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Il Governo ha approvato nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre un decreto salva-Superbonus, per completare i lavori , con particolare attenzione alle famiglie a basso reddito: per questi contribuenti il credito resta al 110%.

Accanto al Superbonus al 70% per chi prosegue i lavori nel 2024, dunque, nel nuovo decreto è prevista una sanatoria per evitare la restituzione delle somme a coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre.

Decreto Legge Superbonus

Archiviata la proposta di SAL straordinario a fine anno, alla fine ha prevalso l’accordo politico raggiunto in seno alla maggioranza.

Prima della riunione del Consiglio dei Ministri, infatti, i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini si sono riuniti con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il Sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano raggiungendo l’accordo che aiuta una esigua platea di beneficiari rispetto ai cantieri ancora aperti ma che salvaguarda i conti dello Stato.

Il nuovo decreto legge prevede misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77.  Non un’estensione nel Milleproroghe, dunque, ma un decreto dedicato con misure selettive.

Credito al 110% per redditi fino a 15mila euro

In base alla nota di Palazzo Chigi, si dispone quanto segue:

Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri “Superbonus 110%” che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili (sarà istituito un apposito fondo) dall’Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni.

Tale contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

Credito al 70% per tutti gli altri lavori 2024

Per i cantieri avviati nel rispetto dei termini del “Superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023.

Per le opere ancora da effettuare, dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali ridotte al 70%.

Stop alla cessione Sismabonus

Dalla data di entrata in vigore del decreto legge, è vietata la cessione del credito nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione di edifici in zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia già stato richiesto il relativo titolo abilitativo.

Stretta sul Bonus barriere

Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche viene introdotta l’asseverazione dei requisiti e l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti con “bonifico parlante”.

 

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