Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   



Giorgia Meloni

La denuncia arriva direttamente dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni: circa 70mila dipendenti delle banche italiane sono finiti nella morsa fiscale dei conguagli sui mutui a tasso agevolato. Si tratta dei prestiti per l’acquisto di abitazioni che gli istituti di credito concedono a condizioni di favore ai loro addetti e che, a causa del mix tra l’aumento del costo del denaro e una norma tributaria che si accanisce sui fringe benefit, vengono “mangiati” dalle tasse.

La questione sta mettendo seriamente in difficoltà la categoria dei bancari, molti dei quali vedono le loro buste paga colpite pesantemente dai ricalcoli dell’Irpef. Ragion per cui ieri nel corso di una riunione sul contratto nazionale, scaduto a dicembre scorso e prorogato fino al termine del 2023, Sileoni ha parlato di «emergenza». Di qui l’appello rivolto alla controparte, con l’Abi che ha raccolto proponendo una lettera congiunta rivolta al governo: destinatari sono la premier Giorgia Meloni oltre che i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia) e Marina Calderone (Lavoro). La lettera è stata sottoscritta anche dalle altre sigle sindacali Uilca, Fisac, First Cisl e Unisin.

Il pressing compatto di tutti i rappresentanti del settore punta a ottenere una correzione normativa che metta fine a un’ingiustizia. La missiva è stata accompagnata da una richiesta di incontro urgente con il governo, per ottenere un intervento normativo in tempi stretti cioè entro la fine dell’anno. C’è un ma. Quello del leader della Fabi: «La soluzione a questo enorme problema va trovata, comunque, all’interno del settore. È un tema della contrattazione nazionale di cui si devono far carico le banche ed è bene che questo aspetto sia chiaro sia al comitato esecutivo dell’Associazione bancaria sia, soprattutto, agli amministratori delegati delle banche e dei gruppi. La stessa Fabi, prima organizzazione sindacale nel settore bancario, in una simulazione, ha spiegato come si crea il problema con un’ipotesi di un mutuo da 150mila euro, ventennale, contratto da un dipendente bancario a un tasso agevolato dell’1%. Per questo mutuo il bancario paga una rata annuale agevolata di 8.312 euro. La stessa rata, calcolata al tasso Bce vigente del 4,5%, porterebbe al pagamento di una rata annua di 11.531 euro. Gli interessi agevolati sarebbero pari nell’anno a 6.650 euro mentre quelli a tasso Bce arriverebbero a 9.225 euro. La “tagliola Irpef”, così definita nella simulazione, scatta su questi valori: la differenza nell’applicazione dei due tassi è di 2.575 euro e il 50%, che rappresenta la base di calcolo per i fringe benefit, è di 1.288 euro. È su questo importo quindi che il bancario considerato nell’esempio, nell’ipotesi in cui non abbia figli a carico, paga l’Irpef. Prossimo incontro in Abi per il rinnovo del contratto nazionale a Roma il 20 ottobre.

“La normativa sui fringe benefit è palesemente ingiusta,soprattutto per quanto riguarda i mutui a tasso fisso. È necessario inoltre che Abi si impegni a garantire uniformità di comportamento di tutte le banche e a trovare soluzioni efficaci per risolvere i problemi finanziari di diverse migliaia di famiglie. Il tema sarà, insieme alle richieste della piattaforma unitaria, al centro dell’incontro in ristretta tra la presidenza del Casl e i segretari generali che si terrà il 20 ottobre”. Lo dichiara il segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani.

“L’azione congiunta con Abi è un messaggio importante al Governo perché risolva in modo strutturale l’ingiusta e pesante tassazione sui Fringe Benfit, che colpisce molti dipendenti bancari”, ha commentato  il segretario generale Uilca, Fulvio Furlan. “Questa iniziativa e la richiesta di incontro al Ministero dell’Economia e delle Finanze dimostrano la coesione del settore sulla vicenda, che deve essere affrontata con grande urgenza per evitare alle lavoratrici e ai lavoratori i prossimi pesanti addebiti, determinati dall’attuale applicazione dell’imposta”, continua Furlan. “Inoltre continuiamo a fare pressione su Abi affinché trovi una soluzione, con le proprie associate, al problema dell’aumento della rata dei mutui a tasso variabile.Rinnovo del Ccnl del credito, Fringe Benefit e aumento della rata dei mutui a tasso variabile continuano a essere al centro della nostra azione sindacale”, conclude Furlan.  (riproduzione riservata)




MF – Numero 201 pag. 12 del 13/10/2023

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui