Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Ho ricevuto un’ingiunzione di pagamento per una multa e l’ho ignorata. Dopo un anno l’ente mi comunica di aver intimato a Poste Italiane di voler pignorare il mio conto. Mando una PEC ad entrambi, denunciando l’inefficacia del pignoramento per superamento dei 90 giorni di efficacia del precetto. L’ente risponde ricordandomi che sei mesi prima aveva inviato un sollecito. Rispondo, sempre tramite PEC, che, comunque, sei mesi sono più dei 90 giorni prescritti dall’art. 481. Ieri ho scoperto che Poste Italiane mi ha bloccato la postepay evolution contenente 1.037€, mentre l’ente vantava solo 175€. A seguito di mia lamentela, oggi, la la carta è stata sbloccata ma mancano i 175€ prelevati dall’ente. Posso fare un esposto ai carabinieri avverso una indebita espropriazione dei miei averi? Poteva P.I. bloccarmi 1037€ sapendo che l’Ente aveva chiesto il pignoramento per soli 175€? Perché il giudice dell’esecuzione non ha controllato i 90g?

Premesso che, per esprimere un parere più completo e approfondito con riguardo all’efficacia dell’ordinanza – ingiunzione e alla legittimità del pignoramento, sarebbe necessario esaminare la documentazione relativa alla pratica in esame, si può rispondere come segue ai quesiti posti dal lettore. 

L’eventuale inefficacia dell’ordinanza ingiunzione (non è chiaro se l’ente creditore abbia notificato un nuovo atto successivo) a seguito del decorso di 90 giorni (dal momento che l’ordinanza ingiunzione riassume in sé la funzione di titolo esecutivo e di precetto) avrebbe dovuto essere contestata in sede di opposizione al pignoramento. L’eccezione sollevata dal lettore nei confronti dell’ente a mezzo pec non ha infatti alcun valore; essa avrebbe dovuto trovare ingresso nel giudizio di opposizione all’esecuzione e a seguito del contraddittorio tra le parti il giudice avrebbe deciso sulla legittimità o meno dell’esecuzione. Oggi non è più possibile contestare l’inefficacia dell’ordinanza – ingiunzione, in quanto se il credito è già stato assegnato, sono spirati i termini per l’opposizione. Inoltre se sono decorsi più di venti giorni dalla data in cui il lettore è venuto a conoscenza dell’ordinanza di assegnazione da parte del giudice, non è più possibile contestare neppure quest’ultima. Diversamente, il lettore può proporre un’opposizione agli atti esecutivi, eccependo la mancata valutazione circa il decorso di oltre 90 gg dalla data di notifica del precetto. Visto, tuttavia, l’importo pignorato, l’opposizione diventerebbe poco conveniente dal punto di vista economico. 

Quanto all’importo pignorato, Poste Italiane ha agito correttamente: a prescindere dall’importo del credito pignorato, il terzo, una volta ricevuto l’atto pignoramento, deve obbligatoriamente bloccare tutte le somme di cui è debitore nei confronti del soggetto pignorato, non potendo disporne. Se per esempio, il lettore avesse avuto sul conto dieci mila euro, sarebbero stati comunque bloccati in attesa dell’assegnazione del credito effettivamente vantato dal pignorante. In poche parole, con l’atto di pignoramento, viene vincolato l’intero rapporto, ma poi viene sottratto solo il credito assegnato dal giudice. 

Premesso quanto sopra, non sussistono i presupposti per la configurazione del reato di appropriazione indebita; il lettore avrebbe soltanto dovuto contestare l’inefficacia dell’ordinanza – ingiunzione in sede civile, ricorrendo agli strumenti di difesa predisposti dall’ordinamento.
 

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Maria Monteleone

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui