Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Conseguimento di un ingiusto profitto; remissione della querela; delitto di appropriazione indebita aggravata; mancanza della prova del dolo specifico.

Appropriazione indebita: il mancato pagamento dei ratei di una macchina affittata

Affinché sussista il

reato di appropriazione indebita è necessario che l’agente agisca con dolo generico e cioè con la coscienza e la volontà di appropriarsi illegittimamente di un bene altrui al fine di trarne ingiusto profitto. Pertanto è integrato il predetto reato, quando gli imputati si impossessavano di una autovettura nella loro disponibilità in forza di un contratto di locazione, non versando i canoni mensili dovuti.

Tribunale Napoli sez. VI, 17/08/2022, n.6013

È appropriazione indebita impossessarsi di beni mobili

Integra il reato di appropriazione indebita il conduttore di un immobile, il quale abbia asportato dei beni mobili ivi presente pertanto sottoposti alla sua custodia, quali bussole, porte rubinetteria, cassette elettriche, non facendole rinvenire al legittimo proprietario al momento del rilascio dell’immobile (nel caso di specie mediate sfratto).

Tribunale Napoli sez. VI, 17/08/2022, n.6017

Conduttore che si impossessi di beni presenti nell’immobile

L’appropriazione indebita è un reato di danno integrato da chiunque nella disponibilità di bene altrui, a qualsiasi titolo, ne disponga uti dominus. Pertanto integra il predetto reato il conduttore di un immobile che, già inadempiente nel

pagamento dei canoni di locazione, nel lasciare l’immobile porti con sé il mobilio dell’appartamento.

Corte appello Napoli sez. VI, 21/06/2022, n.8601

Reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato

La condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottiene dall’INPS il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle da lui dovute a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, così percependo indebitamente dallo stesso istituto le corrispondenti erogazioni integra il delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ex art. 316-ter c.p., e non quelli di truffa o di appropriazione indebita o di indebita compensazione ex art. 10-quater d.lg. 10 marzo 2000 n. 74.

Cassazione penale sez. VI, 21/06/2022, n.29674

Svuotare i conti correnti

Sono responsabili del reato di appropriazione indebita i prevenuti che essendo nella disponibilità della gestione dei conti bancari delle persone offese, a seguito delle deleghe rilasciate dalle vittime, provvedano al

depauperamento dei conti mediante prelievi di contanti e movimentazioni di somme su conti personali. A nulla valgono le affermazioni degli imputati circa l’accordo delle vittime sulla destinazione delle somme quando non vi sia prova ferma in tal senso, né tantomeno prova concreta della consegna dei contati alle vittime.

Tribunale Genova sez. I, 27/05/2022, n.2009

Condotta delittuosa dal rapporto di lavoro

In tema di appropriazione indebita, sussiste l’aggravante di cui all’art. 61, comma 1, n. 11 c.p., laddove il soggetto agente, avendo la disponibilità delle somme depositate sul conto corrente e di altri beni in virtù del rapporto di lavoro o di una sua carica sociale, proprio da tale veste sia stato facilitato nella sua condotta delittuosa.

Tribunale Campobasso, 20/05/2022, n.298

Operare sul conto altrui che dispone ultra vires

Risponde del reato di appropriazione indebita, e non di furto aggravato, il soggetto legittimato, in forza di procura generale o speciale, ad operare sul conto corrente altrui che, travalicando i limiti della procura, disponga “ultra vires” delle somme depositate, ancorché non soggette a vincoli di destinazione o derivanti dall’

espletamento di un mandato.

Cassazione penale sez. IV, 12/05/2022, n.23129

Appropriazione indebita

Il delitto di appropriazione indebita è reato istantaneo che si consuma con la prima condotta appropriativa, nel momento in cui l’agente compie un atto di dominio sulla cosa con la volontà espressa o implicita di tenere questa come propria, con la conseguenza che il momento in cui la persona offesa viene a conoscenza del comportamento illecito è irrilevante ai fini della individuazione della data di consumazione del reato e di inizio della decorrenza del termine di prescrizione.

