Il Governo Draghi ha ampliato il bonus previsto dai decreti Aiuti, che consiste in un bonus di 200 o 350 euro, tramite un decreto interministeriale emesso il 7 dicembre 2022. Questo bonus può finalmente essere richiesto anche da professionisti e autonomi senza partita IVA iscritti all’INPS.
Le richieste devono essere presentate entro il 30 aprile 2023 e l’INPS ha comunicato questa informazione attraverso la circolare di istruzioni n. 30 del 16 marzo 2023.
La circolare riguarda in particolare coloro che sono iscritti alle gestioni Inps dei commercianti, dei coltivatori diretti, coloni, mezzadri e gli imprenditori agricoli professionali (e relativi coadiuvanti e coadiutori), nonché i pescatori autonomi e i liberi professionisti. Per l’accettazione delle domande, il limite finanziario è di 28 milioni di euro.
Bonus 200 euro: quali sono i requisiti?
Il lavoratore che richiede il bonus di 200 euro deve autocertificare di soddisfare i seguenti requisiti:
- essere un lavoratore autonomo o un libero professionista;
- non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022;
- non aver già percepito le indennità una tantum di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti;
- non avere avuto un reddito complessivo superiore a 35.000 euro nell’anno di imposta 2021;
- essere iscritto, alla data del 18 maggio 2022, ad una delle gestioni previdenziali dell’INPS;
- se iscritto contemporaneamente a diversi enti previdenziali, non avere richiesto l’accesso all’indennità una tantum tramite un’altra forma di previdenza obbligatoria.
Bonus 200 euro autonomi: istruzioni per la presentazione della domanda
Per richiedere il bonus di 200 euro destinato agli autonomi, la domanda deve essere presentata all’INPS esclusivamente in forma telematica entro il 30 aprile 2023.
Ci sono diversi canali disponibili:
- Accedendo al portale web dell’INPS utilizzando SPID, CIE o CNS, è necessario selezionare la sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e seguire il percorso “Sostegni, sussidi ed indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare “Vedi tutti” nella sezione Strumenti > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Una volta autenticati, è necessario selezionare la categoria di appartenenza corrispondente alla voce “Indennità una tantum – Autonomi Senza Partita IVA”.
- In alternativa, l’indennità può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center Multicanale chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) o il numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
- Infine, è possibile utilizzare i servizi offerti dagli Istituti di Patronato per richiedere l’indennità una tantum.
I professionisti che sono iscritti solo ad enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, devono presentare la domanda di indennità secondo le modalità e i termini stabiliti dall’ente previdenziale a cui sono obbligatoriamente iscritti.
Se i lavoratori sono iscritti contemporaneamente a una gestione previdenziale dell’INPS e a un ente gestore di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, la richiesta di accesso all’indennità una tantum deve essere presentata esclusivamente all’INPS.
Guida alla normativa vigente per il bonus 200
Il decreto interministeriale del 7 dicembre dello scorso anno ha modificato il precedente decreto attuativo del 19 agosto 2022, il quale prevedeva che solo i lavoratori autonomi e i professionisti con partita IVA potessero accedere al bonus.
Il nuovo decreto interministeriale amplia l’accesso all’indennità una tantum a circa 80mila lavoratori, di cui 30mila autonomi e 50mila liberi professionisti, tra cui 30mila medici specializzandi e collaboratori di biologi, infermieri e veterinari iscritti alle casse previdenziali private.
Il ministero, inoltre, ha ricordato che l’indennità esente da IRPEF è stata introdotta per contrastare le difficoltà economiche causate dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, aggravate dalla crisi in Ucraina. L’indennità è stata destinata a lavoratori dipendenti, autonomi, professionisti, pensionati, disoccupati, percettori di NASPI e DIS COLL, percettori di RDC e di indennità COVID, a partire dal luglio 2022.
ll decreto Aiuti ha esteso l’indennità anche ai collaboratori sportivi che avevano già beneficiato delle indennità una tantum previste nel 2020 e 2021, ai lavoratori dipendenti che non avevano potuto beneficiare dell’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio 2022 nei primi sei mesi dell’anno a causa di eventi coperti solo figurativamente dall’INPS e ai dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati entro il primo luglio.
Da notare che i lavoratori interessati da queste estensioni riceveranno l’indennità in modo automatico, previa autodichiarazione, nella retribuzione del mese di ottobre. La cassa Enpam dei medici, tuttavia, aveva già consentito ai propri iscritti di fare domanda per il bonus a dicembre, subito dopo l’annuncio della firma del decreto.
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