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I pavimenti (piastrelle, parquet) rientrano nel bonus ristrutturazioni 50%, Ecobonus 65%, Superbonus? Nel caso di impianto a pavimento?

Il bonus pavimenti riguarda tutto il 2022, 2023 e 2024. Fino al 2025 nel caso di Superbonus.

In realtà, non si tratta di un bonus specifico indicato dall’Agenzia delle Entrate, ma la fornitura e posa in opera di piastrelle o parquet potrebbe ricadere in ben tre tipologie di detrazione:

    • Bonus Ristrutturazione o “casa” al 50%;
    • Ecobonus al 65%;
    • Superbonus;

Ovviamente, l’incentivo più ghiotto è il Superbonus, ma per portare in detrazione i pavimenti con questa aliquota dovrai realizzare altri interventi. Se non potessi aderire a ciò, non preoccuparti, potresti sfruttare il 65%. Non riesci a rientrare nemmeno nel 65%, hai un’ultima chance, il bonus casa al 50%.

Vediamo tutti i bonus, partendo dal meno conveniente, il bonus casa!

1. Bonus ristrutturazione

La fornitura e posa in opera della pavimentazione è un intervento che ricade all’interno della manutenzione ordinaria. Gli interventi ordinari, realizzati singolarmente, accedono alla detrazione 50% nel caso in cui le opere riguardino parti condominiali come: scale, androni, terrazze comuni, lastrici solari ecc.  La scadenza del bonus ristrutturazione è stata fissata al 31 dicembre 2024

Mentre, nel caso di appartamenti di proprietà esclusiva, è possibile portare in detrazione tali opere solo nel caso in cui vengano realizzate contestualmente ad un intervento di manutenzione straordinaria, come ad esempio: la sostituzione della caldaia, la demolizione di un tramezzo, la cerchiatura ecc.

Una volta appurato ciò, avrai a disposizione ben 96.000 € di potenziale spesa da portare in detrazione al 50%. Ovviamente, potrai sfruttare questo massimale per tutte quelle opere che ricadono all’interno di questo bonus. Qualora volessi approfondire, ti consiglio l’articolo.

Ciò significa che potrai detrarre dalle tasse fino a 48.000 € (50% di 96.000 €) per i prossimi 10 anni. In soldoni, potresti versare fino a 4.800 € di tasse in meno all’anno.

Passiamo al candidato n°2:

2. Ecobonus 65%

E’ possibile detrarre tramite ecobonus 65% la fornitura e posa in opera dei pavimenti in ben due casi:

1. rifacimento del pavimento contestuale ad un intervento sull’involucro dell’edificio (comma 345, articolo 1, Legge 296/2006). In pratica, qualora dovessi realizzare anche la coibentazione (cappotto esterno o isolamento interno):

      • del pavimento contro-terra, magari realizzando un vespaio aerato;
      • del pavimento sovrastante cantine, garage o altri locali non riscaldati;
      • della pavimentazione di copertura (lastrico solare o terrazza pavimentata sovrastante un ambiente riscaldato).

In pratica, coibentando le superfici orizzontali a contatto con ambienti esterni o non riscaldati, faresti ricadere nell’Ecobonus anche il rifacimento della pavimentazione sovrastante. In questi casi, la detrazione massima è di 60.000 €.

2. sostituzione dell’impianto di riscaldamento con un nuovo sistema alimentato da:

Anche in questo secondo caso, ricadrebbero nell’incentivo 65% anche le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell’intervento. Vediamo l’esempio contenuto nella guida dell’Agenzia delle Entrate: “rientrano nell’Ecobonus anche le spese per la demolizione del pavimento e quelle relative alla successiva posa in opera del nuovo pavimento, se connesse alla realizzazione di un impianto radiante a pavimento”. Quindi, per far ricadere la fornitura e posa in opera del pavimento nell’Ecobonus al 65% dovrai installare un riscaldamento a pannelli radianti. Secondo l’Agenzia, l’individuazione delle spese connesse spetta al tecnico abilitato.

In questo caso, la detrazione massima è di 30.000€.  La scadenza dell’ecobonus è stata fissata al 31 dicembre 2024.

In entrambe le opzioni, a fine lavori dovrai inviare la comunicazione Enea.

Attenzione, sia nel caso di bonus ristrutturazione che di ecobonus, con il Decreto Antifrode, potrebbe essere necessaria la congruità dei prezzi e il visto di conformità. Scopri quando.

Vediamo ora la punta di diamante:

Superbonus

Anche nel caso del Superbonus, come per l’Ecobonus 65%, è possibile detrarre la pavimentazione nel caso di coibentazione di strutture verso ambienti non riscaldati oppure di sostituzione di generatore con contestuale posa di impianto di riscaldamento a pavimento. Ma non ti sarà sufficiente far ciò per ottenere l’agognato incentivo: dovrai realizzare un intervento trainante e il salto di due classi dell’Attestato di Prestazione Energetica. Qualora fossi affascinato dall’idea, ti lascio il link all’approfondimento.

Bonus abbattimento barriere architettoniche

Ebbene sì, il pavimento potrebbe anche rientrare nel bonus abbattimento barriere al 75%. E’ sufficiente che tali pavimentazioni rispettino il DM 236 del 1989 e che tu abbia intrapreso l‘iter prima del 30 dicembre 2023.

Cessione del credito e sconto in fattura

Non paghi tutte queste tasse? Ho la soluzione: potresti cedere il credito alle banche o chiedere lo sconto in fattura all’impresa! Purtroppo, queste opzioni sono state eliminate dal 30 marzo 2024 con il Superbonus 39/2024.

Tuttavia, possono beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito i soggetti che hanno avviato l’iter autorizzativo comunale (CILAS, CILA, SCIA o Permesso di costruire) prima del 17 febbraio 2023 e sostenuto spese documentate per lavori già effettuati con fattura entro il 30 marzo 2024.

Spero che l’articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.

 

 

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