Tribunale Nola, 12/05/2022, n.1008

Il mandatario della vendita di beni della persona offesa

È integrato il reato di appropriazione indebita dal prevenuto che incaricato dalla persona offesa della vendita di beni di proprietà di quest’ultima, ponendo in essere un atteggiamento uti dominus, non consegni la somma ricevuta per la vendita al legittimo proprietario, neppure dopo l’esplicita richiesta.

Corte appello Lecce, 03/05/2022, n.209

Valutazione degli elementi soggettivi ed oggettivi

In tema di appropriazione indebita, integra il delitto di cui all’art. 646 c.p. l’omessa restituzione della cosa da parte del detentore al legittimo proprietario, se dal comportamento tenuto dal detentore si rilevi, per le modalità del rapporto con la cosa, un’oggettiva interversione del possesso. Si osserva che, in presenza di un rapporto contrattuale risolto, la semplice omessa restituzione della cosa alla controparte che ne abbia fatto richiesta non integra di per sé il reato di appropriazione indebita, in quanto a tal fine è necessario un comportamento oggettivo di disposizione “uti dominus” e l’intenzione oggettiva di interversione del possesso.

Tribunale Frosinone, 22/04/2022, n.387

Valutazione degli elementi costitutivi oggettivi e soggettivi

In tema di valutazione degli elementi costitutivi oggettivi e soggettivi del reato di appropriazione indebita, in ipotesi di omessa restituzione della res da parte del possessore, il giudice deve valutare, alla luce delle risultanze dibattimentali, se il comportamento del possessore possa in concreto ritenersi oggettivamente eccedente la sfera delle facoltà ricomprese nel titolo possessorio ed inconciliabile col diritto del proprietario e, in quanto tale, significativo della

volontà di trasformazione del possesso in dominio, determinando l’interversione nel possesso.

La consumazione del reato di cui all’art. 646 cod. pen., inoltre, non richiede la costituzione in mora dell’autore né un vero e proprio inadempimento dell’obbligo restitutorio, essendo anticipata la soglia della rilevanza penale al momento appropriativo in sé considerato.

Corte appello Ancona, 05/04/2022, n.485

Risponde di appropriazione indebita aggravata

Il broker assicurativo che non rimette le somme incassate in nome e per conto dell’agenzia relative al proprio portafoglio risponde del reato di appropriazione indebita aggravata.

Tribunale Treviso, 15/03/2022, n.77

Mancata riconsegna di un bene oggetto di contratto

La mancata deliberata restituzione di un bene oggetto di contratto tra le parti successivamente alla scadenza del termine pattuito e il continuo uso del medesimo bene, con evidenti modalità incompatibili con la riconsegna del bene stesso, evidenziando la volontà di affermare il dominio sul bene da parte del soggetto agente, integra il reato di appropriazione indebita.

Tribunale Vicenza, 07/03/2022, n.65

Falsa dichiarazione sull’identità o qualità personali: casistica

Integra il reato di truffa quando l’artificio ed il raggiro risultino necessari e fondamentali per l’appropriazione, mentre verrebbe integrata l’appropriazione indebita nel caso in cui gli artifici ed i raggiri vengano posti in essere in un momento successivo all’appropriazione. Pertanto integra il reato di truffa la condotta del soggetto che utilizzi artifici e raggiri per effettuare una vendita ed appropriarsi di una somma di denaro.

Corte appello Napoli sez. III, 03/03/2022, n.1998

Continuazione fra appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta

In sede di incidente di esecuzione, quando si debba valutare il riconoscimento di una continuazione fra condotte di appropriazione indebita e successivi fatti di bancarotta commessi ai danni della medesima persona giuridica, il giudice deve valutare la distanza cronologia dei fatti – prendendo tuttavia in considerazione, con riferimento ai reati di bancarotta, il momento in cui le condotte delittuose sono state tenute e non quando è intervenuta la dichiarazione di fallimento – nonché il comune

danno patrimoniale e l’identità del contesto caratterizzato dall’attività imprenditoriale svolta, procedendo (non ad una considerazione parcellizzata di ciascun elemento, ma) ad una valutazione complessiva di tutti i dati disponibili (rammentando altresì come il legislatore con la previsione di cui all’art. 219, comma 2 n. 1, R.D. n. 267 del 1942 abbia espresso un tendenziale favore per il riconoscimento di una continuazione fra i diversi fatti illeciti posti in essere in una medesima procedura).

