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Il costo del carburante in Italia è in costante aumento da mesi, con i prezzi di benzina e gasolio che hanno superato i 2 euro al litro. Per agevolare coloro che utilizzano l’auto per lavoro o per le esigenze quotidiane, nel 2022 il governo aveva introdotto il bonus benzina da 200 euro, ancora attivo ed esteso per tutto il 2023 dal governo attuale.

In questa guida vediamo come funziona il bonus benzina 2023, a chi spetta e come richiederlo.

Bonus benzina: cos’è

Il cosiddetto bonus benzina, o bonus carburante, è un’agevolazione introdotta dal governo Draghi nel 2022 con il decreto legge 21/2022 come sostegno a fronte della crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina e al caro-benzina.

Il bonus consiste in buoni esentasse del valore massimo di 200 euro ceduti dai datori di lavoro privati ai loro dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autostazione (come benzina, gasolio, GPL e metano) e per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il contributo era inizialmente valido fino al 31 dicembre 2022, poi è stato prorogato con il Decreto Trasparenza del prezzo dei carburanti approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 gennaio 2023 dopo che è saltato il taglio delle accise a fine 2022 con conseguenti rincari alla pompa di benzina. Il decreto convertito in legge ha esteso la misura fino al 31 dicembre 2023.

Oltre a protrarre il bonus benzina, il provvedimento ha introdotto disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante.

Bonus benzina 200 euro 2023: come funziona

Ecco alcune cose importanti da sapere sul bonus benzina 200 euro nel 2023:

  • Il bonus continua a non concorrere alla formazione del reddito ed è completamente detassato.
  • È cumulabile con nuovi aumenti fringe benefit fino a 3.000 euro previsti dal decreto Lavoro convertito in Legge. Per esempio, il datore di lavoro può riconoscere 3.000 euro di fringe benefit + 200 euro di bonus benzina.
  • L’erogazione del bonus carburante è a discrezione del datore di lavoro, che non è obbligato a riconoscerlo ai dipendenti.
  • Il bonus può essere riconosciuto fino al 31 dicembre 2023 e, per il “principio di cassa allargato”, il datore di lavoro può erogare l’agevolazione fino al 12 gennaio 2024.
  • La soglia di non imponibilità per i fringe benefit è salita da 258 euro a 3.000 euro ma solo per i lavoratori dipendenti con uno o più figli a carico.

Bonus benzina 200 euro: a chi spetta

Anche per il 2023 il bonus benzina da 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti delle aziende private, compresi gli studi professionali e gli enti del terzo settore che svolgono attività non commerciale. Come precisato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022, non sono previsti requisiti di reddito o distinzioni tra categorie di lavoratori dipendenti per poter ricevere i buoni carburante. Possono beneficiarne i lavoratori a tempo pieno, part-time, gli apprendisti, quelli che lavorano in smart working e i soci di cooperative di produzione e lavoro che hanno un rapporto di lavoro subordinato. Sono quindi esclusi dipendenti pubblici, lavoratori autonomi e a partita IVA.

Bonus benzina: come richiederlo nel 2023

Per richiedere il bonus benzina fino a 200 euro non bisogna presentare una domanda, in quanto è il datore di lavoro che decide se corrispondere il contributo e l’importo. L’erogazione del bonus ai lavoratori quindi è una scelta individuale e non un obbligo. Se sei un dipendente del settore privato e vuoi usufruire del bonus, basterà informarti presso la tua azienda se è prevista l’erogazione oppure no.

Leggi anche: Bonus trasporti 2023, come richiederlo, scadenza e come funziona

Bonus benzina: 80 euro a novembre su carta Dedicata a te?

Come riportato da fonti del ministero delle Imprese e del Made in Italy al Messaggero, arriverà entro i primi di novembre 2023 l’atteso decreto a tema bonus benzina con l’erogazione di ulteriori 80 euro per l’acquisto di carburante sulla social card “Dedicata a te”. La novità è contenuta nell’Art.2 del Decreto Energia (G.U. n. 228 del 29 settembre 2023) che prevede l’estensione della social card per l’acquisto di carburanti, o in alternativa, di abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale, ma che non ha ancora stabilito l’ammontare del beneficio aggiuntivo per singolo nucleo familiare, le modalità e le condizioni di accreditamento.

La carta “Dedicata a te” è la carta che spetta alle famiglie di almeno tre persone, residenti in Italia e con Isee inferiore a 15.000 euro, per l’acquisto di beni di prima necessità nei supermercati e nei negozi di alimentari che aderiscono all’iniziativa. Si tratta di un contributo unico di 382,5 euro che può essere ritirata presso tutti gli uffici Poste Italiane. Con il nuovo finanziamento, i beneficiari potranno utilizzare la carta non solo per comprare beni alimentari, ma anche per fare benzina o per l’abbonamento ai mezzi pubblici. Potrebbe interessarti anche: Supermercati più economici in Italia: dove conviene fare la spesa

Domande frequenti

Come richiedere il bonus benzina?

Il bonus benzina non è un contributo che lo Stato concede ai cittadini, ma un aiuto che viene concesso dal datore di lavoro ai suoi dipendenti su base volontaria. Pertanto i lavoratori non devono presentare una domanda online o tramite moduli, ma possono sempre chiedere alla propria azienda se è prevista l’erogazione del bonus.

Chi ha diritto al bonus benzina?

Il bonus carburante da 200 euro è rivolto ai lavoratori dipendenti del settore privato, inclusi studi professionali ed enti, a prescindere dal loro reddito Isee o dallo stipendio.

Rientrano nella platea di beneficiari I lavoratori full time e part-time e chi lavora in smart working. La circolare n.27/E dell’Agenzia delle Entrate diffusa lo scorso anno chiarisce che l’agevolazione riguarda anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, a patto che abbiano personale alle loro dipendenze. Sono invece escluse dall’agevolazione i dipendenti pubblici e le partite IVA.

Come funziona il bonus benzina?

Il bonus carburante consiste in buoni benzina del valore massimo di 200 euro corrisposti dalle aziende private ai propri dipendenti come aiuto economico per i rifornimenti di carburante per l’autostazione, quindi per benzina, gasolio, Gol e metano, e anche per la ricarica di veicoli elettrici. Il datore di lavoro può concederli da subito senza necessità di specifici accordi contrattuali.

Ai fini della tassazione, il bonus benzina è esentasse, quindi non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente. Inoltre, è totalmente deducibile dal reddito d’impresa e può essere erogato con finalità retributive in sostituzione dei premi di risultato. La norma precisa che il bonus carburante deve essere considerato come un aiuto separato rispetto ad altri fringe benefit come il bonus bollette. Ne consegue che le due agevolazioni sono quindi cumulabili.

Bonus benzina, chi lo paga?

Il bonus benzina da 200 euro è pagato dai datori di lavoro privati, studi professionali o enti del terzo settore per sostenere i lavoratori dipendenti che devono affrontare l’aumento dei prezzi del carburante.

Quanto costa il bonus benzina alle aziende?

Il bonus benzina utilizzato come benefit per i dipendenti è esentasse fino all’importo massimo di 258,23 euro su base annua. Le imprese possono scaricare il costo, deducendolo al 100% dal reddito su cui pagano le imposte. Il bonus benzina viene assegnato tramite ticket cartacei o elettronici e viene rimborsato alle aziende direttamente dallo Stato.

 

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