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Prima vittoria del Comune di Caserta nella vicenda giudiziaria che riguarda il pignoramento dello stadio Pinto. In sede cautelare il giudice ha disposto la sospensione del procedimento accogliendo le ragioni dei legali dell’Ente. Termine di 60 giorni per incardinare il giudizio di merito che andrà avanti ancora per qualche tempo. Nel frattempo il Comune non potrà disporre del bene che resta sottoposto a vincolo di indisponibilità.
L’azione di pignoramento immobiliare fu promossa a giugno scorso dall’imprenditore Mario Pagano, titolare della Sace che vanta nei confronti di palazzo Castropignano un credito di oltre 40 milioni di euro. Nei termini, il Comune di Caserta propose opposizione sostenendo che la Sace doveva rivolgersi all’Organismo straordinario di liquidazione del dissesto per recuperare quei soldi. Lo stadio Pinto non è tra i beni a disposizione di quell’organismo per estinguere i debiti precedenti alla dichiarazione di dissesto stesso. Il giudice, in sede cautelare, ha accolto in pieno l’opposizione del Comune di Caserta ma perché la procedura venga estinta definitivamente è necessaria la sentenza di merito che, sperano al Comune, potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Resta il fatto che in fase cautelare è stato confermato che è all’Organismo di liquidazione che la Sace deve rivolgersi per recuperare i suoi soldi. Un orientamento del resto già consolidato all’ufficio esecuzioni del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha già respinto analoghe istanze proposte dall’imprenditore Pagano.
Lo stadio resta soggetto a vincolo di pignoramento ma è evidente che questo non influirà sull’uso dell’impianto da parte della Casertana. Del resto, pendente il giudizio, la squadra rossoblù ha già disputato due gare al Pinto (contro il Nola la scorsa domenica e contro la Mariglianese quella precedente) e si allena in viale Medaglie d’Oro regolarmente già da dopo ferragosto. Dunque la pendenza del giudizio di merito non influirà sul regolare svolgimento del campionato della Casertana. Non c’è collegamento neppure con la chiusura dei settori Distinti e Curva nord in occasione della sfida contro il Nola: quella, fu disposta dalla Commissione provinciale di vigilanza sugli eventi pubblici che nulla ha a che vedere con il procedimento giudiziario in atto. Forse, qualche rallentamento si potrebbe verificare in ordine ai lavori necessari per riaprire quei settori. Bisogna sistemare un muro e gli accessi ai Distinti.
Rallenta, invece, rispetto alle previsioni di qualche mese fa, la procedura amministrativa che porterà alla ricostruzione del Pinto (si sperava di cominciare i lavori già ad inizio 2023). Come è noto il bando da 50 milioni si è concluso a giugno scorso con la presentazione di un’offerta solo da parte della Rti formata da Casertana ed Aurora Immobiliare. Quell’offerta va valutata da un’apposita commissione che è già stata nominata dal Comune prima dell’estate. La pronuncia che darebbe il via alla stipula del contratto, che tra l’altro prevede la concessione del Pinto alla Casertana ed all’Aurora immobiliare per novant’anni, era attesa prima di agosto. Tutto rinviato dopo la notifica dell’atto di pignoramento. Ultimamente, alla presentazione della squadra della Casertana al Belvedere di San Leucio, il sindaco Marino ha dichiarato che per metà settembre la commissione si sarebbe espressa ed in caso di esito favorevole della valutazione dell’offerta, la stipula del contratto sarebbe avvenuta entro la fine dell’anno con inizio dei lavori a primavera. La prima udienza della causa di merito relativa al pignoramento del Pinto ci sarà presumibilmente a novembre. Poi dipenderà tutto dal Tribunale.
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