Cassazione penale sez. I, 23/02/2022, n.12914

Il reato di appropriazione indebita

Il reato di appropriazione indebita è un reato a consumazione immediata che si verifica nel momento (e nel luogo) in cui l’agente tiene consapevolmente un comportamento oggettivamente eccedente la sfera delle facoltà ricomprese nel titolo del suo possesso ed incompatibile con il diritto del proprietario, sicché è irrilevante la conoscenza che ne abbia la parte offesa, elemento che rileva si soli fini della decorrenza del termine per proporre la querela ex articolo 124 del Cp “dal giorno della notizia”.

Tribunale Vicenza, 21/02/2022, n.167

Appropriazione indebita

L’amministratore di condominio che apra un conto corrente condominiale e dallo stesso distragga somme per scopi personali o per remunerare terzi (ivi compresi anche altri condominii), è responsabile per il reato di appropriazione indebita, che dunque si configura non soltanto quando l’amministratore prelevi somme di denaro per fini personali, ma anche per fini latu sensu gestionali di altri condominii.

Tribunale Roma sez. XIII, 14/02/2022, n.2340

Appropriazione indebita: casistica

Integra il reato di appropriazione indebita il titolare di una società che, ricevuto del denaro da un cliente, avendone la libera disponibilità, gli dia una destinazione totalmente incompatibile con il titolo e le ragioni che giustificano il suo possesso di quella somma, non destinando il denaro alla finalità per la quale gli era stato consegnato dal predetto cliente.

Tribunale Trieste, 07/02/2022, n.39

Configurabilità del reato di appropriazione indebita: requisiti

Infatti, ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 646 c.p., non è sufficiente il semplice rapporto materiale tra l’agente e la cosa, ma è necessario l’esercizio da parte del soggetto attivo di un potere di fatto autonomo sulla cosa stessa, al di fuori della sfera di vigilanza e di custodia del titolare e contro la volontà di quest’ultimo.

Tribunale Bari sez. II, 01/02/2022, n.316

Appropriazione indebita: quando non si configura?

Non integra il delitto di appropriazione indebita la condotta di colui che trattenga un bene altrui legittimamente detenuto in ragione di un pregresso rapporto obbligatorio, a meno che egli non compia sulla cosa atti di disposizione che rivelino l’intenzione di convertire il possesso in proprietà.

Tribunale Frosinone, 26/07/2021, n.1292

Appropriazione indebita di beni ereditati

Integra il reato di appropriazione indebita l’aver trattenuto la somma spettante ad altri a titolo di eredità, motivandola dietro una compensazione delle spese effettuate e in qualche modo riconducibili all’eredità, non meglio specificate od individuate.

Tribunale Cassino, 21/07/2021, n.547

Pagamento effettuato per errore e reato di appropriazione indebita

Il reato di appropriazione indebita sussiste solo quando il denaro consegnato dalla vittima al potenziale autore del reato abbia una precisa destinazione che il reo violi, appropriandosene indebitamente; altrimenti, e cioè quando la consegna del denaro o dei beni è avvenuta senza che gli stessi avessero

specifica destinazione di scopo, non sussiste la violazione di carattere penale bensì può configurarsi un mero inadempimento di carattere civilistico. In caso di pagamento effettuato per errore, la somma ricevuta dall’accipiens non ha una precisa destinazione ma entra a far parte del suo patrimonio e, pur sussistendo certamente un obbligo di restituzione dell’indebito, la condotta dello stesso che se ne appropri e non effettui la restituzione non integra la fattispecie di appropriazione indebita. Invero, per sua definizione, il pagamento di una fattura per errore determina il trasferimento della proprietà del denaro al soggetto che la riceve senza che vi sia consegna con vincolo di destinazione (fattispecie relativa ad un pagamento effettuato per errore perché ripetitivo di altro bonifico precedente).

