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Scopriamo quali sono le principali scadenze fiscali in calendario del mese di gennaio 2024. E a cosa devono stare attenti i contribuenti.

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di Pierpaolo Molinengo – 3 Gennaio 2024


Anche a gennaio i contribuenti devono fare i conti con gli adempimenti tributari. Le scadenze fiscali di questo primo mese del 2024 prevedono, tra le altre cose, il secondo acconto dovuto dai titolari di partita Iva: alla cassa devono passare le persone fisiche con ricavi o compensi inferiori a 170.000 euro. Questa prima scadenza è prevista per il 16 gennaio: i diretti interessati dovranno versare la prima rata o l’intero importo dovuto.

Tra le scadenze fiscali da tenere a mente a gennaio ci sono altri importanti adempimenti, tra i quali ricordiamo la presentazione della domanda di esonero dal pagamento del canone Rai. Da ricordare, inoltre, l’appuntamento con i contributi Inps che devono versare i datori di lavoro domestico e che sono relativi al quarto trimestre del 2024.

Le scadenze fiscali del mese di gennaio 2024

Ma quali sono, nel dettaglio, le scadenze fiscali più importanti del mese di gennaio. Vediamole nel dettaglio.

  • contributi colf e badanti: da versare entro il 10 gennaio;
  • secondo acconto imposte sui redditi partite Iva minori: 16 gennaio;
  • adempimenti periodici irpef, Iva e contributi Inps: 16 gennaio;
  • invio elenchi Intrastat: 25 gennaio;
  • ravvedimento operoso acconto Iva: 26 gennaio;
  • invio dati spese sanitarie secondo semestre 2023: 31 gennaio;
  • domanda di esonero canone Rai: 31 gennaio.

Contributi per colf e badanti

Le scadenze fiscali del mese di gennaio prendono il via con un appuntamento ben preciso. Quello che chiama alla cassa i datori di lavoro domestico, che devono versare la quarta rata dei contributi Inps 2023 per le colf e le badanti. L’adempimento deve essere evaso entro e non oltre il 10 gennaio 2024.

Sono rimaste immutate, rispetto al passato, le modalità attraverso le quali effettuare i versamenti. L’operazione deve essere effettuata utilizzando i seguenti metodi:

  • attraverso la procedura del Portale dei Pagamenti. I diretti interessati devono utilizzare la modalità Pagamento immediato PagoPA con carta di credito o debito, con prepagata oppure con addebito in conto;
  • utilizzando il circuito Reti Amiche. È possibile effettuare l’operazione collegandosi direttamente al sito tabaccai.it reti amiche, grazie al quale è possibile trovare una ricevitoria o una tabaccheria vicina alla propria residenza che ha aderito al servizio;
  • attraverso l’avviso di pagamento PagoPA, che il contribuente ha la possibilità di stampare direttamente dal portale dei pagamenti, al cui interno contiene il codice avviso. L’importo che deve essere pagato e la data entro la quale effettuare l’operazione;
  • tramite l’app Io.

Le scadenze fiscali del 16 novembre

Appuntamento particolarmente importante è quello del 16 gennaio. Tra le scadenze fiscali che ricorrono proprio nel corso di questa giornata vi è il secondo acconto delle imposte sui redditi. Ricordiamo, infatti, che l’articolo 4 del Decreto Legge n. 145/2023 ha introdotto – solo e soltanto per quanto riguarda il secondo acconto 2023 – la proroga a gennaio del versamento di queste imposte. I diretti interessati, inoltre, hanno la possibilità di rateizzare le somme dovute che in via ordinaria sarebbero dovute essere state versate entro lo scorso 30 novembre 2023.

Ricordiamo che il rinvio di queste imposte si applica unicamente:

  • ai titolari di partita Iva;
  • a quanti, nel corso del periodo d’imposta 2022, abbiano dichiarato ricavi o compensi inferiori a 170.000 euro. Questo importo deve essere considerato tenendo conto delle attività eventualmente svolte con diversi codici Ateco e sommando le attività di lavoro autonomo che quello d’impresa.

In questo caso la scadenza da rispettare è il 16 gennaio 2024. Nel caso in cui i contribuenti dovessero optare per la rateizzazione degli importi, le successive scadenze sono così suddivise: gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio. Sulle scadenze successive alle prima dovranno essere versati gli interessi del 4% annuo.

Gli adempimenti di Irpef, Iva ed Inps

Tra le scadenze fiscali previste per il 16 gennaio 2024 ricordiamo alcuni importanti adempimenti. Tra questi ci sono i versamenti relativi alle ritenute Irpef, IVA e i contributi Inps. Entrando nel dettaglio sarà importante stare attenti ai seguenti adempimenti:

  • Irpef. Devono essere versate le ritenute alla fonte da parte dei sostituti d’imposta a titolo di acconto sui redditi da lavoro dipendente ed assimilati che sono stati corrisposti nel corso del mese di dicembre 2023. Oltre che alle relative addizionali comunali e regionali;
  • i contributi Inps a carico dei datori di lavoro;
  • l’Iva per i contribuenti con obbligo di liquidazione mensile.

Scadenze fiscali del 31 gennaio

A fine mese arriva un importante appuntamento per gli operatori sanitari, che sono tenuti alla trasmissione delle spese sostenute dai contribuenti. Entro questa data devono essere trasmesse le spese sanitarie che sono state sostenute dalle persone fisiche nel corso del secondo semestre 2023.

Tra le scadenze fiscali da prendere in considerazione vi è anche la domanda di esonero dal pagamento del canone Rai 2024. Possono inviare questa richiesta – direttamente all’Agenzia delle Entrate – i soggetti che non possiedono dei televisori in casa. Questa è, in estrema sintesi, il requisito più importante da soddisfare per gli utenti che siano titolari di un’utenza elettrica ad uso domestico.

 

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