Il SUPERBONUS è entrato in vigore il 1° luglio 2020 ed ha alimentato immediatamente speranze e aspettative di riqualificazione del vetusto patrimonio immobiliare ma anche preoccupazioni e polemiche a tutti i livelli. Le risorse messe a disposizione dai Governi CONTE, DRAGHI e MELONI hanno dato una scossa all’economia ma hanno zavorrato in modo pesantissimo i conti pubblici dello Stato. Questo è ciò che emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio economico AFORISMA, diretto dal data analyst DAVIDE STASI. Al 31 maggio 2024, in Puglia risultano 27.497 pratiche asseverate mentre il totale degli investimenti è di 5,7 MILIARDI DI EURO, per la stragrande maggioranza ammessi a detrazione. Gli investimenti per lavori già ultimati ammessi a detrazione, pari al 96,8%, e a carico dello Stato ci sono 5.966.821.981 per i cantieri terminati nella sola PUGLIA. A livello regionale, così come a livello nazionale, la maxi-agevolazione fiscale sta subendo gli effetti delle strette del Governo. Secondo un recente studio di BANKITALIA, “i benefici sono stati inferiori ai costi”. Così DAVIDE STASI: “L’analisi consente di evidenziare eccessi e sprechi del Superbonus in Puglia. La maxi-agevolazione era stata introdotta al fine di risollevare l’economia dalla pandemia innescata dal covid-19. Riguardo agli aspetti positivi, si può dire che sia un tema di assoluta centralità la riqualificazione del settore edilizio nell’ambito della transizione ecologica del nostro Paese e della lotta globale al cambiamento climatico, oltre a rappresentare un traino per l’economia, l’occupazione, l’innovazione tecnologica, l’evoluzione delle nostre città. Ma ci sono spese elevatissime!”. A tal proposito, una marea di esperti ha pronosticato che i gravi problemi finanziari per l’Italia continueranno ancora per parecchi anni. C’è da temere che ne risentirà pesantemente la prossima generazione del nostro (povero!!!) Paese.
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