Cassazione penale sez. II, 08/07/2021, n.32592

Appropriazione indebita: casistica

Vi è responsabilità per il reato di appropriazione indebita da parte del conduttore che si sia appropriato di mobili e suppellettili di proprietà del locatore, cercando di dissimulare tale circostanza delittuosa con un asserito deterioramento dei beni per il quale è necessitato disfarsi degli stessi. Non trova applicazione l’esimente della tenuità del fatto in relazione alla valutazione del valore dei beni sottratti ed al comportamento tenuto in giudizio dall’imputato.

Tribunale Udine, 21/06/2021, n.1174

Appropriazione indebita: configurabilità

È ravvisabile il reato di appropriazione indebita allorché il dipendente dell’istituto di credito abbia concesso un fido al cliente, con violazione, in accordo con lo stesso, delle norme sugli affidamenti stabiliti dall’istituto, sostanziandosi la condotta suddetta in un’arbitraria disposizione dei beni dell’istituto a profitto di terzi.

Al riguardo, la sussistenza di possibili rientri da parte del cliente o l’esistenza di parziali garanzie pure offerte non vale ad accreditare la sussistenza di un “rischio di impresa” giustificativo la natura delle operazioni ed escludente la fattispecie penale poiché la violazione delle norme interne ovvero il superamento delle proprie competenze integra l’ipotesi sotto il profilo oggettivo, residuando, quindi, l’obbligo di valutare la sussistenza del dolo ricavabile dalle modalità delle operazioni e in particolare dalla reiterazione delle condotte e dalla entità degli affidamenti, oltre che dai rapporti tra clienti affidati e funzionari dell’istituto.

Cassazione penale sez. II, 08/06/2021, n.30304

Appropriazione indebita: natura, momento consumativo e querela

Il reato di appropriazione indebita è reato istantaneo che si consuma con la prima condotta appropriativa nel momento in cui l’agente compie un atto di dominio sulla cosa con la volontà espressa o implicita di tenere questa come propria, con la conseguenza che il momento in cui la persona offesa viene a conoscenza del comportamento illecito è irrilevante ai fini della individuazione della data di consumazione del reato e di inizio della decorrenza del termine di prescrizione. Il termine per la proposizione della querela decorre, però, non dal momento della consumazione del reato bensì dal momento in cui la persona offesa ha raggiunto la piena cognizione di tutti gli elementi che consentono la valutazione dell’esistenza del reato.

Cassazione penale sez. II, 24/03/2021, n.15589

Appropriazione indebita: oggetto della condotta

Ai fini della configurabilità del reato di appropriazione indebita, qualora oggetto della condotta sia il denaro, occorre che il soggetto agente violi, mediante l’utilizzo personale, la specifica destinazione di scopo ad esso impressa dal proprietario al momento della consegna. Non è perciò sufficiente il mero inadempimento all’obbligo di restituire somme in qualunque forma ricevute. Nel caso di specie, il Tribunale ha escluso la responsabilità penale nei confronti dell’amministratore unico di una società il quale aveva ricevuto per errore un bonifico bancario dall’amministratore di condominio, con il quale intratteneva rapporti lavorativi relativamente ad altro condominio, configurandosi in tal caso un mero obbligo civilistico di restituzione dell’indebito.

Tribunale Lecce sez. I, 17/02/2021, n.299

Furto e appropriazione indebita: differenza

Ai fini della configurabilità del reato di furto piuttosto che di quello di appropriazione indebita, ciò che è decisiva è l’indagine circa il potere di disponibilità sul bene da parte dell’agente: se questo sussiste, il mancato rispetto dei limiti in ordine all’utilizzabilità del bene integra il reato di appropriazione indebita; in caso contrario, è configurabile il reato di furto; ciò perché, quando sussiste un semplice rapporto materiale con la cosa, determinato da un affidamento condizionato e conseguente ad un preciso rapporto di lavoro, soggetto ad una specifica regolamentazione, che non attribuisca all’agente alcun potere di autonoma disponibilità sulla cosa stessa, si ricade nell’ipotesi di furto e non di appropriazione indebita.

Cassazione penale sez. V, 25/09/2020, n.33105

Appropriazione indebita e rivelazione di segreti industriali

E’ configurabile il concorso formale tra il reato di appropriazione indebita e quello, avente diversa oggettività giuridica, di rivelazione di segreti industriali, quando le informazioni tutelate da privativa illegittimamente acquisite abbiano una propria intrinseca rilevanza economica.

