- L’IMU è l’imposta che si paga per il possesso di un immobile, che risulta come prima casa.
- La TARI, invece, è una tassa comunale legata alla raccolta dei rifiuti.
- Il pagamento di IMU e TARI sulla seconda casa potrebbe prevedere alcune esenzioni.
Sono diverse le agevolazioni fiscali alle quali i contribuenti possono avere accesso ogni anno, grazie alle riduzioni previste dalla legge.
In alcuni casi si potrà trattare di benefici legati a una normativa nazionale, mentre in altri potrebbero derivare dal regolamento del proprio Comune, che si consiglia di controllare di tanto in tanto.
Le esenzioni spettano, per esempio, nel caso di Imu e Tari sulle seconde case: vediamo quando sono previste e cosa bisogna fare per accedervi.
Come funziona l’Imu, Imposta municipale unica
L’Imu è un’imposta sugli immobili che viene applicata non solo alle abitazioni a uso domestico, ma anche a quelle a uso commerciale, quali capannoni o negozi.
Sono escluse dall’imposta le abitazioni principali, fatta eccezione per quelle appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovvero gli immobili di lusso.
Tale imposta deve essere pagata:
- dal proprietario dell’immobile;
- dal titolare di un diritto reale, come l’usufrutto;
- dal concessionario;
- dal locatario, nei casi di leasing.
L’aliquota viene stabilita di anno in anno dalle singole amministrazioni comunali, nel rispetto dei criteri nazionali.
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Aliquota Imu
L’aliquota di base dell’Imu è pari allo 0,76%: i Comuni hanno la possibilità di aumentarla o di diminuirla fino allo 0,3%. L’Imu può essere quindi ridotta a un minimo di 0,46% o innalzata a un massimo di 1,06%.
Nel caso degli immobili non produttivi di reddito fondiario, degli immobili locati o di quelli posseduti dai soggetti passivi di IRES, la si può abbassare fino allo 0,4%.
Tale percentuale si applica anche alle abitazioni principali non esenti, per le quali i Comuni possono introdurre variazioni – al ribasso o al rialzo – dello 0,2%.
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Esenzioni e riduzioni Imu seconda casa
I possessori di una seconda casa hanno diritto ad alcune agevolazioni sull’Imu, che possono subire variazioni a livello locale sulla base del regolamento comunale.
In linea generale, l’Imu sulla seconda casa viene dimezzata:
- nei casi in cui l’immobile sia inagibile o inabitato. In questa ipotesi, la dichiarazione Imu dovrà contenere l’attestazione di inagibilità o di inabitabilità rilasciata da un tecnico specializzato;
- sugli immobili storici e artistici, anche nei casi in cui li si utilizzi come abitazione principale o qualora l’abitazione sia stata data in affitto o in comodato;
- sulle case affittate con canone concordato: in questo caso la riduzione è pari al 75%;
- sulle abitazioni non di lusso, concesse in comodato a figli o genitori, che le utilizzeranno come prima casa. In questo caso, il comodante dovrà avere una sola abitazione e risiedere nello stesso Comune.
La riduzione al 50% spetta anche sulle abitazioni dei soggetti non residenti in Italia. Si ha, invece, diritto all’esenzione totale dell’Imu sulle seconde case nei casi in cui l’ex casa coniugale sia stata assegnata al genitore affidatario dei figli in seguito a un divorzio.
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Cos’è la Tari
A differenza dell’Imu, che è un’imposta, la Tari è la tassa sui rifiuti e si paga per finanziare i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.
L’importo da pagare viene stabilito dal singolo Comune sulla base:
- di superficie e quantità dei rifiuti prodotti;
- della quantità e della qualità di rifiuti per unità di superficie.
Esenzione Tari seconda casa
Quali sono i casi nei quali si ha diritto all’esenzione sulla Tari? Si tratta degli immobili disabitati per il semplice fatto che l’impossibilità di poterli utilizzare renderà in automatico infattibile la produzione di rifiuti.
Tale condizione di inutilizzabilità dovrà essere verificata in modo oggettivo, ovvero:
- non si dovrà avere un allacciamento alla rete elettrica, idrica o fognaria;
- la casa dovrà essere dichiarata inagibile o inabitabile, con apposita documentazione.
Se una seconda casa non viene utilizzata per la maggior parte dell’anno, ma sono attive le forniture di luce, gas o acqua, allora sarà comunque soggetta a tassazione.
Per avere accesso ai benefici fiscali spettanti su Imu e Tari seconda casa si dovrà presentare al proprio Comune una dichiarazione relativa a tali tributi, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello per il quale si richiedono esenzioni o riduzioni.
Imu e Tari seconda casa – Domande frequenti
Ci sono casi nei quali l’Imu per la seconda casa non è prevista e altri in cui è possibile una riduzione: clicca qui per saperne di più.
L’esenzione dell’Imu si può ottenere quando un genitore diventa affidatario dei figli in seguito a un divorzio e ottiene l’ex casa coniugale: ecco cosa sapere in merito.
La legge prevede due possibilità nelle quali è possibile non pagare la Tari sulla seconda casa: scopri quali sono.
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