Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Mille licenze per i taxi e duemila autorizzazioni per gli Ncc, rilasciate a partire dall’autunno. Ne ha parlato (dopo varie voci delle settimane scorse) l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè durante la commissione Trasparenza di ieri.
Il bando per le auto bianche sarà oneroso (intorno ai 70mila euro) diversamente da quanto accadde l’ultima volta, nel 2006, ai tempi della giunta Veltroni. Anche per questo si studia la possibilità di rateizzare il pagamento degli aspiranti tassisti (anche considerando che per quasi tutti c’è poi il costo dell’automobile ibrida, necessaria per girare in città senza problemi). Aprendo magari a una forma di microcredito in accordo con la Regione Lazio. Ai nuovi tassisti e autisti di Ncc sarà chiesta poi la conoscenza di elementi base della cultura geografica romana («almeno dov’è la Domus Area», dichiara Patanè), dell’inglese e della materia fiscale. Alcune categorie (come gli attuali sostituti alla guida, soprattutto se esperti) avranno dei bonus per il concorso, ma in ogni caso dovranno superare la selezione. Una volta messo a punto il bando d’accordo con Art a maggio, «una parte del mese di giugno la dedicheremo all’interlocuzione con le organizzazioni sindacali», ha spiegato l’assessore Patan. Mentre «a luglio prevediamo l’indizione dei bandi» (con i concorsi che saranno affidati all’agenzia pubblica Formez). Lo svolgimento di un concorso avverrà entro l’autunno, in modo da poter avere l’elenco dei vincitori a fine di settembre e partire, con il rilascio dei titoli a ottobre, in tempo per l’avvio dell’anno giubilare. Anche se ovviamente rimane l’incognita dei possibili ricorsi delle associazioni di categoria. Come già accaduto ad esempio a Milano dopo che il Comune ha deciso di mettere mano alla materia.
IL NODO DEGLI INGRESSI
Altro tema è quello dei conducenti Ncc che hanno preso l’autorizzazione in altre città e lavorano comunque a Roma. «Ogni giorno registriamo circa 4 mila ingressi di Ncc in Ztl a fronte di 900 autorizzazioni», ha sottolineato Patanè, aggiungendo: «Mi sembra paradossale prendere una licenza a Canicattì per lavorare a Roma, su questo dobbiamo intervenire». Alcuni di loro potranno mettersi in regola prendendo le nuove licenze. Ma una volta sbloccati i nuovi ingressi, secondo quanto emerso in Commissione dovrebbero essere aumentati i controlli sui “forestieri”.
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