Si fumano in media 11,5 sigarette al giorno (il consumo medio giornaliero risulta in lieve calo). I forti consumatori (più di 20 sigarette al giorno) sono soprattutto maschi (25,6 per cento rispetto al 13,4 per cento delle donne). Molto pochi sono i forti fumatori fra i 15 e i 24 anni: quasi la metà dei ragazzi che fumano si limitano a meno di 9 sigarette al giorno, e un’altra quota rilevante (il 45,5%) ne fuma fra 10 e 19.

La sigaretta elettronica e i prodotti a tabacco riscaldato

In Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di sigarette elettroniche sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1.200.000 persone. L’81,9% di chi usa l’e-cig è un fumatore, dunque un consumatore duale che fuma entrambe. Il 2,8% dei fumatori abituali o occasionali di sigaretta elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali.  

Le sigarette a tabacco riscaldato invece vengono utilizzate dal 3,3% della popolazione italiana, circa 1.700.000 persone. Il loro consumo è triplicato, passando dall’ 1,1% nel 2019 al 3,3% nel 2022. 

 

 

 

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