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Luglio è un mese ricco per tanti italiani: quattordicesima, bonus 200 euro e, infine, il rimborso modello 730. Nell’articolo scopriremo cos’è questo rimborso, chi ne ha diritto e come si calcola.

Luglio è un mese ricco per tanti italiani: quattordicesima, bonus 200 euro e, infine, il rimborso modello 730. Nell’articolo scopriremo cos’è questo rimborso, chi ne ha diritto e come si calcola (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE:

Cos’è il rimborso modello 730?

Il rimborso modello 730 è un credito spettante al contribuente per recuperare le maggiori imposte versate. Si calcola attraverso le ritenute IRPEF, le addizionali regionali e comunali o ritenute di acconto, pagate in più sulla busta o sulla Naspi.

Questa somma di rimborso di solito arriva nella busta paga di luglio o in concomitanza con l’accredito della Naspi di luglio, andandosi ad aggiungere, come abbiamo anticipato, ad eventuale quattordicesima e al bonus 200 euro una tantum.

Per venire a conoscenza delle date più precise del rimborso modello 730, è consigliabile leggere questo dettagliato articolo.

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A chi spetta il rimborso modello 730?

Il rimborso modello 730 spetta a tutte le persone fisiche che hanno presentato la dichiarazione dei redditi 730, soprattutto a coloro che sono lavoratori subordinati.

Il pagamento nei confronti dei lavoratori dipendenti avviene da parte del datore di lavoro in funzione di Sostituto d’Imposta. Nel caso in cui il datore di lavoro non si adempia a questo suo dovere, il dipendente potrà presentare istanza all’Agenzia delle Entrate per recuperare il rimborso che non è stato versato dal suo datore di lavoro.

Un contribuente italiano ha diritto al rimborso Irpef quando le ritenute in dichiarazione dei redditi sono superiori rispetto all’imposta da pagare. Con il rimborso 730, quindi, il contribuente recupera questa somma direttamente in busta paga.

Come viene calcolato il rimborso modello 730?

Il rimborso modello 730 viene calcolato in base alla compilazione della dichiarazione dei redditi. È grazie a questo modello che sarà possibile stabilire quante imposte in più sono state versate al Fisco e quale somma quest’ultimo dovrà restituire al contribuente.

Compilando correttamente la dichiarazione dei redditi, il contribuente potrà dimostrare di aver pagato un importo superiore rispetto a quanto dovuto e ricevere il rimborso modello 730.

La retribuzione netta forma la base imponibile su cui calcolare le tasse. Ma prima di calcolare le tasse devono essere detratte le spese deducibili e, successivamente, dopo il calcolo delle tasse da pagare, bisognerà sottrarre anche le spese detraibili.

Il rimborso modello 730 potrà essere verificato direttamente dal contribuente direttamente attraverso la dichiarazione dei redditi, nella sezione “Risultato della liquidazione”. Nel rigo 163 si potrà leggere la cifra spettante a titolo di rimborso.

Il rimborso verrà accreditato dal Sostituto d’Imposta (datore di lavoro o INPS) o direttamente dall’Agenzia delle Entrate, in busta paga o nell’accredito dell’indennità di disoccupazione.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

In quale data potrebbe arrivare il rimborso modello 730?

Ora veniamo alla parte più importante: quando arriveranno i rimborsi del 730? La risposta è che dipende da quando è stata inviata la dichiarazione dei redditi.

Esclusivamente nel caso in cui il modello 730/2022 sia stato compilato e consegnato entro il 31 maggio, il rimborso calcolato nella dichiarazione verrà rimborsato ai contribuenti nel mese di luglio.

Chi ha quindi inviato il 730 in modo puntuale entro maggio, riceverà l’accredito in questo mese di luglio 2022. I pensionati, invece, riceveranno l’accredito del rimborso nei mesi di agosto e settembre.

I contribuenti che invece inviano il modello 730/2022 entro l’ultima scadenza attualmente prevista, ovvero entro il 30 settembre, riceveranno il rimborso del 730 nei mesi di ottobre o novembre. E ovviamente, in questo caso slitterebbero anche eventuali conguagli a debito.

Il decreto fiscale del 2019, all’articolo 16 bis, lega la data di presentazione della dichiarazione dei redditi, alle operazioni di conguaglio, e così vengono indicate sei sezioni temporali che adesso elencheremo:

  • 15 giugno per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
  • 29 giugno per le dichiarazioni presentate dal primo al 20 giugno;
  • 23 luglio per le dichiarazioni presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre per le dichiarazioni presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 30 settembre per le dichiarazioni presentate dal 1° al 30 settembre.
Rimborso modello 730 luglio
Rimborso modello 730 luglio.

Possono verificarsi dei ritardi nel pagamento del rimborso?

Certo! E non bisognerà preoccuparsi. I ritardi possono avvenire per i contribuenti che sono senza Sostituto d’Imposta e che quindi devono chiedere il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Il rimborso può arrivare in ritardo anche se ci sono stati errori formali come aver sbagliato a scrivere il proprio codice IBAN per ricevere l’accredito.

Oppure quando il calcolo del rimborso va dai 4 mila euro in su e l’Agenzia delle Entrate prima di procedere all’accredito effettua degli accertamenti per stabilire se le informazioni dichiarate sono giuste.

I tempi di accredito si dilatano soprattutto quando la somma di rimborso supera le mille euro.

Gli accrediti inferiori a mille euro dovrebbero arrivare entro il 22 dicembre. Se invece il credito supera le mille euro, soprattutto a causa di bonus edilizi riportati in dichiarazione dei redditi, il rimborso arriverà entro marzo 2023, come spiega questo dettagliato articolo.

Nel caso di variazioni del conto corrente, bisognerà presentare immediatamente il nuovo codice IBAN all’Agenzia delle Entrate per non aspettare oltremodo. Per chi non ha un conto corrente o un codice Iban, i tempi di accredito si allungano perché ci sarà bisogno di un mandato di pagamento postale. E tutto ciò potrebbe portare a ricevere il rimborso anche a marzo.

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