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Elisabeth Borne, primo ministro della Francia, ha reso noto il varo di un piano nazionale mirato alla lotta al fumo specificando il divieto in Francia delle sigarette elettroniche usa e getta, i modelli monouso tanto in voga come ad esempio le IWIK usa e getta in Italia. Secondo il capo del governo transalpino, prodotti di questo tipo danno ai giovani abitudini sbagliate.

I provvedimenti sulle sigarette usa e getta

Il piano destinato a entrare in vigore, però, non presuppone un incremento delle tasse sulle sigarette per il prossimo anno. Le sigarette usa e getta, che possono contenere o meno della nicotina, sono monouso e a differenza degli HTP non riscaldano il tabacco. Disponibili in circa venti marchi, vaporizzano i liquidi che si trovano all’interno, e sono caratterizzati dalla presenza di gusti fruttati o zuccherati; inoltre, vantano un packaging con tonalità cromatiche vivaci e costano meno di un pacchetto di sigarette. Per 500 tiri, chiamati puff, il costo è compreso tra un minimo di 8 e un massimo di 12 euro. La preoccupazione delle istituzioni riguarda il fatto che questi prodotti vengono usati soprattutto dagli adolescenti, che ne rappresentano il target principale. Vari Paesi europei, fra i quali l’Irlanda, il Belgio e la Germania, hanno reso noto che applicheranno un divieto simile a quello francese. Oltralpe, le sigarette usa e getta sono state messe sul mercato a partire dal 2021. Secondo una federazione di associazioni anti-tabacco denominata ACT (cioè Alleanza Contro il Tabacco), lo scorso anno nel Paese nella fascia di età compresa fra i 13 e i 16 anni il 13% dei ragazzi aveva già fatto uso delle e-cig monouso.

La situazione in Francia

Ciò rappresenta un paradosso di non poco conto, anche alla luce del fatto che in teoria la legge proibisce la vendita di questi prodotti a chi non ha ancora raggiunto la maggiore età. In base ai numeri più recenti forniti dall’Osservatorio francese delle dipendenze, la tendenza è simile: fra il 2017 e il 2022 è triplicato l’utilizzo delle sigarette elettroniche da parte degli adolescenti. Nel Paese di Macron le e-cig usa e getta costituiscono quasi il 15% del totale delle sigarette elettroniche in vendita, un mercato il cui valore viene stimato in più di un miliardo di euro all’anno. Si tratta di prodotti che hanno ottenuto un successo eccezionale, anche in virtù della promozione di cui essi sono oggetto sui social network, e alla luce del fatto che si trovano in vendita praticamente dappertutto: nei discount, nei negozi specializzati, nella grande distribuzione, su Internet e in tabaccheria. Già qualche mese fa, su Le Monde era stato pubblicato un editoriale, firmato da un team di ambientalisti, specialisti del tabacco e medici, con il quale si chiedeva che le e-cig monouso venissero vietate in quanto rappresentano un modo per fumare per i giovani.

Un problema ambientale

Sempre secondo questo gruppo di esperti, le e-cig monouso sono diventate anche un problema ambientale. I vaporizzatori usa e getta non possono essere difesi sul piano ecologico, in quanto i puff sono fatti di plastica e in più funzionano tramite una batteria al litio che non può essere riciclata. Le e-cig monouso, per effetto della loro popolarità in crescita, stanno diventando dannose come i mozziconi di sigaretta che vengono buttati per strada, visto che i venditori non forniscono alcun tipo di comunicazione di carattere ambientale e che, soprattutto, non ci sono dispositivi di raccolta che possano essere utilizzati quando le e-cig sono esaurite. Passando al Regno Unito, secondo una ricerca di buttano 1 milione e 300 milioni di e-cig usa e getta ogni settimana. Stupisce, d’altro canto, che il nuovo piano che è stato varato dalla Francia per contrastare il fumo non comporti, per il prossimo anno, un incremento del costo delle sigarette. Secondo le multinazionali del tabacco, far crescere i costi avrebbe il solo effetto di favorire il contrabbando e gli acquisti transfrontalieri, ma non ridurrebbe il consumo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, tuttavia, ha smentito tale conclusione. Chi avrà ragione alla fine?

 

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