È ufficialmente in vigore il decreto salva casa (il Decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69) e con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si attivano pure gli sportelli di Confedilizia, gli uffici che forniscono informazione, consulenza e assistenza a proprietarie e proprietari su tutto il territorio nazionale. Confedilizia è presente nella maggior parte delle città d’Italia e affianca il governo e le amministrazioni locali per chiarire dubbi e quesiti sulla norma entrata da poco in vigore.
Il salva casa è il provvedimento sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche che aiuta le proprietarie e i proprietari e il mercato immobiliare a sanare “lievi difformità” e piccole irregolarità. Le stime prevedono che è potenzialmente interessato il 50% degli immobili italiani. La sanatoria riguarda gli abusi minori, ossia gli interventi di trasformazione interna eseguiti senza titolo: tramezzi spostati, aperture non conformi ai permessi, finestre posizionate diversamente, parti strutturali aggiunte e non documentate, verande, soppalchi, dettagli architettonici e così via.
Salva casa, gli sportelli di Confedilizia per dubbi e aiuti
Interventi in edilizia libera, tende, vetrate panoramiche amovibili e porticati, nuovi limiti di tolleranza costruttiva ed esecutiva, accertamento di conformità, stato legittimo, cambio della destinazione d’uso, introduzione del silenzio-assenso per l’istanza: sono numerose le novità introdotte dal salva casa. Per fornire risposte esaustive sul da farsi e favorire la comprensione di opportunità e limiti del provvedimento, Confedilizia ha attivato presso le sue sedi territoriali gli sportelli dedicati alle attività di informazione, consulenza e assistenza in merito al decreto.
L’organizzazione di rappresentanza dei proprietari di casa, presieduta da Giorgio Spaziani Testa, mette a disposizione la sua rete di professionisti pronti a fornire consulenze di tipo tecnico, legale, tributario e finanziario relativamente a tutte le novità introdotte dal decreto e in particolare alla regolarizzazione delle difformità esistenti al 24 maggio, la data prevista dalla legge. Il funzionamento di questi hub è semplice: le persone interessate possono rivolgersi alla sede di Confedilizia della loro città.
Confedilizia, come funziona l’assistenza per il salva casa
La mappa delle sedi territoriali di Confedilizia è disponibile sul sito ufficiale della confederazione. Ogni regione è contrassegnata con un colore. È sufficiente cliccare sulla regione di interesse e vengono forniti tutti i dati utili: indirizzi, e-mail e numeri di telefono delle federazioni regionali e delle organizzazioni provinciali, sub-provinciali e delegate. In alternativa, è attivo il numero 06 6793489: è l’ufficio operativo e amministrativo della Presidenza di Confedilizia, messo a disposizione di cittadine e cittadini.
Per avere maggiori informazioni e iscriversi a Confedilizia, basta contattare l’associazione territoriale più vicina. L’iscrizione avviene compilando una domanda già predisposta dall’organizzazione con l’inserimento dei propri dati anagrafici: per diventare soci è prevista una quota annuale, variabile a seconda della sede territoriale d’appartenenza e della tipologia di socio. Una volta accettata l’adesione, l’iscritto ha diritto gratuitamente ai servizi di consulenza previsti.
Il parere dell’organizzazione sul decreto
In carica dall’aprile 2015 (confermato fino al 2026) e con un passato da segretario generale dell’organizzazione, il presidente Giorgio Spaziani Testa ha espresso un giudizio positivo sulla norma che permette di sanare le “lievi difformità edilizie” degli immobili. “Le nostre associazioni territoriali e i nostri tecnici ci confermano che vi è l’esigenza di misure finalizzate a risolvere situazioni di incertezza determinate da incoerenze spesso risalenti a decenni addietro”, spiega Spaziani Testa in un’intervista al Sole 24 Ore.
In un approfondimento pubblicato sul portale della confederazione, il salva casa viene definita una misura “di buon senso” che semplificherà la vita di molti proprietari “senza incentivare né condonare nessun abuso”. “Stiamo parlando della possibilità di sanare solo irregolarità formali interne all’immobile, senza accrescere in alcun modo il consumo di suolo”, specifica Confedilizia. Oltre alla sanatoria delle piccole irregolarità interne, ricevono l’ok dell’associazione l’allargamento delle soglie di tolleranza, i cambi di destinazione d’uso e l’eliminazione della doppia conformità.
Molto resta da fare, secondo gli esperti di Confedilizia: in particolare sull’imposizione. “Se la tassazione immobiliare è così alta e omogenea per ogni tipologia di utilizzo della proprietà, anche per quella meno remunerativa, siamo di fronte a un disincentivo”, dichiarano dall’organizzazione. La proposta al governo è azzerare l’IMU per le locazioni a canone calmierato: il taglio del peso fiscale “garantirebbe a molti proprietari un maggiore reddito, eventualmente utilizzabile anche per investimenti sull’immobile (ristrutturazioni, adeguamento energetico ecc.) e allo stesso tempo aumenterebbe l’offerta a favore di giovani e studenti, oggi le categorie in condizioni economiche più fragili”.
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