Calo inatteso per la domanda di prestiti da parte delle imprese nell’Eurozona, secondo quanto emerso dalle risposte di 157 banche nel Bank Lending Survey (Bls) della Bce relativo al primo trimestre 2024. Lo scenario resta così molto debole riguardo a investimenti e crescita. Per la banca centrale aumenta la pressione per un ciclo di tagli che inizierà con ogni probabilità a giugno.
Dopo il consiglio direttivo di domani la presidente Christine Lagarde non si sbilancerà con impegni precisi ma potrebbe dare qualche indicazione sulle modalità di reazione della Bce ai dati economici in arrivo, in particolare quelli su inflazione e salari.
La spinta dei salari in Germania
Riguardo in particolare agli stipendi, i dati pubblicati ieri in Germania hanno mostrato che i salari negoziati tedeschi (+9,7% a marzo e +13,5% nel settore pubblico) stanno crescendo a ritmo superiore a quello nel resto dell’Eurozona. Così i valori dell’intera area, decisivi per le mosse Bce, potrebbero risalire a causa di quanto sta avvenendo in Germania.
Il calo della domanda di prestiti da parte delle aziende
Tornando al Bank Lending Survey, la Bce ha sottolineato che «la domanda di prestiti da parte delle imprese è diminuita in modo sostanziale, contrariamente alle aspettative di ripresa delle banche». La flessione è legata, secondo quanto riportato dalla banca centrale, all’aumento dei tassi, alla minore fiducia nell’economia e ai minori investimenti fissi.
I riflessi per investimenti e crescita
Si tratta di segnali negativi per la crescita dell’Eurozona. Per Ing i dati indicano che «gli investimenti sono destinati a rimanere contenuti nei prossimi mesi» e che «la politica monetaria sta ancora avendo un effetto restrittivo». Di conseguenza «per la Bce l’allentamento dei tassi sarà importante per la ripresa degli investimenti nella seconda metà dell’anno». Secondo Mediobanca i volumi dei prestiti dovrebbero risalire più avanti nel 2025.
L’indebolimento della domanda di prestiti «aumenta il rischio di una frenata degli investimenti», ha rilevato T. Rowe Price. «Questo è un chiaro indicatore del fatto che la politica monetaria rimane troppo restrittiva nell’Eurozona». Perciò secondo la società di investimento la Bce dovrebbe tagliare i tassi quattro o cinque volte quest’anno.
Le attese sulle mosse Bce
In media i mercati sono più cauti e si aspettano tre o quattro sforbiciate nel 2024. Gli analisti sono divisi tra chi prevede un taglio anche a luglio (dopo quello di giugno) e chi invece si aspetta una pausa dopo la prima riduzione. Le parole di Lagarde domani potrebbero dare segnali sull’orientamento attuale del consiglio direttivo, ma le decisioni resteranno vincolate ai prossimi dati.
A giugno la Bce potrà tagliare i tassi in modo indipendente rispetto alla Fed, considerando l’andamento molto differente dell’economia nelle due aree. Gli economisti non escludono la parità euro-dollaro nelle prossime settimane. Ieri il tasso di cambio è sceso a quota 1,085.
Gli altri dati del Bls
Dal sondaggio Bce è emerso anche che gli standard di credito sono rimasti «sostanzialmente invariati» nel primo trimestre 2024. Nell’Eurozona ci sono notizie positive sui mutui: le banche per la prima volta dal quarto trimestre del 2021 hanno segnalato «un moderato allentamento netto» delle condizioni. La Bce ha comunque evidenziato che la riduzione dei bilanci delle banche centrali «ha continuato a esercitare una pressione restrittiva» e che l’impatto positivo dell’aumento dei tassi sugli utili bancari «dovrebbe diminuire nei prossimi sei mesi».
L’andamento in Italia
La Banca d’Italia ha osservato che il calo della domanda di credito delle imprese italiane è «in atto da cinque trimestri» e riflette «il maggior ricorso all’autofinanziamento, il minore fabbisogno per la spesa in investimenti fissi e l’elevato livello dei tassi». In Italia i criteri di offerta sui mutui sono rimasti invariati. Secondo le banche domestiche nei prossimi mesi l’impatto dei tassi Bce potrebbe diventare negativo. (riproduzione riservata)
MF – Numero 071 pag. 7 del 10/04/2024
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui