PESARO – E’ la storia di un debito che sembra insormontabile per due coniugi pesaresi: oltre 1,6 milioni di euro. Ma grazie alla legge salva suicidi sono riusciti a concordare un piano per esdebitarsi definitivamente. Tutto parte dai casi di sovraindebitamento che hanno portato alcune persone a ricorrere a gesti estremi o hanno costretto i loro familiari a vivere in condizioni inaccettabili per poter rientrare. Situazioni che hanno spinto il legislatore a porre rimedio.
L’ancora si salvataggio
Così la Legge 3/2012 stabilisce che il debitore che non ha agito in malafede e non è responsabile del proprio indebitamento può ricorrere a un piano di rientro coi creditori per pagare ciò che riesce in base alle sue condizioni.
E questa è la storia di un 57enne e una 53enne del pesarese. Lui era dipendente di una ditta quando una ventina di anni fa ha aperto assieme a un altro socio un’azienda di impianti elettrici.
Nel corso degli anni l’altro socio, con potere di firma, avrebbe fatto operazioni finanziarie esponendo la ditta a dei grossi rischi. Le cose sono andate male fino a precipitare tanto che le banche hanno chiuso le linee di credito e la ditta è naufragata accumulando cartelle esattoriali su cartelle. Come socio si è trovato a dover rispondere dei debiti e con lui anche la moglie che si era fatta garante. Col passare degli anni banche e agenzia delle entrate hanno anche pignorato dei beni ai coniugi. In condizioni sempre più difficili moglie e marito hanno richiesto l’accesso alla legge sul sovrindebitamento grazie all’avvocatessa Claudia Fabiani come advisor e Federica Poderi come legale gestore della crisi.
L’altro giorno c’è stata la sentenza di apertura di liquidazione controllata per sdebitarsi completamente: la coppia potrà pagare per 3 anni circa 300 euro al mese (150 a testa), così da poter cancellare il peso di quei soldi dovuti. Se saranno meritevoli e pagheranno regolarmente, potranno tornare alla normalità e accedere nuovamente anche al credito.
Ricominciare a vivere
«Si tratta di una legge che non ancora tutti conoscono ma permette di rinascere da un punto di vista economico e anche da un punto di vista della vita personale – spiega l’avvocatessa Claudia Fabiani – Putroppo registriamo ancora casi di cronaca in cui persone con debiti importanti si suicidano. Questa legge consente a chi si è indebitato non con dolo, non per colpa, di avere una seconda possibilità e vivere sereni».
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