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Evento INCLUSIVE FINANCE: “Sfide e opportunità le ragazze crescono”

Paolo Fiorentino, Amministratore Delegato di Banca Progetto, banca digitale specializzata nei servizi dedicati alle piccole e medie imprese italiane e alla clientela privata che si è sempre distinta sul tema della diversity investendo sul continuo miglioramento del clima aziendale e del benessere dei propri dipendenti favorendo e incoraggiando l’integrazione delle diversità, ha partecipato alla serata evento organizzata da Inclusive Finance, community trasversale al mondo finanziario, bancario e assicurativo, che opera a supporto di tematiche di inclusione ed equità sociale.

Banca Progetto è controllata da BPL Holdco S.à.r.l. – veicolo di investimento appartenente a Oaktree Capital Management – e ha sedi a Milano e Roma, oltre a una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale. Si rivolge ai privati con prodotti di risparmio come i conti deposito, la Cessione del Quinto e alle PMI con finanziamenti a medio-lungo termine, acquisti pro-soluto di crediti IVA, nonché factoring. 

Proprio Fiorentino ha affermato che “in Banca Progetto le donne rappresentano il 48% dei dipendenti totali” e che “per portare avanti un cambiamento bisogna ‘fare’: per esempio (..) abbiamo aumentato la retribuzione media delle donne del 9% (..)”. Perché continua l’AD “’l’integrazione delle diversità è fondamentale, rischiamo di perdere opportunità per l’intero Paese, non valorizzando i talenti e non condividendo. Abbiamo anche in pipeline il progetto di finanziare l’imprenditoria femminile, start-up innovative partendo da un plafond di 30 milioni di euro fornendo anche la consulenza necessaria”.

Passando a Inclusive Finance, il cui obiettivo è da sempre quello di guidare il cambiamento per arrivare a un ecosistema inclusivo e sostenibile nel settore della finanza, l’ormai nota community al femminile ha riunito presso Pictet Asset Management, nella sede di via Moscova a Milano, alcuni protagonisti del mondo finanziario per parlare di tematiche di forte attualità.

In particolare, il focus della serata è stato messo sul ruolo della donna nell’industria finanziaria in Italia e su come sostenere, in maniera efficace e con azioni concrete, i modelli di leadership femminile e le donne che, specie in posizioni apicali, contribuiscono a una maggiore performance dell’azienda e alla crescita economica in generale.

Inclusive Finance è una community milanese nata grazie alla vision di due donne manager del mondo dell’asset management, Paule Ansoleaga Abascal e Simonetta Cristofari, a cui si sono poi aggiunte Alina Di Biase e altre professioniste.

Simonetta Cristofari, Responsabile Sviluppo Italia di Crédit Mutuel Investment Managers,è partita dai numeri: “se consideriamo il Global Gender Gap index Ranking 2023, l’Italia è al 79esimo posto a livello globale, ma, se andiamo più nel dettaglio, notiamo come nel nostro paese siano stati fatti enormi progressi negli ultimi anni nell’uguaglianza di genere: dal 2010 al 2020 in particolare l’Italia ha guadagnato ben 14,9 punti, facendo un balzo in avanti importante nelle aree del potere sociale, economico, politico. Oggi siamo ancora due punti sotto il livello europeo,ma l’Italia sta lavorando bene. Se poi passiamo alla percentuale di donne che rivestono il ruolo di fund manager l’Italia ha i numeri più alti, posizionandosi nella top five insieme a Spagna e Paesi dell’estremo Oriente”.  

Come sottolineato recentemente da Consob, più consapevolezza e alfabetizzazione finanziaria possono rispondere alla ‘violenza economica’ permettendo alle donne di partecipare al mercato del lavoro, apportando talenti e competenze.

Fiorentino ha parlato di Banca Progetto, definendola la prima Banca, grazie alla partnership con Fidimed, ad erogare il ‘Microcredito di libertà’, un prestito con una durata di sette anni con tasso azzerato dall’intervento dell’Ente nazionale per il Microcredito, gestore di questo progetto sociale del Dipartimento Pari opportunità in collaborazione con Caritas, Abi e Federcasse. Il microcredito imprenditoriale interviene in favore di donne vittime di violenza protette da centri antiviolenza in case rifugio e che, assistite da un tutor, presentano un progetto per avviare una propria impresa”.

Al riuscito evento professional & social erano presenti, come relatori, oltre a Fiorentino e Cristofari, anche la menzionata Paule Ansoleaga Abascal e la padrona di casa Desirée Scarabelli, Sales Director di Pictet Asset Management, e, come parte attiva della community e degli eventi nella cui organizzazione anch’essa è sempre in prima linea, Alina Di Biase di Credem Euromobiliare Private Banking.

Desirée Scarabelli è intervenuta all’interessante dibattito con una riflessione: “Dobbiamo constatare tuttora un tema di gender gap che si verifica già in fase di entry level e ci sono ancora pochi role model femminili che esprimono un percorso vero di crescita manageriale. Ma più equità tra donne e uomini al comando si traduce in una maggiore disponibilità di competenze, nel miglioramento delle performance e in una positiva reputazione d’impresa. A livello di sistema, l’impatto è benefico per lo sviluppo sostenibile dei Paesi, come dimostrano recenti ricerche, un aumento più rapido dell’occupazione femminile farebbe crescere il Pil pro-capite europeo di 3 punti percentuali rispetto allo scenario attuale, entro il 2050”.

Concludendo, Inclusive Finance ha organizzato, da metà 2015 a oggi, 23 eventi, coinvolgendo oltre 400 professionisti della finanza in rappresentanza di più di 50 istituzioni finanziarie e facilitando il networking grazie a una rete solidale di professionisti, al fine di incentivare la condivisione di idee, di aumentare la tanto necessaria consapevolezza e di incoraggiare una mentalità inclusiva e migliorare le condizioni lavorative e personali delle donne e di chi si trova in situazioni svantaggiate. 

 

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