Non andrà più all’asta l’ex Hotel Teresa, a Diano Marina. La vendita all’incanto è stata annullata dopo la sospensione della procedura di esecuzione immobiliare decisa dal tribunale di Imperia. L’ex Hotel Teresa era finito alla ribalta della cronaca poco prima di Natale, quando era stato danneggiato da un incendio divampato al terzo piano e di cui erano stati autori alcuni ragazzi incauti, ancora sotto inchiesta. La società Hotel Teresa Srl, che fa capo all’imprenditore emiliano Alberghini ha trovato l’accordo con il creditore, un istituto finanziario. Ciò ha consentito di evitare una vendita all’asta che avrebbe comportato tempi molto più lunghi e probabilmente avrebbe scoraggiato più di un potenziale acquirente. Già tre imprenditori si sono fatti avanti per l’acquisto dell’immobile, che è stata messo in vendita al prezzo di cartello di 7 milioni e 100 mila euro. Si tratta di un lombardo, un genovese e un uomo d’affari imperiese che opera nel settore immobiliare. I nomi restano top secret per evitare che fughe di notizie possano pregiudicare l’andamento delle trattative gestite dalla società di consulenza Reco e seguite direttamente dal’architetto milanese Riccardo Barbuti, mentre delle questioni legali si sta occupando l’avvocato meneghino Enrico Valente.
L’immobile ha una superficie di 6 mila metri quadrati. la nuova proprietà avrà la possibilità di demolire l’attuale fabbricato, ormai fatiscente (negli ultimi tempi c’erano state parecchie intrusioni da parte di clochard e clandestini nonostante le inferriate messe a protezione), per realizzare un nuovo complesso. In base alle norme vigenti, il 40 per cento potrà essere trasformato in appartamenti, il restante dovrà essere destinato al settore ricettivo. Anche con il 60 cento del volume finalizzato alla realizzazione di camere di hotel, l’ex Teresa diventerà uno degli alberghi più capienti di Diano.
L’edificio è, dal punto di vista dell’offerta immobiliare, molto appetibile: situato in viale Torino, si affaccia sul mare e ha una spiaggia collegata. Negli ultimi anni aveva subìto un lento e inarrestabile degrado. Era diventato ricettacolo di senza dimora. A dicembre a vagare per corridoi e stanze era stato un gruppo di ragazzini che aveva acceso un fuoco, poi sviluppatosi fino a distruggere un’intera ala.
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