Cassazione penale sez. V, 22/09/2020, n.3000

Remissione della querela

In tema di revisione, la remissione di querela, intervenuta in pendenza del giudizio ed acquisita al fascicolo processuale senza essere valutata ai fini della decisione, rientra nel concetto di “prova nuova”, rilevante ai sensi dell’art. 630, lett. c), c.p.p.

(Fattispecie in cui è stata annullata la decisione della corte d’appello che aveva ritenuto inammissibile la richiesta di revisione sul presupposto che la remissione non integrasse una “prova nuova”, senza neppure acquisire il fascicolo del giudizio di cognizione, dal cui esame sarebbe emerso che la remissione di querela e l’accettazione, pur essendo state acquisite al fascicolo del dibattimento, non erano state valutate, neppure implicitamente, nella sentenza di condanna).

Cassazione penale sez. VI, 01/07/2020, n.24435

Materiale disponibilità delle somme ricevute sul proprio conto

L’elemento oggettivo del reato di appropriazione indebita è integrato dalla materiale disponibilità delle somme ricevute sul proprio conto, non spettanti integralmente all’imputato il quale pone in essere una condotta eccedente il proprio possesso e incompatibile con il diritto del proprietario di una quota della somma, determinando in tal modo l’evento del reato.

Tribunale Frosinone, 19/05/2020, n.484

Quando si configura il reato di appropriazione indebita?

La fattispecie di cui all’articolo 646 del Cp sanziona penalmente il fatto di chi, avendo l’autonoma disponibilità della res, dia alla stessa una destinazione incompatibile con il titolo e le ragioni che ne giustificano il possesso, anche nel caso in cui si tratti di una somma di denaro. Affinché si possa configurare il reato di appropriazione indebita, perciò, occorre che l’agente abbia avuto la libera disponibilità dei beni contestati e che poi se ne sia·appropriato intervertendo il possesso.

Nella fattispecie, il tribunale ha ritenuto integrato il reato de quo, con le aggravanti dell’abuso di relazione d’ufficio e dell’aver causato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante entità, in quanto l’imputato, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, si era appropriato di una ingente somma di denaro, di cui aveva la disponibilità in qualità di dipendente addetto alla contabilità di una società, omettendo l’imputazione del pagamento al cliente che effettivamente aveva corrisposto la somma ed omettendo, altresì, il versamento delle somme ricevute per contanti.

Tribunale Campobasso, 07/02/2019, n.55

Chi commette appropriazione indebita?

Integra il reato di appropriazione indebita di un bene ricevuto dall’agente in uso, la condotta della mancata restituzione dopo la risoluzione del contratto e la richiesta di restituzione.

(Nel caso di specie, l’imputata aveva utilizzato un pianoforte che di cui aveva il possesso in virtù di regolare contratto di noleggio, nel corso del quale aveva arbitrariamente interrotto i pagamenti dei canoni pattuiti tanto che la società non legge attrice ne aveva richiesto la restituzione).

Tribunale Terni, 22/05/2019, n.527

Quando è esclusa l’appropriazione indebita?

Non integra il reato di appropriazione indebita la condotta della parte vincitrice di una causa civile che trattenga la somma liquidata dal giudice a proprio favore a titolo di refusione delle spese legali, rifiutando di consegnarla al proprio avvocato.

Cassazione penale sez. II, 03/05/2019, n.27829

Appropriazione indebita aggravata

In tema di successione delle leggi, in considerazione della

natura mista (sostanziale e processuale) dell’istituto della querela, deve applicarsi il disposto dell’articolo 2, comma 4, del Cp, secondo il quale “Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, si applica quella le cui disposizioni sono più favorevoli al reo”.

Pertanto, a seguito delle modificazione al regime di procedibilità introdotte con il decreto legislativo 10 aprile 2018 n. 36, nei procedimenti in corso per il delitto di appropriazione indebita aggravata ex articolo 61, numero 11, del Cp, la remissione della querela comporta l’obbligo di declaratoria di non procedibilità ex articolo 129 del Cpp ove non ricorrano altre circostanze aggravanti a effetto speciale.

