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Con la conversione in legge del Decreto Asset arriva il “Fondo
investimenti stradali nei piccoli comuni” con uno stanziamento
complessivo di 50 milioni di euro per il triennio 2023-2025.

Decreto Asset: ecco il fondo per la sicurezza di strade, ponti
e viadotti

Lo prevede il Decreto-Legge 10 agosto 2023, n. 104 (Decreto
Asset), convertito con modificazioni dalle Legge 9
ottobre 2023, n. 136
, che all’art. 19 (Interventi per la messa
in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza
degli enti locali) stanzia:

  • 18 milioni di euro per l’anno 2023;
  • 20 milioni di euro per l’anno 2024;
  • 12 milioni di euro per l’anno 2025;

per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza e
manutenzione di strade comunali.

L’attuazione del Fondo

Per l’attuazione del Fondo si dovrà, comunque, attendere un
decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di
concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, che
dovrebbe essere adottato entro il 15 ottobre 2023.

Il Decreto definirà:

  1. i requisiti per la presentazione da parte dei comuni delle
    istanze di accesso al fondo, parametrati sul relativo numero di
    abitanti;
  2. l’importo massimo del contributo complessivamente concesso a
    ciascun comune beneficiario, determinato in relazione alle soglie
    di cui all’art. 50 del
    D.Lgs. n. 36/2023
    (Codice dei contratti);
  3. i contenuti e le modalità di presentazione dell’istanza;
  4. i criteri e i parametri per l’elaborazione della graduatoria
    nonché le modalità di scorrimento della medesima graduatoria;
  5. le procedure di erogazione, monitoraggio, revoca e
    rendicontazione delle risorse assegnate.

Le tempistiche

Dalla pubblicazione del Decreto del MIT scatteranno 15 giorni
entro i quali i comuni dovranno presentare apposita istanza di
accesso al fondo, i cui interventi dovranno essere identificati
tramite il codice unico di progetto (CUP).

Dopo questi 15 giorni ne scatteranno altri 15 entro i quali con
decreto del Capo del Dipartimento per le opere pubbliche, le
politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le
risorse umane e strumentali del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti, saranno approvati:

  • la graduatoria degli interventi ammessi al finanziamento
    identificati dal CUP;
  • l’elenco degli interventi beneficiari e sono concessi i
    finanziamenti.

Entro novanta giorni dalla data di adozione del decreto di
concessione del finanziamento, il comune beneficiario è tenuto a
stipulare il contratto relativo ai lavori per la realizzazione
dell’investimento, pena la revoca del finanziamento. I medesimi
lavori devono in ogni caso concludersi entro i successivi
centoventi giorni.

Per le annualità 2024 e 2025, i termini suddetti termini saranno
definiti con provvedimento del Capo del Dipartimento per le opere
pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture
idriche e le risorse umane e strumentali del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, da adottare entro il 15 gennaio di
ciascun anno, ferma restando la necessità che sia assicurata la
conclusione dei lavori entro il 31 dicembre di ciascuna
annualità.

Il monitoraggio degli investimenti realizzati è effettuato dai
Comuni beneficiari attraverso il sistema previsto dal decreto
legislativo 29 dicembre 2011, n. 229. In questo caso le opere sono
classificate sotto la voce “Contributo investimenti stradali nei
piccoli comuni”.

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