Ultim’ora – 27.07.2024: Il Salva Casa pubblicato in Gazzetta Ufficiale
La legge 24 luglio 2024 n. 105 riguardante il provvedimento Salva Casa è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27-7-2024 e sarà in vigore da domani 28 luglio 2024.
Ricordiamo che la conversione in legge con modifiche era stata approvata in forma definitiva nella seduta del 24 luglio 2024 del Senato.
INGENIO è impegnata a fornire ai suoi lettori su supporto di approfondimento sul provvedimento.
Il testo del SALVA CASA e tutte le novità sono riportate nel articolo principale “Decreto Salva Casa è legge: testo integrale e riepilogo di tutte le novità“. All’interno dell’articolo ci sono i link che rimandano a una serie di specifici approfondimenti sui singoli provvedimenti scritti dai nostri esperti.
L’articolo principale sarà aggiornato in queste settimane con il testo del Salva Casa che verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ulteriori approfondimenti e commenti, e ogni ulteriore news importante che possano essere di supporto all’attività dei professionisti tecnici che saranno chiamati nei prossimi mesi ad applicare il Salva Casa.
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Salva Casa è legge: testo integrale della Gazzetta Ufficiale e riepilogo di tutte le novità
La legge 105 “Salva Casa” è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore. Il provvedimento contiene novità di assoluto rilievo che modificano il Testo Unico Edilizia in diversi punti: cambia lo stato legittimo dell’immobile, si possono assentire con SCIA i cambi di destinazione d’uso con opere, la sanatoria si allarga dalle parziali difformità alle variazioni essenziali, aumenta il ‘perimetro’ delle tolleranze costruttive.
Decreto Salva Casa: tutte le semplificazioni per i cambi destinazione d’uso
Il Decreto Salva Casa semplifica i cambi di destinazione d’uso consentendo quelli, sia senza che con opere edilizie, all’interno della stessa categoria funzionale o tra categorie funzionali diverse, tramite SCIA (a determinate condizioni).
Decreto Salva Casa: le regole della sanatoria a pagamento
Il comune deve esprimersi entro 45 giorni in merito alla richiesta di permesso di costruire in sanatoria ed entro 30 giorni per quanto concerne la SCIA, decorsi i quali scatta il silenzio-assenso e la regolarizzazione delle opere edilizie.
Decreto Salva Casa: come cambia l’accertamento di conformità
Il Salva Casa dispone il superamento del requisito della cosiddetta «doppia conformità», limitatamente alle parziali difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata di inizio attività, nonché alle ipotesi di assenza o in totale difformità.
Salva Casa: tolleranze costruttive fino al 6%. Le regole
Il ddl di conversione del Decreto Salva Casa, approvato dal Senato, introduce deroghe percentuali alle misure previste dal titolo abilitativo che disciplinano l’altezza, i distacchi, la cubatura, la superficie coperta e ogni altro parametro delle singole unità immobiliari.
Decreto Salva Casa: tutto sulla sanatoria delle variazioni essenziali
Il superamento della doppia conformità e la sanatoria semplificata del Decreto Salva Casa operano anche per le variazioni essenziali ex articolo 32 del Testo Unico Edilizia, tra le quali figurano gli aumenti consistenti di cubatura o della superficie di solaio.
La “Legge Salva Casa” è una normativa recentemente approvata dal Senato della Repubblica Italiana che introduce diverse modifiche significative in materia edilizia e urbanistica.
Ecco i punti principali:
- Semplificazioni edilizie: Il decreto prevede una semplificazione delle pratiche edilizie, inclusa la possibilità di realizzare opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, come tende e pergolati, in regime di edilizia libera, ovvero senza necessità di permesso di costruire, purché rispettino alcune condizioni specifiche.
- Cambio di destinazione d’uso: La normativa consente un cambio di destinazione d’uso degli immobili senza obbligo di reperire standard per i servizi pubblici o dotazione minima di parcheggi. Questo significa che si possono trasformare gli usi degli edifici, come da residenziale a commerciale, senza necessità di ulteriori autorizzazioni, semplificando così i processi e aumentando la flessibilità urbanistica.
- Sanatorie edilizie: Viene introdotta una sanatoria ampliata che permette di regolarizzare non solo le difformità parziali, ma anche le variazioni essenziali. Le tolleranze costruttive sono aumentate, consentendo una maggiore flessibilità nelle dimensioni degli edifici rispetto ai titoli abilitativi originali. La sanatoria prevede il pagamento di una sanzione proporzionale all’aumento del valore venale dell’immobile, utilizzabile anche per progetti di rigenerazione urbana.
- Stato legittimo degli immobili: Le modifiche al Testo Unico dell’Edilizia consentono di dimostrare lo stato legittimo di un immobile attraverso titoli successivi o a seguito di procedimenti di accertamento di conformità in sanatoria. Questo rende più facile regolarizzare gli edifici e risolvere problemi legati a difformità storiche.
- Sblocco delle opere incompiute: Un emendamento permette ai Comuni di utilizzare le somme derivanti dalla regolarizzazione delle difformità urbanistiche per completare o demolire opere pubbliche incompiute. Questo dovrebbe aiutare a risolvere il problema delle tante opere pubbliche lasciate a metà in diverse città italiane.
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