Cassazione penale sez. II, 17/04/2019, n.21700

Condotta del conduttore di un appartamento

Integra il reato di appropriazione indebita la condotta del conduttore di un appartamento che asporti dall’immobile oggetto di locazione i relativi arredi, senza che, ai fini della sussistenza dell’illecito, sia necessaria la formale

richiesta di restituzione da parte del locatore, essendo sufficiente che a detti beni sia stata data dall’agente una diversa destinazione rispetto a quella originaria.

Cassazione penale sez. II, 09/04/2019, n.23176

Appropriazione indebita aggravata: procedibilità di ufficio

Solo in presenza di aggravanti ad effetto speciale continua a sussistere la procedibilità di ufficio per il reato di appropriazione indebita aggravata ex art. 61 c.p., n. 11; in tutti gli altri rimanenti casi la procedibilità è a querela di parte.

Cassazione penale sez. II, 20/03/2019, n.21491

Mancata restituzione dell’auto noleggiata

Integra il delitto di appropriazione indebita l’omessa restituzione della cosa da parte del detentore al legittimo proprietario, se dal comportamento tenuto dal detentore si rilevi, per le modalità del rapporto con la cosa, un’oggettiva interversione del possesso (riconosciuta la responsabilità per l’imputato che non aveva restituito le auto noleggiate sulla base di regolare contratto).

Cassazione penale sez. II, 12/03/2019, n.20225

Reato commesso contro il condominio

Il condominio non è un soggetto giuridico dotato di una personalità distinta da quella dei suoi partecipanti, ma uno strumento di gestione collegiale degli interessi comuni dei condomini attraverso il quale deve esprimersi la volontà di sporgere querela; ne consegue che la presentazione di quest’ultima, in relazione ad un reato commesso in danno al patrimonio condominiale, presuppone uno specifico incarico conferito all’amministratore dall’assemblea dei condomini.

Tale situazione non esclude che il singolo condomino sia legittimato o meno a sporgere querela nei confronti dell’autore del reato commesso contro il condominio (nel caso di specie, si trattava di appropriazione indebita a carico dell’amministratore e, pertanto, tale indicato singolo diritto, viene riconosciuto, exart. 120 c.p., quando il condomino sia “persona offesa dal reato”).

Tribunale Pordenone, 06/03/2019

Prova del dolo specifico

Non integra il reato di appropriazione indebita, in mancanza della prova del dolo specifico di conseguire un ingiusto profitto o un vantaggio che si ponga come “danno patrimoniale” cagionato alla società, il trattenimento a titolo di compenso, da parte dell’amministratore di una società di capitali, di somme ricevute dai debitori sociali.

Cassazione penale sez. II, 01/03/2019, n.19147

Uso indebito della cosa

Sussiste il reato di appropriazione indebita, anche nell’ipotesi di uso indebito della cosa; quello che conta è che l’uso indebito del bene, sia avvenuto trascendendo completamente – come nel caso di specie – i limiti del titolo in virtù del quale l’agente deteneva in custodia il bene, di modo che l’atto comporti un impossessamento, sia pure temporaneo, del bene, determinandosi così quell’inversione del possesso che costituisce l’elemento oggettivo della struttura del reato.

Cassazione penale sez. II, 06/02/2019, n.24471

Distrazione di somme aziendali e reato di appropriazione indebita

Non integra il reato di appropriazione indebita, ma una mera condotta di distrazione non rilevante ai sensi dell’art. 646 c.p., non rappresentando una violazione di tale previsione il compimento, da parte dell’amministratore di una società di capitali, di atti di disposizione patrimoniale comunque idonei a soddisfare anche indirettamente l’interesse sociale, e non un interesse esclusivamente personale del disponente.

Non integra il reato di appropriazione indebita la condotta dell’amministratore di una società che dispone in bilancio accantonamenti a titolo di compenso, ancora non determinato, nel suo ammontare, per l’attività svolta in tale qualità, in quanto l’atto compiuto non è volto al conseguimento di un ingiusto profitto o di un vantaggio che si ponga come “danno patrimoniale” cagionato alla società, bensì ad assicurare il soddisfacimento di un diritto soggettivo perfetto.

Cassazione penale sez. IV, 30/01/2019, n.27539

Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.
Diventa sostenitore clicca qui

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui